Coscia (Camera di Commercio): “Secondo trimestre 2023 di sofferenza per la produzione industriale ad Alessandria e Asti”

“Torino e Cuneo trainano il Piemonte, le altre province segnano valori stabili o negativi, e così Alessandria e Asti, con quest’ultima a registrare un calo significativo”, afferma Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria-Asti.

“Nella provincia di Alessandria, l’industria alimentare e la micro-industria vanno bene, mentre nell’astigiano, fatta eccezione per un ottimo dato della grande industria, +8,5% sullo scorso anno, le altre classi di industria e i vari settori del comparto registrano diversi valori negativi, a volte di rilievo, come nell’industria chimica. Si tratta, come sappiamo, di una congiuntura difficile, un mercato globale in cui le nostre aziende si misurano ogni giorno lottando per il risultato, e questo quadro generale richiede una valutazione della produzione sul medio-lungo periodo, più che sul singolo trimestre, pur significativo: sono fiducioso nelle capacità di resistenza e sviluppo nel tempo del tessuto imprenditoriale alessandrino e astigiano”.

ALESSANDRIA

L’indice della produzione industriale alessandrina nel secondo trimestre 2023 segna -0,3% rispetto al
secondo trimestre del 2022; media regionale +1,6%.
Questo è quanto emerge dall’indagine sull’industria manifatturiera che vede la collaborazione di Union-
camere Piemonte e degli uffici Studi delle Camere di Commercio provinciali. La rilevazione ha coinvolto
221 imprese industriali della provincia di Alessandria, per oltre 10.000 addetti e un fatturato complessivo
di 5,7 miliardi di euro.

Produzione industriale: analisi per settore e classe dimensionale dell’industria.

Analisi:
▪ Per settore: molto bene complessivamente le industrie alimentari, anche se il dato di classe dimensionale più alto non spetta al settore alimentare bensì alla gioielleria, con un +6,2% nella media industria, seguito dalla piccola industria delle “altre industrie manifatturiere” con +4,9% e dalla micro-industria delle industrie metalmeccaniche, con +4,3%. Sempre per settore, dati negativi per le industrie chimiche e sostanziale stabilità per le industrie metalmeccaniche, la gioielleria
e le altre industrie manifatturiere; queste ultime, ospitano il dato più negativo del trimestre: -13,1%
della media industria;
▪ Sotto il profilo della classe dimensionale, bene la micro-industria (+1,3%), dato negativo per la
media industria (-3,6% complessivo, -13,1% delle “altre industrie manifatturiere), sostanziale stabilità per la piccola e grande industria.
Complessivamente, la produzione industriale alessandrina registra un dato stabile, con all’interno un tessuto equilibrato di negatività e positività.

ASTI

L’indice della produzione industriale astigiana nel secondo trimestre 2023 segna -1,5% rispetto al secondo trimestre del 2022; media regionale +1,6%.
Questo è quanto emerge dall’indagine sull’industria manifatturiera che vede la collaborazione di Union-
camere Piemonte e degli uffici Studi delle Camere di Commercio provinciali. La rilevazione ha coinvolto
139 imprese industriali della provincia di Asti, per 4.700 addetti e un fatturato complessivo di 1,4 miliardi
di euro.

Produzione industriale: analisi per settore e classe dimensionale dell’industria.

Analisi:
▪ Per settore: negatività diffuse, tenuta delle “altre industrie manifatturiere” (+0,8%) e delle bevande (+0,1%). Pesante calo della produzione chimica (-9,2%), settore che registra anche la negatività più alta del quadro industriale provinciale (-20%, piccola industria chimica).
▪ Sotto il profilo della classe dimensionale, ottima performance della grande industria (+8,5%),
ma incisiva negatività della media industria (che pur registrando il dato più alto, +20% della media
industria delle bevande, complessivamente segna -9,2%) e sostanziale stabilità della micro e piccola industria.
Complessivamente, la produzione industriale astigiana registra un calo, con all’interno un tessuto segnato da più negatività che positività.