Un 10 all’assessore Poggio per il concreto sostegno al commercio. Intanto Abonante cancella anche Aperto per Cultura [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

di Graziella Zaccone Languzzi

1) All’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio un bel 10 convinto da parte mia. Vittoria Poggio è un politico della nostra città che arrivando a Torino non è sparita come molti eletti dal nostro territorio che sbarcando a Torino, Roma o Bruxelles si dileguano, e si manifestano ogni tanto con comunicati stampa autopromozionali, magari per lanciare qualche loro libro, assolutamente imperdibile. Vittoria Poggio in Regione come Riccardo Molinari in Parlamento durante il loro mandato hanno lavorato e portato alla nostra città e a tutto il territorio alessandrini vantaggi concreti, ovviamente senza perdere di vista l’interesse generale.
Parlano i fatti. L’Assessore Vittoria Poggio c’è, risponde al telefono, alle email e si attiva anche in settori che non sono di sua competenza. Tanti i risultati ottenuti, e questo è l’’ultimo che ha prodotto il suo incarico: “L’assessore Poggio: “Dalla Regione quasi 9 milioni di euro per estendere ancora la rete dei Distretti del Commercio”. Si tratta della riapertura di uno sportello che sarà operativo fino al 2 ottobre 2023 per i progetti che non erano riusciti a intercettare i fondi nella programmazione precedente. Ora sta ai Distretti/Comuni che hanno perso tale possibilità attivarsi di corsa per non perdere quello che potrebbe essere l’ultimo treno. In cosa consiste? Lo trascrivo: “Sono ammesse nell’ambito del progetto strategico candidato a contributo regionale, a titolo di esempio, le spese relative a progetti di qualificazione urbana, interventi inerenti il design urbano e gli spazi pubblici, progetti di sistemazione delle aree mercatali, iniziative di riqualificazione e rigenerazione urbana, politiche attive sul riuso degli spazi sfitti, interventi per il recupero e la valorizzazione dei locali commerciali storici, progetti di consegna delle merci a domicilio e creazione di un sistema organizzato e agile per la distribuzione delle merci, formazione, informazione e servizi di accompagnamento degli imprenditori e degli addetti del settore della distribuzione, interventi volti all’ammodernamento e al miglioramento dell’esteriorità delle attività commerciali (vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehor, banchi mercati, illuminazione esterna)”. Chiaramente tanta roba. Vittoria Poggio e la Regione hanno mantenuto l’impegno di non lasciare indietro nessuno, con una pianificazione regionale che proseguirà nel prossimo triennio con una dotazione finanziaria di 8.794.500 euro. Intanto ad Alessandria il Distretto Urbano del Commercio, grazie ai contributi stanziati dall’Assessorato regionale, registra significativi passi in avanti. Un politico che lavora anche per noi e non solo per se stesso merita un riconoscimento.
Voto: 10

2) Ritorniamo sul nuovo ospedale di Alessandria. Speriamo che l’opportunità diventi realtà nei prossimi anni, ma se dovesse succedere mi auguro che il Partito Democratico non provi ad appenderci il cappello sopra, dopo aver fatto di tutto, ma proprio di tutto per far naufragare il progetto.
Prima la ‘melina’ sulla sede, con il chiaro obiettivo di buttare la palla in tribuna. Poi il ‘terrorismo’ mediatico sulle risorse insufficienti, e gli slogan sull’“Ennesimo fallimento della Giunta Cirio”, che poi ci piacerebbe sapere quale sarebbe l’elenco di questi fallimenti. Cari concittadini, è iniziata la campagna elettorale per le regionali e lo sport è più che mai diffondere notizie allo scopo di danneggiare la reputazione degli avversari. Qui l’articolo: “Nuovo ospedale Alessandria, Pd: “Servirà un partenariato pubblico/privato. Ennesimo fallimento della giunta Cirio e della gestione Icardi”. Subito la risposta da parte della Regione: “Nuovo ospedale, Icardi replica al Pd: “Fondi Inail ampiamente sufficienti. Partenariato è una eventualità”. Ma non è bastato e a tiro di schioppo l’ennesimo fallimento della Giunta Cirio è diventato PLATEALE!!!: “Nuovo ospedale, Ravetti (Pd): “I 300 milioni dai fondi Inail non bastano, l’ha capito anche la Giunta”. Capperi! Han dovuto rinforzare la dose vista la reazione della Regione, meglio abbondare e con l’aggiunta di ‘plateale’ i nostri prodi sperano di aver dato il colpo finale. Non solo. Poichè pietà l’è morta da un pezzo, e sua sorella vergogna anche, nei giorni scorsi ecco il triplo salto carpiato del sindaco Abonante: udite udite, da ‘L’Ospedale in area Galiberti mai” a “Fate presto” è davvero un attimo. Situazionismo puro: chapeau! Purtroppo la memoria di tante persone è tutta dedicata alle proprie vicende personali, e in pochi certamente ricordano la gestione sanitaria 2014/2019 targata PD, con Chiamparino/Saitta e il tecnico Fulvio Moirano. Ma mentre la Giunta Cirio sarà giudicata tra 11 mesi dai piemontesi alle urne, la fallimentare gestione Chiamparino della sanità fu duramente punita nel 2019, con la vittoria del Centrodestra. Nel quinquennio di Chiamparino ho preso nota di tagli, accorpamenti sui nostri ospedali provinciali, tentativi di accorpare Aso e Asl falliti anche per la contrarietà di molti medici. Il Presidente Cirio da un lato hanno dovuto riorganizzare un sistema sanitario a pezzi, dall’altro si sono dovuti confrontare con un’emergenza epocale come il Covid. Eppure in questi mesi si è riusciti a rimettere in moto progetti imporanti, che nella nostra provincia si chiamano nuovo ospedale e Irccs. Speriamo vadano in porto, e se accadrà non scordiamoci chi ha lavorato per realizzarli, e chi, permaloso e stizzito, ha sempre remato contro.
Voto: 2

3) Martedì 25 luglio in diretta a Radio Voce Spazio, la radio di Don Ivo Piccinini, mi è stato chiesto come mai nelle mie pagelle su CorriereAl assegno regolarmente voti bassissimi al centro sinistra. A parte la soddisfazione nel constatare di essere tanto seguita (e a volte anche criticata, ma ci sta), ho risposto che le pagelle del lunedì traggono ispirazione dagli articoli dei giornali locali sui comportamenti degli amministratori locali, e che non insomma non invento nulla, e cerco di mettere in fila i fatti. Con la giunta Cuttica ero più ‘tenera’ che con l’attuale amministrazione? Probabilmente sì, ma non dimentichiamoci i tre anni di covid, e le condizioni disperate di Alessandria nel 2017: c’era persino un amministratore del Gruppo Amag, poi tornato in auge (i progressisti puntano sempre sul rinnovamento, si sa), che trasformava i topi sugli alberi in scoiattoli americani, ricordate? Ebbene, la giunta Cuttica sviluppò una serie di progetti strategici per il futuro della città, e va a finire che loro malgrado di qualcuno di questi progetti Abonante e i suoi riusciranno anche a tagliare il nastro inaugurale: lo spero sinceramente, da Alessandrina. Ma se mi guardo attorno, dal ponte Bormida al campus universitario alla smart city, vedo un immobilismo che dura da un anno, e che non potrei valutare che con pagelle da 2. Per fortuna pare che ormai l’ospedale sia partita che prescinde dal comune di Alessandria, o potremmo scordarci pure quello. Se guardiamo al Gruppo Amag, in particolare, c’è da mettersi le mani nei capelli. Diversi manager scappati nei primi 6 mesi di incarico, e un attuale management che definisco inadeguato perchè sono comunque una signora. E’ evidente che di smart city e comunità energetiche difficilmente le realizzazioni, mentre incombono voci su smantellamento di altri servizi a partire dall’autunno. La figuraccia di Abonante e compari sul fronte di Aperto per Cultura poi è di pochi giorni fa, anche se passata quasi sotto silenzio in una città ormai rassegnata a tutto. A pochi giorni dalla pausa di agosto un bell’annuncio di cancellazione per quest’anno, e l’anno prossimo si farà se qualcuno ci regala dei soldi. Crowdfunding, lo chiamano a sinistra: a casa mia si chiama elemosina, ma basta mettersi d’accordo sui termini, naturalmente. Buone vacanze Alessandria, e buona fortuna!
Senza voto!