Alessandria sconfitta anche ad Arzignano: siamo già fanalini di coda

di Pier L. Cavalchini

Due squadre già con l’acqua alla gola e con la necessità di fare punti che al Dal Molin di Arzignano (Vicenza) hanno dato vita ad una gara piacevole, a tratti ben giocata con pochissime pause o interruzioni.
Solo 4 i minuti finali concessi dall’arbitro D’Eusanio, troppo permissivo in molte azioni-limite, che corrispondono giusto alle sostituzioni o poco più.

Il risultato, uno a zero finale a favore dei veneti, fotografa una gara dai due volti, con l’Arzignano a spingere in modo veemente nel primo tempo e i Grigi alessandrini a provare a recuperare durante una ripresa dignitosa. Il tutto condito da gioco convulso, condotto in spazi stretti con poche azioni a spaziare sulle fasce.

Il gol, a metà del primo tempo, si concretizza grazie ad una disattenzione della difesa che non vede arrivare dalle retrovie il liberissimo Antoniazzi che ha tutto il trempo di saltare e colpire di testa in modo impeccabile.
Il resto è molto dal punto di vista dell’agonismo, con varie occasioni da entrambe le parti, ma senza variazioni di risultato. L’Alessandria, ancora una volta lodata dal mister avversario di turno, ritorna in Piemonte con il solito pugno di mosche, chiedendosi il perchè dei risultati negativi. Ma riprenderemo il discorso a fondo articolo.

Come segnalato, tutte e due le squadre a un solo punto, quindi partita che comincia a contare, e molto, per la classifica. Sembra che se ne sia reso conto soprattutto mister Bianchini con i suoi giallo/azzurri vicentini che fin dall inizio fanno valere un centrocampo bene organizzato tenendo Grandolfo a svariare in avanti. Per i Grigi, nel primo tempo, il solito gioco di rimessa, imperniato sui movimenti di Rossi, Ciancio e Nunzella. Nichetti e Ercolani dietro tamponato e provano, ogni tanto a lanciare Volpe e Gazhoul. Un po’ in ombra Anatriello, guardato a vista e anche Volpe si mostra lento e poco reattivo.

L’Arzignano fa del pressing alto la sua principale arma e causa più di un problema ai compassatı Grigi che contrastano per quanto possono. È comunque dell’Alessandria il primo tiro, altissimo, ad opera di Nichetti. Provano a giocare sulle fasce i giocatori di Fiorin e con Enrico Rossi pescano un gran tiro che costringe ad una paratona l’estremo veneto Boseggia.

Si tratta però di un fuoco di paglia perché i giallo/azzurri locali cominciano a rendersi pericolosi con giocate strette e veloci. Prima Cariolato poi Bernardi si fanno apprezzare per giocate di qualità. La difesa dell’Alessandria pare in bambola e il gol è nell’aria. A realizzarlo è Antoniazzi con uno scatto da fuori area coronato da un perfetto colpo di testa su cross di Molnar.

L’Alessandria non reagisce e, anzi, fa alcuni pasticci in difesa che permettono ai vicentini di avvicinarsi con facilità alla porta di Liverani. Barba e Grandolfo, però, non concretizzano le buone azioni dei locali e così si va al riposo con l’uno a zero acquisito a metà tempo.

Con Pellegrini e Sepe anche Fulvio Fiorin prova la carta della velocità e dell’agonismo e proprio loro animeranno gli spazi esterni di centrocampo e di attacco dell’Alessandria, per buona parte del secondo tempo.
Quindi “scelta azzeccata” quella di togliere un pachidermico Volpe e un troppo leggero Anatriello, vittima di spallate e spinte “al limite” della difesa veneta. Già al primo minuto della ripresa l’Alessandria potrebbe pareggiare se solo qualcuno si fosse trovato pronto a correggere in rete un “taglio” dal fondo che passa a mezzo metro dalla porta per tutta la sua lunghezza. Risponde subito l’Arzignano al quarto minuto ma Liverani para.

Dopo una cinquantina di minuti di giochetti si sveglia anche Mastalli che, dal decimo minuto del secondo tempo, si dimostra finalmente con idee e proposte di gioco. Sepe al dodicesimo trova un tiro dai 25 metri con traiettoria ingannevole per Boseggia ma di poco fuori, come di pochissimo fuori è la correzione a rete operata da gazhoul sull’ennesimo traversone da sinistra che non entra in rete solo per la pressione di un difensore dell’Arzignano. Ancora occasioni per Mastalli e Sepe che sfiorano il sette veneto a portiere battuto, ma la palla non vuole entrare.

Anzi, l’Alessandria rischia in tre occasioni il raddoppio a vantaggio dei “giallo/azzurri” e solo uno strepitoso Liverani limita i danni. A non superare il portierone grigio sono prima IbouBalde poi Canati e Grandolfo.

L’Alessandria ci prova fino alla fine ma Boseggia si guadagna la giornata e con due o tre interventi di qualità permette all’Arzignano di portare alla fine una vittoria preziosa. Per i Grigi, invece, solo scoramento e solo l’incitamento dei trenta coraggiosi sostenitori del “glorioso Orso” lasciano a loro la speranza di riscatto.
Un cambio di passo che deve essere immediato e già percepibile a fine settimana contro il Lumezzane soprattutto perchè, almeno questa è l’impressione, si tratta di una “questione di testa”. Di poca convinzione dei propri mezzi con conseguenti avvii scialbi e senza nerbo e, da parte delle altre squadre, l’impressione di essere di fronte ad una “squadra materasso”.

La ricetta per invertire la tendenza è presto fatta (e qui si va a riprendere il discorsso d’avvio): proviamo ad iniziare con Sepe, Pellegrini, Anatriello (ma con raccomandazioni a non essere troppo lezioso), proviamo a dare ancor più fiducia a Mastalli, affidandogli la regia vera del centrocampo con l’aiuto del sempre affidabile Nunzella. Proviamo a chiarire chi deve fare e cosa in difesa. Se le palle alte sono di Nichetti e Ercolani (o di Liverani) ci si organizza di conseguenza e non si perde di vista nessuno. Gazhoul più di questo non può fare e, forse, è lui stesso ad invocare un centravanti di ruolo a cui appoggiarsi: Fiorin lo ascolti (e soprattutto la presidenza lo ascolti) e chissà che arrivino anche le vittorie.

Arzignano Valchiampo 1 – Alessandria 0

Marcatore: 31′ Antoniazzi (AV)