Sulla scorta delle risultanze del monitoraggio effettuato da Arpa sulle deposizioni di PFAS presso l’abitato di Spinetta Marengo e, da ottobre 2022 anche in quello di Montecastello, nonché della relazione predisposta dalla Regione Piemonte circa il biomonitoraggio di sostanze perfluoroalchiliche su alimenti di origine vegetale e animale e su specie ittiche presenti nel Fiume Bormida programmato nell’ambito del Tavolo di Coordinamento Regionale inerente i PFAS, il Sindaco di Alessandria Giorgio Abonante – in accordo con il primo cittadino di Montecastello Gianluca Penna – ha ritenuto opportuno convocare uno specifico Tavolo Tecnico per la discussione dei dati e un confronto sulle eventuali misure precauzionali da mettere in atto a tutela della salute della cittadinanza.
Nel corso della riunione, tenutasi nel pomeriggio di martedì 18 luglio, Arpa ha illustrato i risultati del monitoraggio ambientale condotto nel periodo marzo 2022 – marzo 2023, attestanti la presenza di composti PFAS sito specifici nei tre punti di misura individuati (stazione di rilevamento della qualità dell’aria di Via Genova, Strada Bolla a Spinetta Marengo e frazione San Zeno di Montecastello). In particolare, la presenza del composto cC604, nelle deposizioni secche ed umide, è stata riscontrata con continuità nei due punti di monitoraggio presso la frazione di Spinetta, mentre a Montecastello si è riscontrata nei campioni di febbraio e marzo 2023.
I dati misurati risultano coerenti con l’ubicazione dei punti di monitoraggio e con la direzione prevalente dei venti.
I monitoraggi effettuati su uova e vegetali nel periodo 2021 – 2022 a cura della Regione Piemonte in collaborazione con ASL AL, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nell’ambito del tavolo regionale Ambiente, Clima e Salute e su specie ittiche a valle del polo industriale di Spinetta Marengo a cura dell’IRSA-CNR ha attestato alcune evidenze di PFAS storici ed emergenti su uova e vegetali, nonché sui campioni di specie ittiche analizzate.
Il quadro delineato dalle attività di monitoraggio è caratterizzato da una elevata complessità interpretativa in quanto la normativa ricomprende soltanto alcune sostanze storiche, mentre non sono note le caratteristiche legate alla pericolosità ed al bioaccumulo delle sostanze emergenti.
Complessivamente, i risultati attestano la necessità di proseguire nel monitoraggio, al fine di raccogliere una serie di dati più rappresentativa e correlare i riscontri su ambiente ed alimenti ad un eventuale bioaccumulo. Al contempo non viene ravvisata dagli Enti competenti la necessità di emanare provvedimenti precauzionali volti alla tutela della salute, come si evince anche dalla relazione redatta dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte.
Il monitoraggio delle deposizioni dei PFAS da parte dell’Arpa è tutt’ora in corso e si ritiene che le sue risultanze potranno essere costruttivamente utilizzate in aggiunta a quelle della Caratterizzazione dell’area esterna al Polo Chimico, attualmente in atto nell’ambito della procedura di bonifica delle aree esterne stesse. L’intenzione è inoltre quella di aggiungere un ulteriore punto di monitoraggio sul territorio comunale.
La Regione Piemonte ha inoltre anticipato che risultano in fase di predisposizione gli atti necessari per l’avvio di un biomonitoraggio preliminare indirizzato ad una coorte di cittadini residenti nell’intorno dello stabilimento e potenzialmente esposti a PFAS a seguito di autoconsumo di uova e vegetali.
A fronte delle risultanze di tutti gli studi in atto, unitamente a quelle del progetto Scenarios in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale per la sperimentazione e sviluppo dei metodi di analisi, sarà possibile avere un quadro esaustivo circa la presenza dei PFAS di vecchia e nuova generazione nei territori indagati e individuare quindi le attività da intraprendere per il loro contenimento.
La Provincia di Alessandria, presente all’incontro, ha confermato la massima disponibilità e collaborazione agli Enti coinvolti dal progetto.