di Ettore Grassano
“La crescita industriale di Valenza, legata a doppio filo al Distretto Orafo, rappresenta un’opportunità straordinaria, per la città e per tutto il territorio circostante. Commercio, turismo e cultura ne possono e devono trarre enormi opportunità, a patto di mettere a punto un’offerta adeguata: e ci stiamo provando senza sosta”. Alessia Zaio, da tre anni assessore della giunta Oddone a Valenza, ci racconta in questa chiacchierata quali sono i progetti in via di realizzazione, e quali le possibili e auspicate sinergia che Valenza può e deve mettere in campo, in termini di ‘area vasta’. Alla sua prima esperienza amministrativa in ambito pubblico, dopo un percorso professionale sviluppato tutto nel privato, l’assessore Zaio non nasconde il suo entusiasmo “E’ davvero molto impegnativo, ma lo rifarei assolutamente”. E tra due anni……
Assessore Zaio, partiamo dal Commercio, dove siete in prima fila a livello provinciale nella realizzazione dei DUC, i Distretti Urbani del Commercio finanziati dalla Regione Piemonte. Gli esercenti valenzani stanno cogliendo l’opportunità?
Direi di sì, in tanti hanno colto l’importanza del progetto, e ne stanno approfittando. Il secondo bando è scaduto da poche ore (il 2 luglio, ndr), e a breve avremo i dati definitivi. Complessivamente siamo molto soddisfatti: abbiamo messo in campo una proposta molto forte, scegliendo Ascom come partner unico, e convincendo gli esperti delle commissioni regionali. Il primo bando ha consentito di ottenere 51 mila euro a fondo perduto per la riqualificazione urbana di Corso Garibaldi. Il secondo prevede finanziamenti per complessivi 291 mila euro destinati alle attività del centro città: quindi non solo corso Garibaldi, ma anche le altre vie limitrofe. Di questi 110 mila sono destinati esclusivamente al commercio. Da parte della Regione Piemonte è già stata erogata la prima tranche, a cui andrà ad aggiungersi anche un contributo integrativo messo a disposizione del comune di Valenza.
Risorse utilizzabili sia per l’esterno, vetrine e dehors, che per gli allestimenti interni?
Certamente sì, come amministrazione puntiamo molto sulla parte esterna, vetrine e dehors, ma senza dimenticare l’innovazione: dai siti web alle tecnologie per la video sorveglianza. La logica che sottende tutto il progetto DUC è questa riflessione: il commercio valenzano ha le carte in regola per crescere, e compiere un cammino di evoluzione che sia parallelo all’espansione industriale in corso, con grandi aziende del comparto orafo che stanno raddoppiando i loro insediamenti. Una città attrattiva dal punto di vista occupazionale vede crescere, in parallelo, le sue potenzialità in termini di commercio, turismo, cultura. Oltre che naturalmente dal punto di vista immobiliare.
Se crescono economia e occupazione, insomma, le ricadute sono benefiche su diversi fronti: è così anche per il turismo?
Valenza, sul piano turistico e culturale, può offrire molto, e non mi riferisco solo all’importante serie di appuntamenti estivi recentemente presentati in sinergia con i comuni di Tortona e Ovada, oltre che con Ascom. Anche qui la ‘chiave’ di crescita è quella dell’area vasta, ossia di un territorio che va appunto da Tortona al Monferrato, e che vede la nostra città baricentrica, e fortemente caratterizzata dal tema dell’oreficeria, tanto che Associazione Oro dal Po al Monferrato è il nome della realtà associativa locale più vivace, con la quale il mio assessorato collabora proficuamente. Sul fronte della promozione turistica, e dell’organizzazione di eventi, strategico si è rivelato in questi tre anni il ruolo della Fondazione Slala, che rappresenta un vero e proprio ‘collante’ tra le nostre diverse comunità comunali, e un laboratorio di confronto costante. Preziosissima poi la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, sempre aperta alle proposte e pronta a sostenere progetti e iniziative a sostegno del nostro territorio.
Il concetto di conurbazione è fortemente connesso a quanto abbiamo detto finora: dalla mobilità, in particolare, non si può prescindere, sia che si parli di turismo, sia in senso più lato di economia e impresa….
La conurbazione, per una realtà come quella valenzana, è concetto essenziale, sia che si guardi alla vicina Alessandria, sia a Casale o Tortona. E naturalmente, che si tratti di mobilità su gomma o su rotaia, diventa essenziale poter contare su servizi di qualità, perché un territorio decolli veramente. Penso alla necessità di trasporti ferroviari rapidi da e verso Milano, ma anche, per guardare ad un risvolto più ‘local’, alla necessità di adeguati collegamenti su gomma tra la stazione ferroviaria di Valenza e il centro città. Per turisti, italiani o stranieri, che arrivano da noi in treno questo aspetto non è assolutamente trascurabile, e occorre trovare una soluzione rapida e efficace.
Tra le sue deleghe c’è anche l’istruzione, con annessa edilizia scolastica: su questo fronte non sono stati certamente tre anni inoperosi….
Tutt’altro: è stata realizzata una serie di interventi di miglioramento strutturale, ma anche antisismici e di efficientamento energetico, dagli asili alle scuole medie. Ma soprattutto abbiamo finalmente avviato il percorso di riqualificazione dell’Area Carducci e ex Convento di San Domenico: qui al piano terra troveranno posto i diversi locali del Museo Orafo, mentre al primo piano ci sarà la sede del nuovo ETS, la scuola di formazione professionale per orafi avviata grazie ad un progetto comune con l’ETS di Biella e la Fondazione Mani Intelligenti, oltre al contributo fondamentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Assessore Zaio, lei è espressione di Forza Italia, che a Valenza ha sempre avuto un forte radicamento: ora cosa succederà?
Sono in osservazione, come tutti. Sicuramente Silvio Berlusconi rimarrà un modello e un faro politico per tutti coloro che si riconoscono su posizioni moderate e liberali. Forza Italia va avanti, e si presenterà con determinazione all’election day del giugno 2023: europee, regionali, in alcuni casi anche comunali e chissà, probabilmente anche provinciali. Da noi a Valenza però si voterà nel 2025, quindi è presto per fare ipotesi: ora pensiamo a lavorare bene, per presentare ai valenzani tra due anni una città migliore di quella che abbiamo ereditato, realizzando tutti i progetti in corso d’opera. Poi vedremo….