ZTL, costi e caos. Intanto gli alessandrini pagano la sede di Non una di Meno e le multe sulle erbacce del Comune [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) ZTL: dopo aver speso 23 mila euro, ma dal palazzaccio c’è chi “sussurra” addirittura 40 mila euro, le fioriere su rotelle come varchi elettronici faranno la fine dei famosi banchi a rotelle del governo Conte 2?
Da Svegliati Alessandria: “La fioriera mobile come i banchi a rotelle?” La notizia: “Ztl Alessandria: entro il 2024 almeno otto telecamere agli accessi. Sostituiranno la fioriera e i pilomat”. Si legge che saranno spesi 190 mila euro per i varchi elettronici destinati a monitorare gli accessi alla zona a traffico limitato di Alessandria, e il pilomat e la fioriera di via San Giacomo della Vittoria saranno sostituiti. Questi due strumenti erano considerati una sperimentazione di sei mesi (dal 26 agosto 2023 al 29 febbraio 2024) e già in partenza c’era la previsione di installare telecamere. A questo proposito c’è da chiedersi se era il caso di sprecare denaro per quelle fioriere mobili malfunzionanti: ricordate il mezzo dei Vigili del Fuoco e l’ambulanza bloccati ad uno dei varchi della ZTL? Non sarebbe stato opportuno attendere e fare scelte ponderate, per non incorrere in risultati pessimi, evitando l’impulsività per dare il contentino ai soliti noti che anelano da decenni ad una ZTL poco digerita da commercianti e cittadini? Fa sorridere quando qualche politico locale ci racconta che la ZTL è un successo in moltissime città italiane ed europee, purtroppo il cuore della nostra città, ormai sinonimo di degrado e abbandono, è assai poco stimolante per il passeggio. Provate ad andare a Casale Monferrato: non è lontano da qui, ma il centro cittadino sembra un altro pianeta rispetto ad Alessandria. Al sindaco Abonante e alla sua ciurma ricordo un proverbio della nostra tradizione: “La gatta frettolosa fece i gattini ciechi”, per dire che la fretta è cattiva consigliera, e tale scelta è servita solo a sprecare denaro, che pure nei bilanci dell’ente pare non abbondare.
Voto: 2

2) Si torna sulla soap opera delle “Non una di meno”, perché è emerso uno dei conti (il primo, non certo l’ultimo) che noi cittadini stiamo pagando per tenere le signore calme, buone e tranquille: “Alessandria #davverovostra: Casa delle Donne, conto salato a carico dei cittadini (ed è solo l’inizio)”. Questa spesa come dice l’articolo è solo l’inizio. Vi è una Determinazione Dirigenziale – Settore Opere Pubbliche e Infrastrutture – n.Generale 1945, del 16/10/2023 di cui l’Oggetto: “Messa in servizio centrale termica, terza responsabilità, fornitura e posa boiler acqua sanitaria presso i locali di via San Giovanni Bosco” (l’ex mensa Guala) qui si legge la Determina per intero. Per fare questa operazione è stata accertata la disponibilità delle risorse nell’ambito del Bilancio 2023, gestione della competenza in particolare al capitolo 101060303- P.d.C. finanziario U.1.03.02.09.004, missione 1 che presenta la voluta disponibilità, si suppone dei fondi da spendere. La società Alessandria Project Value s.r.l. (Zola Predosa – Bologna) gia detentrice della manutenzione di gran parte degli impianti del patrimonio comunale, è stata incaricata di effettuare gli interventi occorrenti, prendendo atto che la stessa si è resa disponibile ad intervenire nel più breve tempo possibile. Il preventivo prot. 83639 del 25/09/2023 presentato dalla società Alessandria Project Value s.r.l. è in totale € 6.550,33 ( € 5.369,12 + iva € 1.181,21). la firma è del dirigente responsabile Opere Pubbliche e Infrastrutture A.M.Zappa e del Responsabile del Servizio Finanziario A.P. Zaccone. Riassumendo si tratta dell’edificio che l’Amministrazione di centrosinistra guidata dal Sindaco Abonante ha concesso gratuitamente quale nuova sede a “Non una di meno”, anche se formalmente si chiama Centro di incontro femminile, e tale operazione avviene a spese dei contribuenti alessandrini, quelli che pagano regolarmente le imposte e rispettano le leggi. La domanda dell’articolista: chi pagherà gli ulteriori lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che sicuramente dovranno essere posti in essere? Chi pagherà le utenze? L’immobile è in regola con tutte le normative di sicurezza? Il Comune, così magnanimo, è pronto a trovare e pagare una sede per tutte le altre associazioni che operano sul territorio cittadino nel rispetto delle leggi (ossia senza rendersi responsabili di occupazioni abusive) e che fanno fatica a trovare le risorse per pagare affitti, luce, acqua e riscaldamento? Anch’io pongo una domanda: Il Comune è pronto a trovare un tetto comprensivo di calore e acqua calda anche ai senzatetto? A quanto pare i soldi ci sono quando li si vuole trovare. Mi chiedo se il sindaco non si sente a disagio di fronte a tali anomalie nel suo mandato. Termino con la frase che conclude l’articolo di Alessandria24: ancora una volta, Alessandria #davverovostra, ma non di tutti.
Voto: 0

3) Alessandria come la Nottingham di Riccardo Cuor di Leone, ma senza Robin Hood, almeno per il momento. Una città in abbandono, con servizi pubblici men che scadenti e tassazione ai massimi consentiti di legge (date un’occhiata alle addizionali irpef del vostro Cud). Tutto questo grazie al Dissesto dichiarato dall amministrazione Rossa. Ma ecco la novità: “Ad Alessandria multe fino a 150 euro ai proprietari che non tolgono le erbacce tra muro di casa e marciapiede”.

La mozione del consigliere Giuseppe Bianchini (SìAmo Alessandria, lista di appoggio a Giovanni Barosini, oggi presidente consiglio comunale) è giunta in porto, dopo il sì della corte dello sceriffo di Nottingham in Consiglio comunale, e d’ora in poi spetterà ai proprietari di case togliere le erbacce tra il muro esterno e il marciapiede. Nelle Commissioni Affari Istituzionali e Sicurezza e Ambiente la maggioranza ha previsto multe da 25 a 150 euro: 50 euro, invece, per chi salderà la sanzione entro 60 giorni. Cito le dichiarazione dei cortigiani di Nottingham: secondo l’assessore Mazzoni (PD) tale obbligo che riguarda i proprietari di case o gli amministratori di un condominio non è un grande impegno, e sempre l’assessore
precisa che resta in capo al Comune (ossia non sarà effettuta, aggiungo io) la pulizia del marciapiede oltre la linea perimetrale. All’assessore Mazzoni faccio presente due cose: 1) per tale decisione l’impegno ci sarà e sarà economico, visto case o condomini dovranno pagare qualcuno che lo faccia al posto della sua amministrazione: 2) la pulizia dei marciapiedi da parte del Comune è utopia, mai visto uno spazzino pulire i marciapiedi di via Galimberti soprattutto sotto le isole ecologiche. Il proponente di tale nuova gabella, il capogruppo di SìAmo Alessandria Bianchini parla di minoranza riottosa di cittadini (che sia una minoranza lo dice lui) e ritiene che se tutti contribuissero si risparmierebbe il 30%, da poter investire in nuovi passaggi per lo sfalcio delle erbacce e la città sarebbe più vivibile. E chi ci crede? La capogruppo PD Rossa ritiene giusto educare al rispetto della cosa pubblica, la propria casa è la casa comune di tutti.
Rossa chiede se dal punto di vista giuridico ci può essere la possibilità di fare ricorso contro chi non esegue l’obbligo, e il “decano” Mazzoni risponde che le erbacce creano comunque disagio, e Nottingham potrà inoltrare il ricorso sul tema di inciviltà.
Alla domanda se pagheranno la multa anche i palazzi pubblici e sanitari il Comandante della Polizia Municipale, Alberto Bassani ha precisato che l’applicazione delle sanzione compete a tutte le forze di polizia statali, e anche agli ispettori ambientali. Qualora ci fossero delle erbacce lungo i muri di edifici di proprietà comunale e non solo, le violazioni saranno a carico del dirigente che ha la competenza sul rispetto della norma. Mi perdoni comandante ma è sicuro di quanto sta dichiarando? Ma quando mai a lor signori, siano politici o dirigenti, è stato imposto di rispettare le stesse regole che gravano sui comuni cittadini? Consiglio di leggere le dichiarazioni complete di questi signori: fatevi una bella risata!
Voto: 2