La mostra “Il tema dell’esame” di Mario Fallini sarà inaugurata venerdì 7 luglio 2023, alle ore 17, nelle Sale Storiche della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria, a cura della Biblioteca Civica in collaborazione con la Società di Storia Arte e Archeologia per le province di Alessandria e Asti e l’Azienda Costruire Insieme.
Mario Fallini realizza un calligramma di grande efficacia, nel quale il tema di maturità di Umberto Eco diventa un ritratto indimenticabile e unico del grande intellettuale alessandrino.
Non si tratta però solo di un esercizio di straordinaria abilità ma di un dialogo attraverso il tempo tra i due, all’insegna del gioco. D’altra parte l’ironia è sempre stata una caratteristica comune a entrambi.
All’inaugurazione della Biblioteca Civica venne presentata a Umberto Eco l’opera omonima che Fallini aveva tratto dal celebre romanzo ‘Il nome della rosa’, realizzata a china su carta, in cui riproduceva l’opera di Eco così come nel romanzo il copista trascrive il testo; nella presentazione si precisava che il lavoro paradossalmente poteva essere considerato ‘l’originale’, in quanto unico manoscritto dal momento in cui lo scrittore si era avvalso di un personal computer.
Con la sua consueta bonaria ironia, Eco aveva fatto notare che aveva usato nella prima parte del suo scritto la macchina da scrivere per adottare in seguito il computer, notazione a cui Fallini risponde anni dopo utilizzando le parole scritte a penna dal professore per realizzarne il ritratto con il testo originale del tema di maturità al tempo in cui il celebre semiologo era studente al Liceo Classico di Alessandria, oggi a lui intitolato.
In questa mostra viene esposto anche il testo stesso, già pubblicato nel volume “Sulle spalle di Umberto: testimonianze alessandrine di/su/per Umberto Eco/a cura di Gian Luigi Ferraris, Sylvia Martinotti, Guido Ratti. – Alessandria: dell’Orso, 2019”, che consente di verificare senza ombra di dubbio la corrispondenza dei due testi.
Così, a distanza di anni, Fallini risponde all’errore simpaticamente rilevato da Eco nel testo di presentazione della sua precedente opera. Un gioco quindi ma che, come sempre in Fallini, ha alla propria base una riflessione sull’arte, sulla scrittura, sulla imitazione e sulla trasmissione del sapere. Da qui il significato delle altre quattro opere esposte nella mostra, tutte dedicate al tema della riproduzione e della scrittura. In particolare, la figura femminile che rappresenta allegoricamente l’Imitazione, tratta da un volume del XVII secolo, ‘Iconologia’ di Cesare Ripa Perugino. Questo stesso libro è in mostra, tratto dalle collezioni storiche della Biblioteca Civica ‘Francesca Calvo’, in due copie, rispettivamente del 1613 e del 1645. E qui si chiude il cerchio di questo gioco a distanza con Umberto Eco, grande bibliofilo: l’esposizione dell’‘Iconologia’ e la stessa scelta di allestire la mostra nelle sale storiche della ‘Francesca Calvo’ possono essere considerate un omaggio alla grande passione del professore per il libro antico.
L’esposizione, ad ingresso libero, resterà aperta fino a venerdì 1 settembre 2023 e sarà visitabile negli orari di apertura della Biblioteca, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00, martedì e giovedì anche al pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00; prevista una chiusura da lunedì 14 a venerdì 18 agosto.
Per info: biblioteca.civica@comune.alessandria.it
MARIO FALLINI, NOTE BIOGRAFICHE – Nato ad Alessandria nel 1947, interessato al rapporto parola e immagine adatta tecniche e materiali ai suggerimenti che gli derivano da varie discipline (iconologia, mnemotecnica, critica warburghiana) li traduce con procedimento analogico e metaforico in opere che il titolo integra in modo sostanziale. Dal 1989 dedica l’impegno alla riscrittura mediante calligrammi di opere come Il Milione e Le Mille e una notte esposta con La Carta della Memoria nel 2004 nella Biblioteca dell’Università di Pisa nell’ambito del convegno tenutosi alla Scuola Normale Superiore, dal titolo Con parola brieve e con figura durante il quale presenta il video Un Concettismo. Altra opera significativa di riscrittura é quella che riveste le pareti della Chiesa della SS. Annunziata di Alessandria (progettata dagli architetti Carpani Masoni Tasso) che, in 231 formelle di ceramica, riporta il testo integrale dell’Antico e Nuovo Testamento. Il legame della sua arte con l’architettura e il design è un elemento fondamentale del suo percorso artistico e ideazione e tecnica si fondono nel progetto che diventa oggetto d’arte. Attualmente si sta dedicando alla realizzazione in dimensioni reali del Teatro della Memoria sulla base del testo l’Idea del Theatro di Giulio Camillo (1550).