“Sui fondi del PNRR, e in particolare sul progetto di rilancio del Teatro Comunale di Alessandria, il Partito Democratico e il sindaco Abonante, alla guida del nostro capoluogo ormai da un anno e mezzo, non cerchino di fare il gioco delle tre carte, e di alterare la realtà: Alessandria è immobile dal giugno 2022, e se rischia di perdere risorse e opportunità fondamentali per il rilancio del territorio non è per colpa del Governo Meloni, ma dell’ignavia degli amministratori di Palazzo Rosso”.
La Lega di Alessandria risponde con fermezza agli esponenti del centro sinistra che, in questi giorni, stanno cercando di ‘smarcarsi’ dalle loro responsabilità, e dalle loro ‘non scelte’ di questo ultimo anno.
“Sui fondi PNRR in generale – afferma la Lega di Alessandria – il Ministro Fitto ha recentemente chiarito in Parlamento che nessuna risorsa verrà sottratta agli enti locali: semplicemente i progetti verranno finanziati attraverso un fondo complementare di Stato con 30 miliardi di euro, a fronte di una rimodulazione dei fondi PNRR pari a 16 miliardi. Ma a noi preme qui chiarire la questione del Teatro di Alessandria, che ha dinamiche proprie interessanti. Il progetto a metà 2022 era già in stato avanzato, grazie all’ottimo lavoro svolto dall’amministrazione Cuttica in collaborazione con la Regione Piemonte, e in particolare con l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio. Cosa è successo dopo? La giunta Abonante ha ritenuto opportuno stravolgere il progetto, ma il dilatarsi eccessivo delle fasi preliminari, e la mancata rendicontazione dei diversi step, rischiavano di produrre un ritardo importante nella realizzazione dell’opera che, se non conclusa entro il 2026, avrebbe perso il treno dei finanziamenti PNRR. In questo caso quindi è chiaro che lo Stato, intervenendo con il suo fondo complementare, dà una grossa mano al Comune di Alessandria, e ai suoi attuali amministratori capaci solo di chiedere aiuto altrove (si pensi anche alla questione bilanci), ma non di completare i progetti nei tempi previsti. Anche quando si tratta, come nel caso del Teatro Comunale, di progetti già ottimamente impostati. Il sindaco Abonante e la sua maggioranza chiedano scusa agli alessandrini, ma soprattutto smettano di piangersi addosso e cerchino di cambiare passo: la nostra città non può permettersi altri tre anni e mezzo di immobilismo e piagnistei”.