a cura di Svegliati Alessandria
Alessandria, Spalto Marengo.
Continua il nostro itinerario cittadino tra povertà ed emarginazione.
Siamo attratti e incuriositi da un locale, ex chiosco/bar/vendita angurie che si trova sulla centrale pista ciclopedonale di Spalto Marengo.
Lo spazio è angusto ed isolato: troviamo resti di giacigli, sporcizia, abbandono e residui di cibo.
Probabilmente questo luogo è rifugio di persone senzatetto, in povertà assoluta e completamente emarginate.
Lo squallore del posto e l’odore insopportabile ci fa immaginare lo stato e la condizione di coloro che vengono soprattutto di notte e si ricoverano in quel locale.
Questa situazione ci fa pensare all’avanzare della povertà in Italia che ha assunto, secondo gli ultimi dati dell’Istat, proporzioni molto elevate.
L’arrivo di centinaia e centinaia di migranti ha appesantito una situazione già critica in difficoltà quella del welfare a ciò si aggiunge una serie di altre difficoltà che stanno colpendo l’insieme della società italiana: disoccupazione, sottoccupazione, salari molto bassi, nuove povertà, nuclei familiari numerosi con minori a carico, disabilità e non autosufficienza ecc, ecc.
Ecco l’emergere di situazioni nuove con variabili di natura sociale non presenti fino a qualche anno fa richiede un ripensamento delle impostazioni classica del welfare per arrivare a formulare o a progettare modelli alternativi.
Questa crisi economica di così anche proporzioni potrà essere finalmente l’occasione di riformare il sistema di protezione sociale, estremamente frammentato e caratterizzato da misure piccole e grandi stratificatesi nel tempo, categoriali che lasciano tradizionalmente scoperte ampie porzioni di popolazione.