“I giornali locali parlano di malamovida, ma qui siamo decisamente oltre: gli alessandrini perbene, che sono la stragrande maggioranza, sono impauriti e attoniti: Alessandria sommersa dal degrado sociale, oltre che ambientale, sta diventando una sorta di ‘terra di nessuno’ dove si è costretti a chiudersi in casa al tramonto”. Così Mattia Roggero, capogruppo della Lega in consiglio comunale, commenta gli eventi degli ultimi giorni, che parlano di scorribande serali e notturne di ‘branchi’ di giovani pronti addirittura ad assaltare case private.
“Mi chiedo – sottolinea il capogruppo della Lega – che cosa il sindaco Abonante e la sua maggioranza abbiano intenzione di fare per affrontare questa ondata di delinquenza, e per fare in modo che la nostra città non diventi una sorta di Bronx dove le persone perbene devono vivere nella paura. Chiederemo risposte già lunedì in consiglio comunale: è inaccettabile che la maggioranza si dedichi all’elaborazione e approvazione di mozioni tra il ridicolo e il paradossale, come quella che impone agli alessandrini di tagliarsi da soli l’erba attorno a case e palazzi, su territorio pubblico, mentre non si batte ciglio di fronte alla crescita esponenziale di atti vandalici e di teppismo che invece occorre condannare con forza, e prima ancora cercare di prevenire”.
Proprio al tema della sicurezza dedica una riflessione di taglio politico Alessandro Rolando, segretario cittadino della Lega: “Ricordiamo tutti che durante il mandato Cuttica, nonostante l’endemica carenza di risorse frutto di una situazione di bilancio estremamente critica ereditata dalla giunta Rossa, si sono create le condizioni per un potenziamento dell’organico della polizia municipale, che oggi può contare su un numero di agenti ben superiore rispetto al 2017. Ma l’intenzione della Lega era quella di destinare più agenti e più strumenti di videosorveglianza al controllo delle vie del centro, e delle periferie. Non certo di utilizzare la polizia municipale per multare i cittadini che non tagliano l’erba del Comune, mentre la delinquenza imperversa sempre più massicciamente in città. Bande giovanili che assaltano abitazioni e disturbano la quiete notturna, atti vandalici ai danni delle chiese cittadine, un clima di sempre maggior incertezza e paura. Che fine ha fatto il coordinamento tra le diverse forze dell’ordine di cui si è parlato a lungo? Manca forse la volontà politica di trasformarlo in realtà? E’ questa l’Alessandria ‘davvero nostra’ che ci è stata promessa dal sindaco Abonante in campagna elettorale?”