Dopo l’uscita di Diego Accili da Forza Italia, anche dal centro arrivano dichiarazioni di sostegno al candidato sindaco della Lega, che punta ad una coalizione allargata e trasversale
Abbiamo deciso, di comune accordo, di rassegnare le nostre dimissioni da coordinatori di Italia Viva a Novi Ligure. Smentendo che tali dimissioni siano avvenute nei giorni scorsi, come erroneamente riferito agli organi di stampa da esponenti locali del Terzo Polo.
Siamo giunti a questa sofferta decisione avendo registrato uno snaturamento del progetto politico e civico col quale Italia Viva ed Azione avevano deciso di proporsi agli elettori novesi.
Il Terzo Polo, allineato ad una candidatura “civica” improvvisata ed a nostro parere estremamente debole, rischia di diventare una stampella del Partito Democratico e del disegno di restaurazione da esso proposto. Qualcosa di molto lontano dal progetto del Terzo Polo e da quella equidistanza che avrebbe dovuto caratterizzarlo.
Confermando la nostra adesione al progetto politico di Italia Viva ed in attesa di poter riprendere, dopo la tornata elettorale amministrativa, il percorso di costruzione del Terzo Polo su basi concrete e non improvvisate, riteniamo per il momento di dover fare altre scelte per quanto riguarda questa competizione elettorale.
Nelle scorse settimane, di fronte all’interesse manifestato da alcune forze politiche del centro-destra per una candidatura a sindaco espressione di Italia Viva, abbiamo lavorato ad un’ipotesi di ampia coalizione, che avrebbe costituito una valida e competitiva alternativa alla restaurazione, consentendo ad Italia Viva ed al Terzo Polo di svolgere un ruolo centrale nell’imminente scadenza elettorale amministrativa.
Quella ipotesi non si è concretizzata, prima ancora che per l’ultima indisponibilità da parte di alcune forze del centro-destra, per l’opposizione interna di chi nel Terzo Polo – agitando senza averne titoli lo slogan “mai con le destre” – perseguiva altre strategie di visibilità personale.
Di fronte ad un panorama elettorale desolante, popolato da candidati improvvisati opposti ad altri già bocciati dagli elettori, registriamo con favore la scelta di Giacomo Perocchio di proporsi come punto di riferimento per un’area politica e civica che vada oltre i confini del partito che egli rappresenta.
Giacomo, oltre ad essere un politico ed amministratore ormai esperto, nonché l’unico candidato nato (molto) dopo il 1960, è stato uno dei pochi esponenti politici ad aver perseguito il progetto di costruzione di un’ampia coalizione di forze con totale coerenza e con il solo scopo di dare ai Novesi un’opportunità credibile di contrapposizione alla restaurazione.
Insieme a lui l’ex vice-sindaco Diego Accili, disponibile a mettere da parte le sue ambizioni personali a servizio di un progetto più ampio.
Abbiamo quindi deciso, per coerenza e dignità personale prima ancora che politica, di accogliere l’invito di Diego per la costruzione di una lista civica a sostegno della candidatura a sindaco di Giacomo Perocchio. Una lista che possa raccogliere il consenso trasversale dei molti elettori che non si sentono rappresentati né dalla restaurazione che il Pd vorrebbe imporre, ne dalla coalizione FI-FdI.
Riteniamo che la candidatura di Giacomo Perocchio, con un sostegno trasversale e civico che costruiremo parlando alla Città nelle prossime settimane, abbia tutte le caratteristiche per potersi imporre in una competizione elettorale complessa e dall’esito non scontato. Le caratteristiche per rappresentare la novità e la sorpresa che i Novesi meritano.
Claudia Capodieci Massimo Laveroni