di Ettore Grassano
“Se un anno fa, a pochi mesi dall’insediamento, la giunta Abonante si limitava all’ordinaria amministrazione, oggi la novità è sicuramente che non fanno neanche più quella: si pensi all’idea, francamente ridicola, di imporre ai condomini di occuparsi del verde pubblico circostante, o alla totale incapacità di programmare il processo di raccolta e smaltimento rifiuti: con conseguenze, sia igienico sanitarie che economiche, che gli alessandrini pagheranno sulla propria pelle”.
Davide Buzzi Langhi, già assessore e vice sindaco, oggi è capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Palazzo Rosso, e sull’operato degli attuali amministratori ha pochi dubbi: “stanno mandando a monte anche opere e progetti già finanziati, dal ponte Bormida al Teatro. Sembra che abbiano a cuore solo gli interessi di qualche centro sociale, a cui garantiscono benefici che francamente ci lasciano perplessi, sulle spalle dell’intera comunità. E poi naturalmente c’è la questione dei conti dell’ente, su cui aspettiamo numeri concreti, e non solo proclami e richieste di aiuto”. Ma in questa chiacchierata parliamo anche delle scadenze elettorali del 2024, e dei progetti di Forza Italia.
Presidente Buzzi Langhi, partiamo dai rifiuti, che si stanno trasformano in vera emergenza. Lei ha proposto di muoversi nella prospettiva di un’unica azienda che si occupi di raccolta e smaltimento. Insomma fare di Amag Ambiente e Aral una sola società…
E’ quello che già succede in altri parti della provincia, con risultati certamente migliori dei nostri. Ad Alessandria la situazione è questa: Aral, grazie alla capacità manageriale di figure individuate dal centro destra, è azienda risanata, che sta uscendo dal baratro in cui la gestione del centro sinistra l’aveva cacciata. E i nostri amministratori cosa fanno? Anziché insistere per un innalzamento di tre metri dell’attuale discarica di Solero/Quargnento, il che significherebbe per Aral 21 milioni di euro di fatturato e 7 di utile, decidono che è meglio fermarsi, e andare a collocare, a carissimo prezzo, i nostri rifiuti chissà dove, fuori provincia. Il che però vorrà dire, e bisogna dirlo agli alessandrini, ulteriori forti aumenti della Tari, che già oggi non è francamente a buon mercato….
E in prospettiva che si fa, Presidente Buzzi Langhi? Invece dell’ennesima discarica, o di pagare cifre esorbitanti per smaltire altrove i nostri rifiuti, non avrebbe senso un termovalorizzatore di nuova generazione, a basso impatto ambientale e in grado di trasformare i rifiuti in energia?
Assolutamente d’accordo, anche se questa decisione spetta alla Regione Piemonte, non ai singoli comuni. E quanto si è ventilata l’ipotesi di un termovalorizzatore nel basso Piemonte, a servizio di un’area vasta, le amministrazioni di centro sinistra hanno subito levato gli scudi, in nome di un ambientalismo di maniera, decisamente fuori dal mondo: come se sotterrare i rifiuti, o pagare per mandarli altrove, fosse più rispettoso dell’ambiente che trasformare i rifiuti in energia: mentre è l’esatto contrario.
In tutto questo, c’è la variabile bilanci comunali: non è che vendere AMAG Ambiente può essere il primo passo di una strategia di ‘dismissione’ che prevederà poi anche la vendita delle infrastrutture del Gruppo AMAG, ossia le reti del gas e dell’acqua?
La vicenda di AMAG Ambiente è stata gestita malissimo, o meglio per nulla gestita, dall’estate 2022 ad oggi. Ora la soluzione più ragionevole per la filiera dei rifiuti è sicuramente quella di andare nella direzione di un’unica azienda per raccolta e smaltimento, non certo di vendere tutto quanto. Men che meno gli altri asset del Gruppo AMAG, ossia le reti: sarebbe davvero una svendita indecorosa, che non pensa minimamente al futuro di Alessandria.
Del resto da Palazzo Rosso si continua a far riferimento ad un ‘aiuto’ romano, addirittura pari a 66 milioni di euro, che al momento per comuni come il nostro non è previsto nelle normative vigenti…
Per quanto mi riguarda, da alessandrino che ama la sua città, non gioisco di questo, e sarei lieto che da Roma, come da Torino o da Bruxelles, arrivasse qualsiasi forma di aiuto in grado di aiutarci in un risanamento reale dei conti. Certamente però l’atteggiamento del sindaco Abonante e dello schieramento che lo sostiene è inaccettabile: non si può attaccare, sui media e altrove, in modo costante e ideologico Regione e Governo perché sono di centro destra, e al contempo pretendere che dagli stessi arrivino aiuti indiscriminati, perché ci è dovuto. Da amministratori locali, specie se in oggettiva difficoltà e affanno, sarebbe lecito attendersi un approccio più diplomatico e collaborativo.
Capitolo Centro transfemminista comunale: ci saranno altre puntate?
(sorride, ndr) Certamente in occasione delle prossime iniziative avremmo piacere di partecipare, da cittadini di Alessandria, e di visitare una struttura che il sindaco Abonante ha ritenuto di aprire, finanziare e sostenere con risorse della nostra comunità. Vedremo se chi gestisce quegli spazi continuerà a considerarli un centro sociale di estrema sinistra, precluso a gran parte della comunità che lo finanzia. E’ una vicenda anche un po’ ridicola, è chiaro che Alessandria deve fronteggiare questioni assai più gravi, rispetto alle quali gli attuali amministratori si stanno mostrando impreparati e inadeguati. Ma rimane il fatto che uno spazio comunale non può essere gestito con un approccio da centro sociale: per non dire delle tante associazioni, cito Avis ma ce ne sono decine, che affrontano costi rilevanti senza che il sindaco Abonante muova un dito, pur svolgendo attività benemerite, certamente più utili alla nostra comunità. In qualche caso, come Avis, addirittura essenziali.
Dalle periferie di Alessandria Sud e della Fraschetta arrivano segnali di degrado, ma in centro città va meglio? La Ztl rilancerà commercio e qualità di vita?
Purtroppo una Ztl improvvisata e senza capo né coda rischia di dare al commercio alessandrino il colpo di grazia, e basta ascoltare cosa dice la gente per strada e nei bar per rendersene conto. I sobborghi sono messi certamente anche peggio, e fanno bene le persone a lamentarsi, e ad esigere attenzione e progetti. Da questa amministrazione ascoltiamo solo slogan, o addirittura appunto lo stop a progetti già ben avviati, e in qualche caso anche già finanziati. Ma l’ideologia a volte fa brutti scherzi, e si preferisce (pensiamo al Teatro Comunale) archiviare un progetto di altri piuttosto che realizzarlo.
Presidente Buzzi Langhi lei è stato di recente a Paestum, alla convention nazionale di Forza Italia: com’è il clima del post Berlusconi?
Quando si perde un leader come Berlusconi, fondatore e anima del partito, chiaramente le conseguenze ci sono. Ma Forza Italia è viva e proiettata verso il futuro, parte essenziale dello schieramento di centro destra, però con una propria identità, politica e culturale, che affonda le sue radici nel mondo liberale e cattolico. Siamo e saremo il partito delle libertà individuali, e delle imprese. Abbiamo un leader carismatico di livello europeo, come Tajani, e certamente siamo un partito fortemente attrattivo, come dimostra anche il recente avvicinamento di Letizia Moratti. Credo che di Forza Italia non solo questo paese, ma anche l’Europa abbiano ancora molto bisogno.
Lei cosa farà nel 2024? Si vota sia per le regionali che per le europee, oltre che per molti comuni….
Ho un impegno come capogruppo in comune ad Alessandria, che intendo portare avanti con molta determinazione, anche per cercare di fronteggiare le criticità di cui abbiamo parlato. Per il resto sono certamente a disposizione del partito. Ricordo che in provincia di Alessandria Forza Italia ha sempre saputo raccogliere una media di consensi superiore a quella regionale, e l’auspicio è certamente tornare ad avere a Torino un rappresentante del nostro territorio, per far sentire in maniera diretta la nostra voce.