Venerdì 10 febbraio ricorre il Giorno del Ricordo in memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. La cerimonia di commemorazione a Novi Ligure si terrà il 10 febbraio alle ore 10 in piazza Pascoli davanti la Stele in memoria delle vittime delle foibe.
Lunedì 13 febbraio (ore 10,30) la Sala Conferenze della Biblioteca Civica (via Marconi, 66) ospiterà la conferenza dal titolo “Frontiere contese a Nord Est. L’Alto Adriatico, le foibe e l’esodo giuliano-dalmata”. L’incontro, organizzato in collaborazione con UNITRE di Novi Ligure, sarà tenuto da Claudio Vercelli, importante studioso di storia contemporanea e docente presso l’Università Cattolica di Milano.
Partendo dal riconoscimento che quanto avvenne in quei luoghi ha avuto riflessi non soltanto circoscritti ai territori medesimi, denominati per una definizione di maggiore funzionalità “Alto Adriatico”, il professor Vercelli arriva a porre l’accento sulla conseguenza che, spesso, segue gli esiti dei conflitti, vale a dire gli esodi forzati e di massa, quegli spostamenti o fughe che portano alla dispersione delle comunità umane. Il significato del Giorno del Ricordo, dice Vercelli, si inserisce perfettamente in quest’ottica in quanto si commemorano sia una sconfitta (la seconda guerra mondiale) che una perdita, non solo di territori, ma di una comunità intera.