Il riconoscimento assegnato gli ospedali impegnati, in tutte le regioni italiane, nella promozione della medicina di genere
Fondazione Onda ha assegnato giovedì 30 novembre i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. La premiazione è avvenuta in una cerimonia svoltasi presso il Ministero della Salute.
All’Azienda Ospedaliera di Alessandria sono stati confermati i due (su tre) Bollini Rosa: «Un risultato che certifica ancora una volta l’attenzione che la nostra Azienda ha verso la medicina di genere e, in particolare, offrendo servizi ad hoc in diverse aree specialistiche: dalla cardiologia alla ginecologia, dalla psichiatria alla reumatologia, fino alla violenza di genere», ha voluto sottolineare il Direttore Sanitario, Luciano Bernini.
A livello nazionale, rispetto al biennio precedente, gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 354 a 367. Oltre a una crescita numerica, si è assistito a un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre Bollini, sono infatti passati da 107 dello scorso Bando a 126 di questa edizione. 188 strutture hanno conseguito due Bollini e 53 un Bollino.
«L’11a edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. Il Bollino Rosa, quindi, rappresenta per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate».
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
«È importante sottolineare che la medicina di genere non riguarda solo la salute della donna e non rappresenta una nuova branca della medicina – hanno spiegato le referenti dell’AO AL Genny Franceschetti, Dirigente Medico Direzione Medica dei Presidi, e Rossella Sterpone, Responsabile della struttura di Psicologia – bensì un approccio interdisciplinare da estendere a tutte le aree della medicina esistenti e a tutti i livelli, dalla prevenzione, alla diagnosi, alla terapia. L’aver avuto la conferma dei due Bollini Rosa, dimostra, dunque, che il percorso intrapreso sia quello corretto. Il nostro impegno è comunque quello di proseguire e di implementare i servizi erogati per garantire sempre più opportunità per le donne».
Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.