L’interazione tra università e ospedale fondamentale per nuovi schemi di analisi
Come analizzare i dati NGS – Next Generation Sequancing? È questo uno degli aspetti più importanti del Laboratorio Integrato di Sequenziamento avviato all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria e nato dell’integrazione tra AO AL e Università del Piemonte Orientale (UPO).
L’NGS è una metodica estremamente innovativa, ma allo stesso tempo consolidata, essendo presente ormai da quasi vent’anni, quindi l’analisi bionformatica del dato è fondamentale per la lettura del sequenziamento e la creazione di nuove applicazioni.
Come ha spiegato il bioinformatico Flavio Mignone: «L’aspetto interessante è che, proprio perché l’NGS è una metodica consolidata, l’analisi è ormai standardizzata e si presta benissimo, quindi, per le applicazioni cliniche. Allo stesso tempo è funzionale a un alto livello di innovazione, dando la possibilità di realizzare nuove applicazioni e nuovi schemi di analisi. Ecco che l’interazione tra Azienda Ospedaliera e Università diventa fondamentale, perché la prima espone le criticità e la seconda mette a punto nuovi metodi di analisi».
I Laboratori di Ricerca Integrati, coordinati dalla responsabile Annalisa Roveta, vedono infatti la stretta collaborazione tra il DAIRI, Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione dell’AO AL diretto da Antonio Maconi e il DiSIT, Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale diretto da Leonardo Marchese e a coordinare il Laboratorio di Sequenziamento è Andrea Rocchetti, direttore della struttura di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale di Alessandria.
Per saperne di più, sul canale YouTube dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è presente il video di approfondimento: https://youtu.be/C3ayUaEIe0c