A cura di Svegliati Alessandria
Alessandria, via San Giovanni Bosco – quartiere Europa.
Dopo il Consiglio Comunale del 3 agosto, nel quale la giunta di centrosinistra ha approvato la concessione dell’area, ex Guala, a parcheggio a favore della Comunità Islamica Onlus, abbiamo intervistato un abitante del quartiere: Giuseppe Parola.
Dall’intervista sono emerse alcune problematiche che nel consiglio comunale non sono nemmeno state discusse e neppure accennate.
Centrosinistra e Centrodestra, in quella sede, sono intervenuti accusandosi l’un l’altro di aver avuto la responsabilità politica della predisposizione delle condizioni per la realizzazione del Centro Islamico al quartiere Europa.
Insomma ci è sembrato un vero e proprio pirandelliano “gioco delle parti” camuffato da democratico dibattito politico.
Sull’affido del parcheggio, con il relativo importo irrisorio ad esempio, alcuni esponenti di centrosinistra hanno penosamente argomentato che questo non sarà esclusivo per gli islamici, ma che potrà essere utilizzato anche dai residenti del quartiere (non considerando – volutamente – che le residenze interessate sono distanti almeno trecento metri e hanno già a disposizione box privati e ampi parcheggi, a lisca di pesce, di fronte a casa).
Il gioco dello scaricabile è proseguito con il centrosinistra che ha continuato ad affermare che la loro azione non era nient’altro che la prosecuzione amministrativa di quanto già avviato e predisposto nel 2018 dalla giunta Cuttica.
Di certo con la decisiva assegnazione del parcheggio, da parte della giunta Abonante, il progetto edilizio potrà essere realizzato (delibera immediatamente esecutiva) mentre prima tutto era stato bloccato.
Di fronte a questo grottesco balletto le domande che sorgono spontanee sono le seguenti:
perché è stato concesso il parcheggio se non per favorire l’Onlus Mussulmana?
perché, nessuna delle Giunte che si sono susseguite (Rossa, Cuttica, Abonante) ha richiesto la restituzione gratuita del terreno come previsto e ai sensi dell’atto notarile di concessione (all’art.6), in caso di inadempienza per la mancata costruzione del Centro entro i 3 anni dalla concessione?
Questa facoltà non è stata esercitata, pur in presenza delle condizione per invocarla, da nessuna delle maggioranze che si sono succedute al governo della città a partire dal 2011 e questo non può che significare la REALE MANCANZA DI VOLONTÀ POLITICA da parte sia della destra che della sinistra di fermare concretamente l’insediamento del Centro al quartiere Europa.
Infatti quello di riprendersi indietro il terreno era una possibilità prevista nel “Contratto di concessione del diritto di superficie” del 20 gennaio 2011 n. 232.268 di repertorio, documento che dà origine e sostanza al diritto di concessione dell’area in questione.
Un’altra tematica collegata alla questione dell’insediamento e di cui nel consiglio comunale non si è neanche fatto cenno sono le rilevanze idrogeologiche del nuovo Pai; la comunità islamica potrà realizzare la struttura senza le opportune e dovute difese spondali?
Infine non è stato nemmeno tenuto in considerazione l’eventuale rapporto e o conflitti con i confinanti ovvero con la chiesa cristiana evangelica.
Ci sorge anche il dubbio 🤔 che le appetibili aree urbane del centro di Alessandria (via Verona, via Milano) possono aver ulteriormente motivato o incentivato, per vari tipi di interessi, il trasferimento della comunità musulmana in periferia.
L’intera vicenda restituisce la consapevolezza che di fronte ai fatti che si sono susseguiti nel corso di questi anni da parte di entrambi gli schieramenti politici non c’è mai stata la reale volontà di affrontare il problema seriamente e tutto questo a discapito dei residenti del quartiere Europa che rimangono inascoltati, ma soprattutto molto delusi, arrabbiati e truffati.