Dopo un attento restauro riprendono fiato le canne dell’organo costruito a metà settecento dai Fratelli Concone e conservato inalterato e in condizioni di assoluta originalità.
Nessun apporto elettrico, impone l’azionamento manuale dei mantici. Strumento di piccole dimensioni idoneo alla Cappella Regia.
Proprio oggi, grazie all’Accademia Santo Spirito che ha organizzato tre concerti aperti alla cittadinanza, pochi fortunati oltre ad entrare in un luogo assolutamente fantastico, nella Cappella Reale di Palazzo Madama a Torino, hanno potuto godere del suono d’altri tempi.
L’organista Luca Ronzitti coadiuvato dagli alzamantici Pagliero e Zamboni ha interpretato un repertorio organistico e clavicembalistico di autori Frescobaldi, Scarlatti, Leo e Trofeo alternando pagine di scuola napoletana e sabauda con ritmi cadenzati dei balli tardo rinascimentale.
Un’esperienza rara per gli amanti della musica barocca.
Gabriella Daghero