Che fine ha fatto il progetto Smart City?

a cura di Svegliati Alessandria

Alessandria, via dell’Osterietta.
Purtroppo da diversi anni la nostra piccola comunità è oggetto di attacchi da parte di inquinatori ambientali (privati e piccole imprese) i quali scaricano ovunque rifiuti d’ogni genere.

Questi incivili seriali inquinatori sono senza freni e trasformano luoghi periferici, come via dell’Osterietta, in vere e proprie discariche abusive.

In mezzo a tutta questa spazzatura, quando va peggio, ci possiamo tranquillamente trovare anche il pericolosissimo eternit che sappiamo essere altamente inquinante e nocivo.
I rifiuti depositi in questo modo, oltre a mortificare tutti noi, rappresentano uno sfregio al decoro urbano e obbligano a frequenti e costosi interventi di rimozione.

Occorre trovare il sistema per eliminare e contrastare efficacemente questa piaga, in poche parole è necessario – a questo punto – utilizzare al più presto il cosiddetto PUGNO DI FERRO.

Rafforzare e potenziare i controlli, utilizzare le fototrappole, i droni e cercare la collaborazione con i cittadini e le associazioni ecologiche/ambientali.

Per concludere vorremmo sapere qualcosa del progetto SMART CITY.
L’uso dei cassonetti intelligenti, già sbandierati con la precedente amministrazione comunale e supportata a parole dall’attuale, con il potenziamento dell’illuminazione pubblica e l’installazione di un sistema di videosorveglianza accanto ad ogni isola ecologica [che avrebbero potuto migliorare il sistema di raccolta rifiuti].

Ci si domanda: perché questo progetto è uscito dai radar e non se ne parla quasi più?

La cittadinanza attende una gradita risposta.