di Ettore Grassano
Il video di tre minuti sul consiglio comunale di due settimane fa, in cui il Sindaco di Alessandria Abonante cerca di zittirlo con ineducati epiteti da stadio, e lui replica con un ‘Chi si crede di essere, il re di Alessandria?” è diventato virale, e ne hanno parlato anche diversi media nazionali.
Ma Mattia Roggero, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Palazzo Rosso dopo un’esperienza da assessore alle Attività Produttive e al Commercio, non ama indossare i panni della vittima: “Per carità, parliamo d’altro: più che scusarsi con me il sindaco avrebbe dovuto farlo con tutti i consiglieri, che rappresentano la nostra comunità. Il consiglio comunale non è un ring, e neanche il bar dello sport: e soprattutto quando l’opposizione espone le proprie posizioni la lasci parlare, e poi naturalmente replichi come credi opportuno. Non certo con gli insulti però: anche se ben comprendo la tensione a cui sindaco e maggioranza sono sottoposti in queste settimane”. Appunto, in questa intervista di quello ci occupiamo: è trascorso un solo anno dalle elezioni, e già il ‘campo largo’ che amministra il comune di Alessandria, o dovrebbe farlo, appare in particolare affanno. Non solo perché la decisione sulla sede del nuovo ospedale va presa in tempi rapidi (il rischio è perdere i finanziamenti Inail da 300 milioni di euro, e ‘archiviare’ definitivamente il progetto avviato dal centro destra: una ‘medaglia’ piuttosto scomoda), ma perché incombono altre emergenze: il problema polo logistico Pam (la ‘sospensiva’ di un anno, peraltro in scadenza, rischia di costare cara a qualcuno: e ora che succederà?), i bilanci da approvare, le ‘ex alleate’ del sindaco, ossia il collettivo femminista ‘Non una di meno’, che hanno occupato abusivamente un immobile dell’Upo, e rischiano di far ritardare la partenza dei lavori per la realizzazione del Campus universitario. Insomma, davvero Alessandria gestita da centro sinistra e grillini rischia il caos?
Presidente Roggero, lei e tutti i consiglieri siete reduci dalla ‘maratona’ del consiglio comunale per la discussione e l’approvazione degli emendamenti al Dup (Documento unico di programmazione): la Lega è soddisfatta?
Mi sforzo di cogliere qualche segnale positivo: su alcuni temi prospettici, sul fronte dell’economia e del turismo ad esempio, le nostre proposte sono state in buona parte comprese, e accolte. Ma l’impressione complessiva è negativa, e un anno dopo le elezioni ancora non abbiamo compreso quale sia l’idea di sviluppo per la città proposta dal sindaco e dalla sua maggioranza. Il Dup, da questo punto di vista, è davvero il nulla, mentre constatiamo ad ogni consiglio la scarsa o nulla propensione all’ascolto e al confronto da parte del sindaco Abonante e della sua maggioranza. La prolungata assenza in aula del sindaco stesso, e dell’assessore al Bilancio, non è stato un bel segnale. Ma soprattutto mi chiedo quali siano i progetti su cui intendono puntare per il futuro di Alessandria. L’atteggiamento da ‘muro contro muro’ sulla sede dove realizzare il nuovo ospedale è imbarazzante: lì davvero sindaco e giunta stanno sostenendo una parte incomprensibile, di cui (ma speriamo non sia così!) potrebbero dover rendere conto alla nostra comunità nei prossimi anni, e decenni. Dire no ad un ospedale moderno, per il quale già sono state individuate risorse e sede, sarebbe una follia! Per non dire degli annunci senza criterio sul fronte ztl in centro, con la quale il centro sinistra rischia di dare la ‘mazzata’ definitiva al commercio cittadino, o delle occupanti abusive di immobili che dettano le regole alle istituzioni. E’ davvero triste, gli alessandrini non lo meritano.
Se non altro però in aula giovedì e venerdì non ci sono stati altri episodi di ira o scontro sopra le righe: l’ha riguardato molte volte il video del consiglio comunale precedente, in cui si vede il sindaco a mano tesa urlarle epiteti ed esortazioni non proprio educatissime?
(sorride, ndr) No, davvero: un paio di volte mi sono bastate. In compenso ho ricevuto, per giorni e giorni, centinaia di messaggi su whats app e sui social. Di solidarietà, ma anche di sdegno: compresi amici di altre parti del Piemonte e d’Italia che mi chiedevano ‘ma ad Alessandria siete così mal messi?”
E lo siamo?
Abbastanza, purtroppo. Lo dico con rammarico, da alessandrino che vorrebbe che la nostra città cogliesse, finalmente, una serie di opportunità irripetibili. Questo sarebbe il momento della coesione, non dei no detti per partito preso.
E invece?
Invece la cronaca politica di questa prima metà dell’anno ci dice il contrario. Nuovo ospedale, ponte Bormida, ‘il pasticciaccio’ Pam che è stato assolutamente, ostinatamente generato da Pd e Cinque Stelle, nonostante li avessimo pienamente avvisati. Capisco voler vincere le elezioni, ma se lo fai con argomentazioni e scelte ‘campate per aria’ poi rischi di pagare un conto salato. E infine anche il Campus universitario: che facciamo, lo blocchiamo per anni perché un collettivo ha deciso che loro non pagano affitti, come tutte le altre associazioni cittadine, ma occupano quel che vogliono, quando vogliono, gratuitamente e facendo danni?
Andiamo con ordine Presidente: torniamo al nuovo ospedale: si farà, o vincerà il partito del rinvio?
Si deve fare, siamo seri. Anche il Presidente della Regione Piemonte Cirio lo ha recentemente ribadito: l’ospedale di Alessandria va fatto, e va fatto adesso. Le risorse ci sono, ma non resteranno vincolate per sempre. L’area Borsalino, dopo una serie di analisi tecniche, risulta la più idonea: non capiamo perché il comune si ostini a rilanciare con altre ipotesi, in qualche caso anche in zone sicuramente più a rischio. O forse sì, lo capiamo: è nel loro stile dire ‘facciamo un supplemento di valutazione’ per non dire ‘no, se lo propone la Lega non va bene, per principio’. Se è così, ed è chiaro che è così, almeno lo dicano.gli alessandrini in ogni caso tutto sono tranne che fessi, quindi han già ben capito come stanno le cose. Peraltro anche un autorevole esponente alessandrino del Pd in Regione, il consigliere Ravetti, ha dichiarato nei giorni scorsi che si deve procedere sulla strada tracciata dalla Regione, e così ha fatto anche Italia Viva. Mi pare che il sindaco si stia caricando sulle spalle una responsabilità enorme, di cui dovrà nel caso rendere conto a tutti gli alessandrini.
Perché questo atteggiamento, se l’Aipo dice che dal punto di vista idrogeologico l’area EuroPista richiederebbe, al pari dell’ex piazza d’armi degli Orti, investimenti enormi per la sicurezza del territorio che nessuno oggi può permettersi, mentre l’area Borsalino potrebbe essere messa in sicurezza con risorse minime?
L’unica spiegazione logica è che il sindaco Abonante e la sua maggioranza non sappiano come uscire da questo pasticcio che hanno creato, punto. E’ una situazione paradossale: Pd e 5 Stelle un anno fa hanno orchestrato la campagna elettorale sulla pelle dei cittadini del quartiere Euro Pista, facendo loro credere che il progetto logistico targato Pam avrebbe stravolto le loro vite. Ora vorrebbero insediare, nella stessa area, un grande ospedale che certamente, quando a impatto ambientale e di traffico, genererebbe problematiche assai più rilevanti. Sul rischio idrogeologico si sono già pronunciati i tecnici, non ho altro da aggiungere. Così come sul ‘lodo Pam’ c’è la recente sentenza del Tar Piemonte: avevamo ragione noi, un anno fa la richiesta era assolutamente legittima, e non poteva essere fermata, né da una petizione né da una sospensiva. Vedremo che accadrà: speriamo soltanto che non arrivino ingenti richieste danni a carico del Comune: in quel caso certamente non potranno essere i cittadini a pagare. Sono lieto che l’assessore Perrone sia arci sicura del contrario però, e per il bene degli alessandrini e della stessa Giunta mi auguro che abbia ragione lei.
A proposito di infrastrutture di cui si parla da trent’anni, ci sarebbe anche il ponte sul Bormida: o aspettiamo prima che crolli quello che c’è?
Una vicenda di cui si parla da prima che io nascessi. Potremmo andare indietro di decenni, ma stiamo all’oggi: durante gli anni dell’amministrazione Cuttica, grazie al forte e personale impegno dell’On. Molinari, siamo riusciti ad individuare risorse per quasi 20 milioni di euro. Per lo più, anche se non solo, derivanti dai fondi per le opere compensative del terzo valico. Poi sono arrivate le nuove analisi del Pai sul rischio idrogeologico, e l’aumento dei costi dei materiali e pare che ora di milioni ce ne vogliamo 50, più o meno. Più si perde tempo e più costa l’opera, chissà se i nostri amministratori ne sono consapevoli…
E il Campus universitario degli Orti? I lavori dovrebbero partire in autunno, ma la recente occupazione dell’immobile in via Michel da parte del collettivo Non Una di Meno potrebbe costringere ad uno stop imprevisto?
Ci mancherebbe soltanto che un progetto di fondamentale importanza per il futuro di Alessandria, e di tutta la nostra provincia, si fermasse per un’occupazione abusiva che, ai sensi di legge, può essere sgomberata in qualsiasi momento, con le conseguenze penali del caso per le occupanti. Ricordo che solo poche settimane fa, insieme ad altri consiglieri comunali di centro destra, ho avuto l’opportunità di effettuare un sopralluogo all’ex asilo del Monserrato, occupato da Non Una di Meno dal 2017 al 2022: le foto che abbiamo inviato ai giornali locali e pubblicato sui social parlano da sole. Non aggiungo altro.
Gruppo AMAG: anche qui, di recente sia in Commissione che in Consiglio Comunale, ma anche sui media, il confronto tra lei e l’assessore Perrone è stato piuttosto acceso…
L’obiettivo è uno solo: fare in modo che i cittadini di Alessandria sappiano come stanno davvero le cose, aldilà della propaganda. Non stiamo a ripetere qui dati e numeri che chiunque può reperire. Il punto politico è: che ne sarà degli ambiziosi progetti avviati dal centro destra, a partire da Smart City e Comunità Energetiche? Centro sinistra e grillini intendono far crescere il Gruppo AMAG, o vogliono sollevare una ‘cortina fumogena’ e intanto preparano la vendita dei veri asset strategici, ossia le reti del gas e dell’acqua? Che poi era un progetto già avviato verso la fine della giunta Rossa, con l’attuale sindaco assessore alle Partecipate. Se questa è l’intenzione, lo dicano agli alessandrini, e ai dipendenti del Gruppo. Noi saremo contrari, anche perché pensiamo che l’acqua debba rimanere a controllo assolutamente pubblico, come deciso dagli italiani con il referendum del 2011. E non finire in mano a società quotate, che per loro natura legittimamente devono fare business. La sinistra e i grillini non sono d’accordo? Abbiano il coraggio di dichiararlo alla città.
In tutto questo mare tempestoso, vi apprestate lunedì mattina a discutere e votare il bilancio previsionale 2023 Presidente Roggero: dobbiamo attenderci sorprese?
Avremmo preferito avere più tempo per analizzarlo, e presentare emendamenti, ma non è stato possibile. Peraltro si sarebbe potuto procedere già venerdì sera: i consiglieri di opposizione c’erano tutti, ma sindaco e diversi assessori erano già usciti dal Palazzo. Lunedì mattina speriamo ci siano tutti, come previsto dal regolamento. Nello specifico, poi, valuteremo: certamente nulla in questo momento va dato per scontato. Chiederemo conto di diverse spese effettuate dall’Ente e di maggiori costi di cui il Comune si è dovuto far carico. Valuteremo le risposte e faremo tutte le considerazioni e chiederemo gli approfondimenti necessari, ma per adesso non vogliamo anticipare nulla…