Questa sera, alle ore 21, presso la Parrocchia del cuore Immacolato di Maria, in Via Giulio Monteverde n.2, è in cartellone “Mozart l’italiano”, il secondo di tre concerti organizzati grazie alla collaborazione fra Comune di Alessandria, CulturAle Costruire Insieme e il Teatro Carlo Felice di Genova.
Il concerto propone alla direzione dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice un maestro di grande rilievo internazionale: Francesco Corti, clavicembalista e direttore d’orchestra attivo nei principali teatri e orchestre in Europa, Stati Uniti, Canada, America Latina, Asia e Nuova Zelanda, e invitato dai più noti festival internazionali quali Mozart Woche, Salzburger Festpiele, Musikfest Berlin.
Il programma dell’appuntamento di questa sera si sofferma in particolare su due composizioni giovanili di Mozart, la Cassazione K. 99 e la Sinfonia K. 132, a cui vengono accostati due brani di altrettanti grandi del Settecento: Haydn e Salieri.
Il Concerto in sol maggiore per clavicembalo e orchestra Hob. XVIII:4 venne composto da Haydn negli anni ’70 del Settecento. Se da una parte la scrittura di Haydn riprende gli stilemi settecenteschi del concerto per clavicembalo, con l’importante presenza del basso continuo e la struttura formale in tre movimenti veloce – lento – veloce, dall’altra si intravedono i primi segni di un’evoluzione. Sembra infatti che l’interpretazione del concerto possa essere affidata in modo ugualmente efficace al clavicembalo, al fortepiano o al pianoforte, con ampie sezioni in cui le qualità degli strumenti a tastiera sono messe ben in luce. Se il primo movimento conserva un carattere più tradizionale, il lirismo del secondo asseconda maggiormente il gusto che andava affermandosi, per arrivare quindi al terzo movimento, dove il ritmo vivace e brillante raggiunge l’apice del virtuosismo.
Anche la Cassazione in si bemolle maggiore K. 99 di Mozart risale ai primi anni ’70 del Settecento. Il compositore era giovanissimo ma già singolarmente prolifico, ed ebbe probabilmente modo di comporre questa e altre Cassazioni in occasione di feste e celebrazioni con i suoi compagni di studi a Salisburgo. La Cassazione è di per sé una forma musicale molto libera, pensata come composizione per orchestra composta da un numero variabile di sezioni. L’unico elemento fisso è la marcia introduttiva, da ripetersi dopo l’ultima sezione. Mozart compose in questo caso un insieme di 7 sezioni, con una scrittura curata e minuziosa, non priva di passaggi di sorprendente qualità, in un’atmosfera leggera e disimpegnata.
La scuola de’ gelosi è un dramma giocoso in due atti di Salieri, messo in scena per la prima volta nel 1778, al Teatro San Moisè di Venezia, ed è una delle opere del compositore più apprezzate dal suo pubblico, che venne ripresa molto spesso in tutta Europa. Perfettamente in linea con la vena comica del dramma, l’ouverture introduce il pubblico con grande brio e diversi interessanti espedienti ritmici e timbrici. Il prezioso materiale tematico è stato poi ripreso, con alcune modifiche, anche nella sinfonia La veneziana.
La Sinfonia n. 19 di Mozart risale a propria volta agli anni giovanili, precisamente al luglio del 1772, quando venne composta insieme ad altre due sinfonie, K. 133 e K. 134, in un momento di particolarmente intensa creatività. La struttura formale è in quattro movimenti, con l’aggiunta del Minuetto e Trio come terzo movimento, e l’organico rientra a propria volta nei canoni classici, con due oboi, quattro corni e archi. Anche in questo caso, come nella Cassazione K. 99, alla leggerezza della scrittura giovanile, si accostano passaggi di grande pregio e qualità, in un insieme ricco di trasporto, ora giocoso, ora di grande lirismo.