Amag esternalizza sempre più servizi: quale futuro per la multiutility? Parliamo anche di propaganda politica, e di Ztl [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) Sempre peggio. Un pezzo per volta i servizi delle 7 società partecipate della holding AMAG s.p.a declinano, e vengono affidati a mani esterne a discapito dei dipendenti. Tanto che in azienda serpeggia scoramento, e non pochi timori sul futuro. Leggete qui, ad esempio: “Amag Reti Idriche affida il servizio lettura contatori a una ditta esterna: e i suoi letturisti che fine faranno?” Ho cercato altre fonti ma molto probabilmente certe informazioni non si han da sapere, per non disturbare il manovratore. Però quando c’è fumo qualcosa sta bruciando, e certe notizie non scendono da Marte, e non risultano ad oggi smentite. Leggetevi tutto il pezzo, comprese le righe finali. C’è di che preoccuparsi, o no?
La situazione in AMAG la riassume anche l’intervista a Mario Zotti segretario nazionale e Stefania Gallo segreteria provinciale del CSE-FNILT (Confederazione Indipendente Sindacati Europei, sindacale intercategoriale) da parte di Svegliati Alessandria.

https://www.youtube.com/watch?v=b0BpfZ5r_Yk –

Un sindacato che non fa politica, ma si limita a riportare ciò che viene denunciato dagli iscritti. Sommando i contenuti dei due servizi, non si può che riflettere sul precipizio in cui è caduto il Gruppo Amag dalle elezioni del 2022 ad oggi. Banale (e tragica) incompetenza al potere, o obiettivi che non vengono esplicitati agli alessandrini? Cercheremo di chiarirlo meglio nelle prossime settimane.
Voto: 2

2) Nel 2024 andremo al voto (ma ancora non è chiaro se ci sarà unico election day a giugno) per Europee, Regionali e in alcuni casi (Casale, Tortona, Ovada) per le comunali. Propaganda e disinformazione ovviamente sono già in campo. Mi sono chiesta “quali sono le caratteristiche della propaganda politica”? La risposta me l’ha data la Treccani: “Azione che tende a influire sull’opinione pubblica e i mezzi con cui viene svolta. È un tentativo deliberato e sistematico di plasmare percezioni, manipolare cognizioni e dirigere il comportamento al fine di ottenere una risposta che favorisca gli intenti di chi lo mette in atto”. La spiegazione della Treccani dà l’idea precisa in merito all’argomento della pagella e parto da qui: “Rinvio stop diesel euro 5, Antinucci, “Resta il dilettantismo incapace del centrodestra”. Arrivo all’argomento della pagella, ossia la decisione della Giunta regionale sul blocco anticipato di due anni sulle auto euro 5 diesel e questa è la frase clou del segretario cittadino PD: “Quella maturata dalla giunta Cirio era, infatti, una decisione irresponsabile, tanto da costringere il governo ad annullarla. Si può dire, tutto bene quel che finisce bene, ma rimane il dilettantismo incapace della compagine di centrodestra che governa la nostra regione”. La frase fa un sicuro effetto sui futuri elettori da parte del politico di centro sinistra, bollando la Giunta regionale di centro destra come “irresponsabile e dilettantistica”. Viene però omessa dal segretario cittadino forse perché non conviene, l’eventuale motivazione per cui la Regione Piemonte guidata dal centrodestra ha dovuto fare tale scelta, e sta in questo articolo pubblicato il 22 luglio 2023 : “Inquinamento a Torino, si va verso il processo: contestazioni ad Appendino, Fassino e Chiamparino”. Si legge: “Ad avviare il procedimento nel 2017 fu un esposto del Comitato Torino Respira, Chiamparino, Appendino e Fassino potrebbero andare a processo. Venerdì 21 luglio 2023 è stato infatti notificata loro, e ad altre quattro persone, l’avviso di chiusura dell’indagine preliminare nell’ambito dell’inchiesta relativa ai livelli di inquinamento a Torino. Si procede per il reato di inquinamento ambientale in forma colposa. Il periodo che viene loro contestato va dal 2015 al 2019, le posizioni di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Matteo Marnati, assessore regionale all’ambiente, sono state stralciate”. Suppongo che per evitare ulteriori denunce la Giunta regionale abbia dovuto prendere tale decisione di anticipo, proprio a seguito di alcune sentenze e di una condanna della Corte di giustizia dell’Unione Europea all’Italia. A differenza delle regioni Lombardia, Toscana, Lazio, con le città di Milano, Bergamo, Firenze, Roma, in Piemonte la solerte procura di Torino aveva aperto un’inchiesta a carico di alcuni amministratori regionali e comunali accusandoli di inquinamento ambientale. Altro che dilettantismo incapace, a quanto pare il Governatore della Regione Piemonte si è trovato costretto ad una scelta rapida e impopolare, figlia di una procedura di infrazione europea e di un Atto della Procura di Torino datato luglio 2023, cosa che non è accaduta in nessuna altra Regione. Fare propaganda ci sta, ma valutare le motivazioni e tacerle per opportunità alla fine non paga, perché i fatti sono incontestabili.
Voto: 2

3) ZTL, continuano le lamentele dei commercianti di via San Giacomo della Vittoria, che bocciano senza appello le decisioni della giunta Abonante. Vedrete, arriverà un bel dì che anche le barriere mobili della ZTL ‘a scomparsa’ in piazza della Libertà si annovereranno tra le trovate inutili, come i famosi banchi a rotelle dell’epoca del potere nazionale grillino. Qualcuno capirà che tale decisione presa di impulso è stata assolutamente sbagliata, soprattutto per una strada come via San Giacomo della Vittoria certamente non deputata ad essere la “vasca” della città. Già fatica ad esserlo corso Roma, figuriamoci.
Ai primi di settembre, peraltro, un guasto alla barriera mobile ha impedito il passaggio ad un’ambulanza, e a seguire ai vigili del fuoco. In quell’occasione sono dovuti intervenire alcuni tecnici. Giorni dopo ecco l’annuncio dell’assessore alla viabilità di Alessandria, Michelangelo Serra: la fioriera con barriere mobili a scomparsa in piazza della Libertà è stata riparata dai tecnici della casa produttrice. Evviva. Ma ecco la domanda principe: se la prossima volta (e succederà, statene pur certi) il guasto si verificasse di fronte ad una chiamata urgente, e generasse conseguenze gravi, chi ne risponderà? La risposta che ho dato a chi me l’ha posta è: “l’amministrazione comunale è la prima responsabile, ma la stessa chiamerà in causa la casa produttrice, ci sarà un contenzioso che durerà anni, e alla fine non pagherà nessuno. A parte chi avrà subìto il danno, nel nome della nuova Ztl”. Non credete che finirà così?
Voto: 2