Si è concluso l’evento di incoming con buyers europei del settore vino organizzato dalla Camera di Commercio di Alessandria-Asti, con la collaborazione del Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte. L’iniziativa prevedeva due giornate di incontri bilaterali, il 17 aprile ad Asti e il 18 aprile ad Alessandria, in cui 30 imprese vitivinicole delle due province hanno incontrato nove operatori esteri provenienti da Gran Bretagna, Germania, Belgio, Danimarca, Svezia e Finlandia. Ciascuna azienda ha avuto a disposizione più di 5 appuntamenti durante i quali presentare la propria realtà produttiva e far degustare i propri vini, ponendo così le basi per futuri sviluppi commerciali. In totale nelle due giornate si sono susseguiti oltre 150 incontri d’affari.
“E’ la prima iniziativa di questo tipo dopo il lock-down – commenta Gian Paolo Coscia, Presidente dell’Ente camerale – Abbiamo pensato di partire con il settore vino in quanto riveste un ruolo di primo piano per il territorio delle due province. Sono infatti oltre 4.700 le imprese vinicole, agricole e industriali, di cui 240 gestite da giovani al di sotto dei 35 anni e 1.260 a titolarità femminile. Il mio auspicio – aggiunge il Presidente – è che eventi come quello appena concluso possano diventare un efficace strumento di avvicinamento ai mercati esteri, in particolare per le aziende di piccole dimensioni che rappresentano oltre il 90% del tessuto imprenditoriale del nostro territorio”.
Le vendite all’estero di vini e distillati nel 2022 hanno sfiorato gli 830 milioni di euro, di cui 536 milioni riferiti alla provincia di Asti e 292 alla provincia di Alessandria, rappresentando l’8% dell’export totale. Il comparto enologico ha registrato un saldo della bilancia commerciale positivo per 650 milioni di euro, pari al 15% del totale.
Le vendite di prodotti alcolici oltre confine nel 2022 hanno evidenziato una crescita del 3,3% rispetto all’anno precedente. Il 73,6% delle esportazioni, pari a un volume d’affari di 609 milioni di euro, è assorbito dai Paesi europei, con in testa la Germania che acquista bevande alcoliche per 134 milioni di euro, seguita da Francia (48 milioni), Regno Unito (44 milioni), Belgio (39 milioni), Russia 31 milioni), Spagna (29 milioni), Svizzera (22 milioni), Austria (22 milioni), Grecia, Svezia e Danimarca con acquisti che si aggirano intorno ai 20 milioni per ciascun Paese.
Il continente americano acquista prodotti alcolici per 159 milioni di euro, l’87% dei quali assorbiti dagli Stati Uniti, a seguire il continente asiatico con acquisti per 45 milioni di euro. Qui i principali acquirenti sono la Corea del Sud, il Giappone, gli Emirati Arabi e la Cina.
Molto più contenute sono invece le esportazioni verso l’Africa e l’Oceania che nel 2022 hanno acquistato prodotti vinicoli rispettivamente per 15 e 10 milioni di euro.