Mina in Blanco [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

Il mondo della musica è bellissimo perché vario.
Io, nel mio piccolo, curo piccole cose come migliaia di piccoli musicisti al mondo; ciascuno cerca la bellezza della musica attraverso propri canoni, propri principi, lenti personali attraverso le quali guardiamo la realtà e la disegniamo su un pentagramma con colori e forme a piacimento.
È la libertà dell’arte.

Ascolto la musica altrui senza pregiudizi, provo ad ascoltare con orecchio neutro e mi impegno ad osservare l’equidistanza.
La cosa più entusiasmante della musica è l’assieme: fare gruppo, in due tre dieci cento, tutti con abilità differenti e ciascuno contribuendo come può.

Il nuovo progetto commerciale intitolato Un briciolo di allegria unisce due generazioni. Da una parte Mina Anna Maria Mazzini (classe 1940), dall’altra Riccardo Fabbriconi (classe 2003).
Mina e Blanco creano una strana alchimia, due elementi chimici opposti messi in provetta e frullati fino ad ottenere una canzone.
Mina con un passato glorioso e una voce inarrivabile, canta intonata come un diapason d’argento anche sotto la doccia.
Blanco con un presente pluripremiato e una voce inarrivata, non riesce ad intonare un la neppure pagandolo profumatamente (appunto).
Ma la cosa più entusiasmante della musica è l’assieme: fare duo con abilità differenti e ciascuno contribuendo come può.
All’ascoltatore la capacità di discernere e trovare l’arte laddove si trova.