La recente puntata di Striscia la Notizia se ne è occupata di recente con Moreno Morello, mostrando quanto il tema sia di grande attualità, e riguardi tutti i cittadini. Si può fare Mediazione Immobiliare senza titolo? Possono operare all’interno delle agenzie soggetti senza essere agenti immobiliari?
Abbiamo chiesto un commento a Franco Repetto, mediatore e consulente immobiliare, dal 1980 sul mercato della mediazione ad Alessandria e provincia, oggi nella Giunta della Camera di Commercio di Alessandria e Asti. Coordinatore del progetto Clara Condicio.
Presidente Repetto, il tema dell’abusivismo, e le linee strategiche progetto Clara Condicio, per i lettori di CorriereAl sono un argomento conosciuto, e ora se ne è occupata anche Striscia. Come evitare che nelle agenzie immobiliari si muovano anche soggetti abusivi, senza le competenze professionali necessarie per legge?
Ci vorrebbe veramente poco. In un’agenzia immobiliare ci devono essere solo i mediatori immobiliari, e gli impiegati se necessari. Le altre figure, come abbiamo dimostrato nel 100% delle verifiche, sono sempre non in regola. Nella nostra Camera di Commercio di Alessandria Asti con il progetto Clara Condicio sono stati effettuati sino ad ora 23 esposti, che hanno portato ad altrettante sanzioni agli abusivi, e ai titolari che li ospitavano. Questa si chiama cultura per la categoria. Il servizio di Striscia è la dimostrazione palese del problema.
Ma l’abusivato resiste, sia pur ‘a macchia di leopardo’. Cosa si può fare di più?
Una soluzione c’è, riunione straordinaria delle federazioni che rappresentano la categoria. I presidenti rilasciano un comunicato congiunto: “Nei prossimi tre mesi chi tra gli associati ha situazioni di abusivismo in ufficio sarà denunciato”. Prima la categoria dei mediatori immobiliari poi tutto il resto! Ma questa è teoria…se non una mia fantasia!
Ho letto parecchie di queste dichiarazioni, ne riporto una ma sono tutte simili…attenzione, non solo l’agenzia nominata nel servizio ha questo modus operandi! In tante hanno “collaboratori”, “assistenti alla vendita”, procacciatori d’affari e altre qualifiche fantasiose. Verificate quindi se il vostro agente immobiliare è abilitato, a prescindere dal nome e dal livello di notorietà dell’agenzia.
Questa verifica non la devono fare solo i clienti, ma chiunque sa, soprattutto noi! Altrimenti rimaniamo sempre nel qualunquismo e nell’indifferenza.
Le associazioni locali e i colleghi dovrebbero, anziché fare annunci, passare all’azione con fatti concreti. Un semplice esposto al registro imprese non è così complicato. Un po’ di coraggio ci vorrebbe…
Un’affermazione che spesso si sente fare è ‘gli esposti purtroppo non servono’…
Sbagliato, servono eccome. Nella nostra Camera di Commercio ne abbiamo fatti 23, con 23 sanzioni. Si può fare, sanzionando anche le agenzie immobiliari che ospitano gli abusivi.
La Camera di Commercio ha obblighi di legge?
Giusto per fare chiarezza: Camera di commercio controlla gli iscritti, ossia se l’attività è regolare o irregolare. Per gli abusivi ci vuole un esposto che deve essere inoltrato al registro imprese, che a sua volta lo inoltra agli organi di polizia. Se l’abusivo è reo viene sanzionato in via amministrativa da 7.500 a 15.000 euro. Se lo stesso abusivo incorre in una seconda sanzione viene denunciato alla procura e scatta l’art. 348 Codice penale (Esercizio abusivo di una professione).
Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000.
La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca degli strumenti che servirono o furono destinate a commettere il reato. Nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato eserciti regolarmente una professione o attività, si provvede alla trasmissione della sentenza medesima al competente Ordine, Albo o Registro ai fini dell’applicazione dell’interdizione da uno a tre anni della professione o attività regolarmente esercitata.
Si applica la pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 15.000 a euro 75.000 nei confronti del professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma, ovvero ha diretto l’attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo.
La Camera di Commercio ha il compito di vigilare in generale sulla regolazione del mercato e in particolare sullo svolgimento dell’attività di mediazione professionale nell’ambito della Provincia di AL AT.
Quali sono le sanzioni disciplinari in cui può incorrere il mediatore iscritto?
Le sanzioni disciplinari al mediatore iscritto al Registro Imprese che violi i doveri e gli obblighi imposti dalla legge nell’esercizio dell’attività sono:
1) sospensione dell’attività fino a sei mesi (ex sospensione dal Ruolo) nei casi di turbamento del mercato meno gravi nei casi di irregolarità accertate nell’esercizio dell’attività di mediazione
2) inibizione dell’attività (ex cancellazione dal Ruolo) nel caso di esercizio di attività d’impresa o professionali incompatibili con la mediazione quando viene a mancare uno dei requisiti previsti dalla normativa nel caso di esercizio di attività dopo il decesso dell’unico titolare per mancata nomina del preposto in unità locale o sede secondaria
3) inibizione perpetua dell’attività (ex radiazione dal Ruolo): turbamento grave del mercato agenti che, nel periodo di sospensione, compiano atti inerenti al loro ufficio, agenti cui sia stata irrogata 2 volte la sospensione dell’attività.
Presidente Repetto, oggi il mondo è globalizzato, e da altri paesi, Stati Uniti in particolare, arrivano format di venditori di case, broker e simili decisamente diversi dai nostri. Come si può evitare una simile deregulation, e tutelare i clienti finali?
Questa confusione anche sostanziale di ruolo e compito, unita ad un processo di disintermediazione voluta dalla svolta tecnologica e dall’intelligenza artificiale, con la trasformazione dell’arte mediatoria a mero servizio fatto on line, comporta certamente una serie di rischi che occorre fronteggiare.
La confusione nasce spesso anche per responsabilità chi opera nel settore, perchè spesso si cerca di svolgere contemporaneamente troppi mestieri.
Ossia?
Mediatore immobiliari, collaboratore creditizio, amministratore di condominio, assicuratore e così via sono tutte professioni importanti e rispettabili. Ma non possono essere esercitate tutte dallo stesso soggetto, perchè ognuna necessita di conoscenze e competenze che sono frutto di un percorso professionale rigoroso. Si possono, questo certamente, condividere agenzie multiservizi dove ogni professionista svolge il proprio lavoro. Ma il mediatore immobiliare deve fare quello, come mestiere: è attività già più che impegnativa, se si lavora con coscienza, e costantemente aggiornati.
Per il resto la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale le vedo come opportunità, non come pericolo. Ci siamo sempre saputi adattare, i cambiamenti e le responsabilità fanno crescere, oggi intermediamo nel nostro territorio il 75/80% del mercato. Ci sono ancora molti problemi, tra cui quello evidenziato da Striscia, ma che da due anni stiamo combattendo in modo serrato, ad Alessandria e Asti, grazie al lavoro di Clara Condicio. Nel mutato quadro legislativo definitosi negli ultimi anni, si è valutato che il progetto “Clara Condicio” potesse essere un utile strumento di vigilanza/regolazione del mercato nonché di promozione e valorizzazione di un settore economico in cui operano, come in altri ambiti, sia soggetti che esercitano con professionalità la loro attività, offrendo al consumatore un valore aggiunto, rappresentato dalla garanzia di trasparenza e correttezza, sia soggetti non qualificati e privi di ogni formazione.
“Clara Condicio”, pur mantenendo la sua ratio originaria, è diventato quindi oggi, grazie anche al rafforzamento – ad opera del D.lgs. 219/2016 di riforma del sistema camerale – delle funzioni camerali in tema di vigilanza sul mercato e di promozione di regole certe ed eque che favoriscano la trasparenza delle pratiche commerciali e la correttezza dei comportamenti degli operatori, un progetto di più ampio respiro che comprende diverse iniziative orientate al perseguimento del comune fine della trasparenza e della valorizzazione del settore.
Quali sono gli asset essenziali di Clara Condicio?
Il progetto si articola in quattro aree di intervento:
- trasparenza e contrasto all’abusivismo e allo svolgimento irregolare dell’attività di intermediazione immobiliare
- qualificazione delle agenzie di mediazione
- promozione e valorizzazione del patrimonio immobiliare
- percorsi di inserimento lavorativo dei neo-mediatori immobiliari.
Denunciare ed essere denunciati non rischia però di dare il via ad una ‘caccia alle streghe’ dannosa per tutta la categoria? E poi ci sono gli organi preposti per i controlli e le sanzioni?
Nessuna caccia alle streghe, e nessuna guerra civile, ci mancherebbe. Qui si tratta di fare esposti verso soggetti che ci rubano il lavoro perché non hanno titolo per farlo, visto che c’è una legge chiara. Al massimo le sanzioni dagli organi preposti vengono fatte alle Agenzie immobiliari che utilizzano questi soggetti non in regola. Si chiama slealtà verso chi ha tutti in regola. Possibile che debba essere così complicato? Credetemi, a debellare l’abusivismo ci guadagnerebbe la categoria dei mediatori immobiliari e l’immagine delle agenzie immobiliari.