Pedrazzi (Confcommercio Alessandria): “Saldi leva fondamentale: ma il rapporto con i clienti dura tutto l’anno”. Il ruolo dei Distretti Urbani del Commercio, e la questione sicurezza

di Ettore Grassano

Dai saldi ai Distretti Urbani del Commercio, dal caro energia all’emergenza sicurezza, che interessa commercianti ed esercenti ancor più degli altri cittadini. E poi gli eventi alessandrini per il 2023, da Aperto per Cultura al Natale, magari con qualche sorpresa in arrivo.
Alice Pedrazzi, direttore provinciale di Ascom/Confcommercio, ci aiuta a disegnare il quadro d’insieme del commercio del nostro territorio, tra progetti, strategie e la necessità di una forte sinergia con la ‘mano pubblica’, locale e nazionale, se davvero si vuole aiutare il comparto a guardare con ottimismo al futuro: con ricadute benefiche per tutta la comunità.

A Tortona saldi dal 5 gennaio al 1 marzo CorriereAl

Dottoressa Pedrazzi, partiamo dai saldi: le 8 settimane del periodo invernale volgono al termine: possiamo già azzardare un bilancio?
Per un’analisi approfondita occorre attendere di avere a disposizione i dati completi. Certamente, a livello di sistema, l’importanza dei saldi non si discute, anche se occorre fare attenzione ad enfatizzarne la valenza commerciale: prodotti e servizi vanno venduti tutto l’anno, puntando su qualità e fidelizzazione, e non solo sul prezzo. Ma certamente i saldi sono un’opportunità sia per ‘allargare’ la base della propria clientela, sia per fidelizzare i clienti più affezionati: sempre tenendo presente che, ancor più per i capi in saldo, è sempre fondamentale poter contare su un interlocutore affidabile, che offra ampie garanzie.

Ma, appunto, i saldi sono solo uno dei momenti della stagione commerciale: occorre guardare alla proposta nel suo insieme, e a strumenti in grado di incidere tutto l’anno. Come i Distretti Urbani del Commercio promossi dalla Regione Piemonte: a che punto siamo?
I Distretti esistenti in provincia sono 10, tre di essi si sono recentemente aggiudicati le risorse finanziate tramite un bando specifico: Alessandria, Tortona e Valenza. Tre città fondamentali, ognuna con proprie peculiarità ed esigenze. I progetti hanno tutti una parte pubblica (in cui determinanti saranno quindi le scelte delle amministrazioni comunali), ma prevedono anche che il 30% delle risorse sia messo a disposizione direttamente delle imprese commerciali, che possono utilizzarle per migliorie alle proprie attività. Parliamo di circa 100 mila euro per distretto, quindi di risorse rilevanti. Ad Alessandria il Distretto punta in particolare sulle aree di piazza della Libertà e Piazza Garibaldi, il ‘doppio cuore’ della vita cittadina. A Tortona si sta lavorando sulla via Emilia, con particolare riferimento ad una migliore illuminazione dei portici, mentre Valenza si concentrerà su Corso Garibaldi e su diverse altre vie del centro, con particolare attenzione alle tematiche green, e di piantumazione del territorio. Tutti i progetti andranno completati entro la primavera del 2024, quindi quest’anno sarà decisivo.

Caro energia: quanto sta pesando, e cosa chiedete come Confcommercio per i vostri associati?
Il caro energia pesa enormemente, anche se non su tutti allo stesso modo. Soprattutto per le realtà medio piccole si tratta di un salasso difficilmente gestibile senza aiuti: attenzione, salasso economico diretto, ma gravissime sono anche le conseguenze psicologiche, perché questa situazione rischia di generare un freno ai consumi da parte di tante famiglie. E’ vero che i dati parlano per fortuna di PIL in ripresa, e di recessione scongiurata. Ma un conto sono i dati riferiti all’export, altra questione la contrazione dei consumi interni. Certamente sul fronte energetico al commercio servono aiuti nell’immediato, per pagare le bollette, ma anche e soprattutto sostegni tangibili da parte dello Stato sul fronte degli investimenti per efficientamento energetico, innovazione tecnologica, digitalizzazione. Sono queste le sfide del futuro, e non bastano solo i crediti d’imposta. Quelli funzionano per le imprese che fatturano, e che quindi pagano le tasse. Non per chi è già oggi in seria difficoltà a fatturare.

Fronte sicurezza: tra aggressioni in strada, rapine nelle case e ‘spaccate’ nei negozi c’è poco da stare tranquilli. I commercianti sono preoccupati?
C’è sicuramente allerta, e attenzione al problema. La fiducia nelle forze dell’ordine è totale, e sappiamo bene che fanno tutto il possibile, compatibilmente con organici e risorse. Del resto ben sappiamo che la questione disagio/criminalità necessita di un approccio di sistema per essere arginato, in tutte le sue implicazioni sociali. A livello pratico, comunque, la soluzione si chiama prevenzione: quindi un sistema efficiente ed integrato di telecamere, e quando possibile anche la presenza di figure in divisa nelle vie del centro, o comunque di quelle considerate più a rischio. Da parte dei commercianti la disponibilità a collaborare è assoluta.

Parliamo un po’ anche di eventi, in particolare per il capoluogo: Aperto per Cultura è ormai un brand consolidato, e attrattivo. Che altro bolle in pentola?
Aperto per Cultura è certamente un biglietto da visita di qualità e ci piacerebbe riproporlo a settembre anche in maniera più forte, con novità importanti. Attendiamo un confronto con il Comune, su questo appuntamento ma anche sul Natale, che va certamente preparato per tempo. E poi c’è la Festa del Borgo Rovereto: ideata dalla nostra socia, e indimenticabile amica, Mariella Bertolotti come prova di orgoglio dei commercianti dopo la devastante alluvione del 1994, oggi ci piacerebbe che evolvesse in qualcosa di nuovo, al passo coi tempi. Sempre naturalmente nel nome di Mariella, la Festa del Borgo può e deve essere un punto di riferimento per tutti coloro che credono davvero nel rilancio di Alessandria.