di Graziella Zaccone Languzzi
1) A Federico Chiodi, sindaco di Tortona, un bel 10 per il suo duro intervento dopo la sparatoria del lunedì sera di Pasquetta in una via del centro, che ha visto gravemente feriti due migranti africani irregolari, in circostanze tutt’altro che chiare: “Sparatoria in centro a Tortona, il duro intervento del sindaco”. La reazione del Sindaco Chiodi è più che condivisibile. I due cittadini africani ora si trovano in prognosi riservata all’ospedale di Alessandria. Nella sparatoria avrebbero potuto essere coinvolte altre vittime innocenti. Il Sindaco Chiodi mette in evidenza che fatti come questo si verificano quando non c’è nessun rispetto per il contratto sociale che regola la convivenza civile all’interno delle nostre comunità, e aggiunge che “purtroppo, negli anni, l’eccessivo permissivismo delle regole nel nostro Paese ha creato troppe zone d’ombra di cui la criminalità internazionale si può approfittare”. Dai primi accertamenti risulta che i due individui coinvolti non avessero titolo per dimorare nell’abitazione davanti alla quale sono accaduti i fatti. Il Sindaco Chiodi ha ragione: noi in Italia abbiamo uno strano eccesso di permissivismo, pseudo buonismo, alta tolleranza e protezione per queste “risorse”, non considerando quel che accade ogni giorno nel nostro paese. Sbarcano in Italia e dalle immagini tv sono in grande maggioranza maschi giovani, alti, sani. Se dimostrano sofferenza è solo per il disagio del tragitto in mare. Dicono che non vogliono restare in Italia ma ci restano, nella UE nessuno li vuole e resteranno sul territorio clandestinamente in gran parte con varie carte di espulsione. Sono soggetti che costituiscono un pericolo alla sicurezza dello Stato e per l’ordine pubblico, e alla fine ci andiamo di mezzo noi e le nostre forze dell’ordine: guai a toccarli per difendersi e difenderci. La cronaca nazionale e locale ogni giorno ci fornisce atti di violenza, soprusi da parte di questi individui che paiono poco orientati o almeno intenzionati ad accettare regole e comportamenti della nostra società. L’Italia sta subendo e l’Europa sta a guardare, e subire è sbagliato. E’ tempo che il Governo Meloni inizi a comportarsi come fa la Francia. Altro che stato di emergenza, quando arrivano (escluse mamme e bambini) occorre imbarcarli subito su navi e aerei e riportarli da dove sono venuti. L’Europa taccia, come è tempo che taccia anche la sinistra, corresponsabile se la situazione è arrivata a questo punto. Intanto: “Stato d’emergenza per l’immigrazione, messaggio all’Ue”.
Voto: 10
2) 10 a Salvatore Germanà, vicebrigadiere dei Carabinieri della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Alessandria per aver avuto la capacità/lucidità di salvare una vita: “Giovane minaccia il suicidio sul Meier: il Carabiniere si siede accanto e la salva”. “Ogni vita è preziosa e non va sprecata“. Con queste parole Salvatore Germanà ha commentato il salvataggio della giovane donna che minacciava il suicidio sul ponte Meier. Decisivo il suo dialogo con la ragazza, e soprattutto le parole utilizzate per guadagnare la sua fiducia e per scacciare poi ogni pensiero che l’aveva portata sul Meier. “Ho mostrato le mie fragilità e così ci siamo avvicinati“, ha spiegato il Carabiniere che ha agito in modo “istintivo” e ha così regalato un lieto fine a una storia difficile. Un gesto umano ed eroico che è stato riportato da tutti gli organi di informazione nazionali, Sicilia compresa, orgogliosa del suo concittadino. Sono arrivati anche gli apprezzamenti del premier Giorgia Meloni, che ha ringraziato Germanà per “aver salvato una vita”. L’immagine del carabiniere e la giovane sulla trave del ponte ha catturato l’attenzione del grafico e vignettista Antonio Federico Art, autore di diverse opere pubblicate sui maggiori quotidiani nazionali. Un artista sensibile che ha realizzato un piccolo quadro: “Umanità illustrata“. Il vicebrigadiere dei Carabinieri Salvatore Germanà già nel 2019 aveva tratto in salvo una bambina colta da malore nella vasca di una piscina: “Il Carabiniere che ha impedito il suicidio sul Meier già eroe nel 2019 quando salvò una bimba”. Una vera attitudine al salvataggio, che merita la gratitudine di tutti noi.
Voto: 10
3) Il massimo voto anche alla lista dei “non compiti” della maestra Morgana Di Ascenzo. Una maestra speciale, con un metodo educativo che mi porta indietro nel tempo, e mi fa pensare a Edmondo De Amicis e al libro Cuore. Perché questa insegnante mi ha colpito? Si legge qui: “La maestra Morgana e la lista dei «non compiti»: Restituiamo ai bambini la magia dell’infanzia”. La lista di “non compiti” dela maestra Morgana è stata accolta con gioia dai ragazzini di quarta elementare e dalle loro famiglie. La maestra ha consegnato agli alunni una lista di cose da fare durante i pochi giorni di festività pasquali, spiegando di non essere contraria ai compiti, ma ritenendo anche importante che i bimbi abbiano ‘tempo’ per momenti di noia, in cui crearsi il loro tempo e pensare, godere delle cose che hanno, stare con la famiglia e gli amici e approfondire le tradizioni. Per questa maestra i bambini devono avere l’occasione di scoprire la bellezza che li circonda, osservare un cielo stellato, la natura e un fiore che nasce in un giardino pubblico. Devono poter scegliere cosa leggere, libri e fumetti e approfondire, cantare e ascoltare musica, ricordarsi di dire spesso grazie e tante parole gentili. I compiti a casa non devono annoiare, perché l’effetto è peggiore, ed è la quantità a renderli noiosi. Questa insegnante merita un riconoscimento da molte famiglie italiane per l’esempio dato, genitori e nonni che devono convivere e sopravvivere con la sovrabbondanza dei compiti assegnati durante le festività natalizie, pasquali, nei ponti e nelle vacanze estive, le sono grati. Dopo parecchie ore a scuola, assegnare compiti a casa su tutte le materie è controproducente, genera stress, pressioni, lacrime e rinunce. I ragazzi devono poter aver tempo per sport, gioco, riposo. Sono una nonna e osservo, e la mia è una reale critica verso chi abusa senza preoccuparsi delle conseguenze per studenti e famiglie.
Anche il preside di un istituto di Pontedera ha inviato una circolare a genitori, studenti, docenti e personale scolastico, esprimendo la sua preferenza per una pausa dalle attività scolastiche durante le brevi vacanze di Pasqua: “Niente compiti per le vacanze, a Pasqua godetevi la famiglia. La preside “libera” gli alunni, i docenti approvano”. Ritengo che si dovrebbero evitare pesanti carichi di compiti a casa che esistono solo in Italia: “Compiti a casa, in Italia se ne fanno il doppio rispetto ad altri Paesi in Europa. I dati”.
Voto: 10