di Pier Luigi Cavalchini
Le previsioni erano altre e i 250 sostenitori novaresi presenti al Moccagatta erano “quasi” sicuri della vittoria. E pure di una vittoria ampia, vista la situazione “complessa” dell’Alessandria. Invece l’orso grigio, grazie ad una riorganizzazione complessiva del gioco, alla giusta grinta e all’attenzione ai particolari, ha saputo tener testa ad un discreto Novara.
Un risultato giusto, uno zero a zero che muove la classifica per entrambe e che, per il momento, conferma alcune delle impressioni ricevute nelle partite di precampionato.
Una tendenza a giocare di rimessa per l’Alessandria, puntando su folate veloci e impreviste in avanti e, per il Novara, la preferenza ad operare per linee esterne con traversoni continui, alla ricerca di torri centrali che finalizzino. Un copione già visto e che è stato riproposto per tutto il match.
L’inizio è guardingo e di studio ma uno svarione del novarese Bertoncini mette Nichetti nelle condizioni di offrire un assist perfetto al centravanti Pagliuca che, però, a due passi da Desjardins, non realizza. Bravo il portiere azzurro ad opporsi col corpo ma Pagliuca poteva far meglio. Siamo solo al secondo minuto e l’Alessandria poteva già essere in vantaggio, invece lo “scossone” non c’è stato e così la partita ha imboccato la strada prevista.
Alessandria a difendersi ordinatamente, abbastanza alta e il Novara a cercare varchi, soprattutto sulle ali. Il gioco, comunque, si mantiene soprattutto al centro campo, con le due squadre che si annullano con pressing asfissiante e raddoppi sui portatori di palla. Sono anche molti gli errori sia nei passaggi, sia nei posizionamenti con conseguenti squilibri che, di volta in volta, hanno favorito ora una, ora l’altra squadra.
La pressione novarese, comunque, porta qualche risultato e, al minuto 17, è Rossetti a colpire la base del palo della porta alessandrina su imbeccata perfetta di Migliardi. In altre due occasioni, nel corso del primo tempo, sarà pericoloso il Novara, prima con Migliardi al minuto 29 poi con Scarpini di testa che gira perfettamente verso la porta dei Grigi ma Liverani para da par suo.
Ormai siamo al trentanovesimo del primo tempo e il conto delle occasioni è presto fatto: tre per il Novara, una e mezza per l’Alessandria, dove il “mezzo” sta per una sgroppata di un ottimo Enrico Rossi che si fa tutto il campo palla al piede e poi prova una difficile esecuzione di esterno. Respinta dal portiere del Novara. Poco altro da segnalare.
Così si passa al secondo tempo senza Pagliuca al centro dell’attacco sostituito nel ruolo di attaccante prima da Ghiozzi, poi da Volpe. Il giovane attaccante figlio del portiere Pagliuca è da rivedere, sperando in una prestazione maggiormente incisiva.
Il secondo tempo, dal punto di vista tattico è la fotocopia del primo, con meno occasioni ancora. Buone, comunque, le prestazioni della “linea verde” dei Grigi: molto bene hanno giocato Gazoul, Pellegrini, Sepe, Rossi, coadiuvati da un sicuro Nichetti, da un onnipresente Ciancio e dalla novità Nunzella “regista” a centrocampo. Buone anche le prove di Volpe e Ghiozzi.
Sempre predominanza territoriale del Novara che arriva facilmente fino alla tre-quarti e poi si imballa. La squadra di Buzzegoli mostra qualche pecca di troppo anche dal punto di vista comportamentale, con reazioni abnormi a falli veniali e con la tendenza ad usare le maniere forti quando ci si vede superati dal gioco fluido dei Grigi. Ancora un pericolo in mischia con Liverani a salvare a dieci minuti dalla fine e, poco prima del fischio finale, una punizione di D’Orazio, nuovo entrato per gli azzurri che però viene parato facilmente dal portiere dei Grigi.
Così la partita finisce senza reti con le rispettive tifoserie sostanzialmente soddisfatte di quanto visto in campo. Meno forti del previsto le (consuete) contestazioni al presidente Enea Benedetto, con qualche sfottò e un triplo striscione con invito a vendere al più presto la società e, comunque, ad “andarsene”. Ma la prestazione della sera d’esordio sembra suggerire altro.
La cura Fiorin sta funzionando, l’amalgama della squadra sta aumentando e, di conseguenza, le critiche diminuiscono. Ma non facciamoci illusioni. Questo sarà un campionato durissimo con squadroni che ci aspettano al varco e già fra una settimana a Verona ci sarà da rimboccarsi le maniche. Ma la squadra di Fiorin dà l’impressione di essere ben disposta al lavoro e di poter preparare al meglio anche le sfide più difficili. Vedremo.
Alessandria 0 – Novara 0