I rappresentanti di Cia e Confagricoltura Alessandria si sono astenuti anche venerdì mattina dalla rilevazione del prezzo del grano tenero presso la commissione tecnica istituita in Camera di Commercio Alessandria e Asti (Borsa Merci).
Prosegue quindi, per la terza settimana consecutiva, la protesta degli agricoltori di Cia e Confagricoltura Alessandria che chiedono di porre fine a manovre speculative i cui effetti ricadono sui produttori e sui consumatori.
“Non si sono verificate variazioni rispetto alle scorse settimane; il prezzo dei cereali resta al di sotto della soglia remunerativa per la parte agricola. Anche alla Granaria di Milano la quotazione è rimasta ferma a 22 euro/quintale, contro i 35 euro/quintale dello scorso autunno” spiegano Cristina Bagnasco e Paolo Viarenghi, rispettivamente direttore di Confagricoltura Alessandria e direttore di Cia Alessandria.
Peraltro, il quadro internazionale si è ulteriormente complicato in questi giorni a seguito della decisione della Federazione Russa di non rinnovare l’accordo per l’esportazione del grano ucraino attraverso il Mar Nero: una decisione che crea una crescente instabilità sul mercato in quanto può avere come conseguenza un aumento dei flussi di prodotti ucraini sul mercato europeo, con il risultato di innescare ulteriori pressioni al ribasso delle quotazioni.
“Valuteremo di settimana in settimana come procedere mentre restiamo fermi nelle nostre richieste, espresse anche al Prefetto di Alessandria, di adoperarsi affinché sia riconosciuto agli agricoltori un prezzo equo, che tenga conto dei costi sostenuti al momento delle semine, e strumenti compensativi, come il credito d’imposta sul gasolio agricolo e il riconoscimento di contributi straordinari prevenienti dal fondo di crisi Pac”, commentano i presidenti Cia e Confagricoltura Alessandria Daniela Ferrando e Paola Maria Sacco.