Lettera minatoria alla sede acquese di Act Consumatori

Antonucci: «Questo conferma che c’è qualcosa di losco sotto la vendita delle Terme»

«L’agire di Act Consumatori è stato sempre improntato alla trasparenza, la stessa che l’associazione ha preteso negli ambiti, pubblici e privati, nei quali è intervenuta a sostegno delle persone. E per questo non possiamo esimerci dal portare a conoscenza l’opinione pubblica di quanto accaduto mercoledì 14 giugno: una lettera minatoria è stata recapitata agli uffici dell’associazione di Acqui Terme e diretta a me,
personalmente, quale presidente di Act Consumatori. Nella missiva mi si invita a desistere dalle iniziative dirette a fare chiarezza sulla cessione delle Terme di Acqui:
“Lei sta andando troppo avanti! Si dia una regolata e stia in campana” intima. Questa triste circostanza manifesta due riflessi: da una parte conferma i sospetti, cresciuti in due anni di indagini ed approfondimenti, che sotto l’affare Terme ci sia qualcosa di losco (che evidentemente qualcuno non vuole esca fuori). In secondo luogo che si rende ancora più necessaria una presa di posizione da parte della politica. Nelle scorse settimane abbiamo rivolto un appello alle personalità politiche nazionali, regionali e locali che in campagna elettorale (e non) avevano gridato allo scandalo per la svendita
delle quote regionali di Terme di Acqui spa. Li abbiamo invitati ad esercitare, o esortare chi di competenza affinché venga esercitato, il potere statuito dall’art. 31 dello Statuto della Regione Piemonte e costituita una commissione d’inchiesta che faccia luce sulla vendita che ha ipotecato il futuro di una comunità. Appena la notizia è stata diffusa su giornali e media, qualcuno si è sentito in pericolo ed è passato alle vie di fatto, alle minacce nella speranza di fermare l’incedere di Act Consumatori e dei 2631 sottoscrittori della petizione rivolta alla Regione per la tutela del Diritto alla Salute e la restituzione della dignità agli abitanti di Acqui Terme. Mi dispiace deludere questi “signori”, ma ciò non avverrà: Act Consumatori non verrà meno al suo impegno.
Rispettosi delle regole, abbiamo presentato denuncia alle Forze dell’Ordine che stanno effettuando sulla lettera minatoria tutti gli accertamenti del caso. Confidiamo nell’Autorità Giudiziaria e siamo certi che certe condotte mafiose non resteranno impunite».