I disprezzatori [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

Ci sono animali in via di estinzione.
Come l’elefante di Sumatra o il rinoceronte di Giava.
Si estingueranno principalmente per due ragioni: il bracconaggio e l’habitat.
Ci sono invece animali che godono di un ripopolamento, le condizioni di vita, le nuove abitudini, le moderne tecnologiche ne favoriscono la salute.
Tra questi i disprezzatori.

I disprezzatori sono animali infelici e prevalentemente soli.
Riempiono le proprie solitudini dimostrando ostilità verso gli altri animali o verso le cose che li circondano.
Esistono diverse sottospecie di disprezzatori.

Occasionali
Animali che sono disprezzatori per questione di sopravvivenza, per proteggersi ma che in realtà nascondono un animo nobile.
Questa è una specie con la quale gli altri animali possono rapportarsi.
Esempio: Apollo Creed della saga di Rocky.

Incompiuti
Animali apparentemente irriducibili ma che, arrivati ad un certo punto della loro esistenza, trovano la chiave per modificare loro stessi incontrando un animale dell’altro sesso.
Questa è una specie mutante con la quale non è possibile avere un rapporto sereno fino all’atto della mutazione. Dopodiché la distanza ci salverà.
Esempio: lo Squalo della saga di James Bond.

Inveterati
Animali con un’indole ferrea e proterva, impossibili da avvicinare e volutamente sgradevoli. Vivono in solitudine perenne costruendo attorno a sé ogni tipo di barriera, fisica e metafisica.
Esempio: Voldemort della saga di Harry Potter.

Nell’ultimo ventennio lo zoo virtuale del web ha cresciuto una specie transgender definita illusoria. Non è ancora stata catalogata in maniera scientifica. Gli altri animali possono però salvaguardare la propria incolumità non avvicinandosi loro e in questo caso la gabbia del PC accorre in soccorso.