di Graziella Zaccone Languzzi
Cominciamo l’anno con tre bei 10, sperando che porti bene!
1) 10 all’On. Riccardo Molinari, Capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati. Qualcuno dirà che sono di parte, sbagliato! Io osservo la politica, monitoro l’attività dei nostri eletti e la confronto con le loro dichiarazioni. Ad ogni nuovo Governo prendo nota di quale è stato l’impegno di un parlamentare, o consigliere regionale, e lo confronto con i risultati concreti ottenuti. Ho notato che la stragrande maggioranza dei politici è astratta, ridotta ad una rappresentazione simbolica, una sorta di virtualità che illude il cittadino, tante parole e i fatti sono nulla. Per l’on. Molinari è l’esatto contrario, e mi pare che da tanti anni la nostra città non potesse contare, a Roma, su una figura di questo spessore: non solo uno bravo e capace, ma che si impegna per il proprio collegio. Che nella fattispecie coincide con la provincia di Alessandria, non solo con il comune.
Per l’on. Riccardo Molinari posso fare un elenco di impegni concreti, intanto cito questa ultima fonte: “Cuttica (Lega): Grazie all’emendamento Molinari altre ingenti risorse per il nuovo ponte Bormida: ora Abonante e la sua giunta facciano la loro parte”. Provvedimenti dell’on. Riccardo Molinari legislatura 2018-2022: Zone Logistiche Semplificate (decreto Genova 2018), nuovi insediamenti ad Alessandria – Decreto Salva Alessandria 2019: 20 milioni al Comune di Alessandria, 10 nel 2020 e 10 nel 2021 – Stop al Deposito Unico Scorie Nucleari in tutto l’Alessandrino, e in tutto il Piemonte (quando altri già spingevano per Bosco Marengo) – Legge di tutela delle Centrali del Latte – Eliminazione vincolo patto di stabilità per i comuni: fondamentale per poter fare investimenti – Automotive: Mozione Molinari per stoppare transizione totale verso l’elettrico entro il 2035, come da voto del Pd in Unione Europea. Per il drastico ridimensionamento sarebbero saltati 75 mila posti di lavoro in Italia, buona parte dei quali nella filiera piemontese – Sanità: grazie alla Lega avviato percorso per realizzare nuovo ospedale di Alessandria – No a chiusura Ilva, caldeggiata da Pd e 5 Stelle – Valorizzazione Monferrato come patrimonio Unesco – Più risorse ai comuni per sicurezza e videosorveglianza – 10 milioni per nuovo Teatro ad Alessandria – Upo: via libera a Medicina e Campus universitario – Secondo ponte Bormida finanziato con 10 milioni (e ora si aggiunge il contributo segnalato dal sindaco Cuttica, e siamo a quasi 14: vogliamo muoverci e realizzare l’opera?) – Messa in sicurezza definitiva del Rio Lovassina 15 milioni di euro.
Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente, e me ne scuso. Lo chiedo anche perchè da settimane leggo le esternazioni di alcuni assessori della Giunta Abonante, politici conosciuti persino a Valenza e Fresonara, che neppure tanto velatamente, anzichè ringraziare di avercelo a Roma Molinari, gli rinfacciano di non aver portato in regalo altri 100 milioni ad Alessandria: più che Babbo Natale dovrebbe essere Mandrake. “Da Roma zero fondi per Alessandria, Laguzzi: Dai parlamentari locali di maggioranza ci aspettiamo di più”. Immediata e molto chiara la replica di Mattia Roggero, capogruppo della Lega a Palazzo Rosso. Qui una domanda al compagno Laguzzi e alla compagna Perrone: ma i vostri massimi rappresentanti politici in maggioranza Governo Conte 2 (PD&sinistre varie + 5 Stelle) e maggioranza Governo di larghe intese Draghi che hanno prodotto in concreto ed economicamente per Alessandria dal 2017 ad oggi, a parte comunicati stampa a fiumi? A me cittadina pare semplicemente il nulla: abbiate la dignità di riconoscerlo. Almeno quella.
Voto: 10
2) 10 anche a Vittoria Poggio, Assessore regionale a Cultura, Turismo e Commercio, esponente di rilievo della Lega di Alessandria. Conosciamola politicamente un po’ meglio tramite questa bella intervista del 2019 all’inizio del suo percorso nelle vesti di Assessore regionale; “Vittoria Poggio (Lega) Commercio, Cultura e Turismo tasselli essenziali del ‘sistema Piemonte’ nessuna rivoluzione, ma una nuova progettualità che valorizzi i territori”. Sono trascorsi oltre tre anni e l’assessore Poggio ha rispettato appieno i suoi propositi: “Massimo ascolto per tutte le province, non solo per la nostra: e nessuna volontà di penalizzare Torino, che è e rimane ‘la capitale’ del Piemonte. Però certamente è finito il tempo dei monopoli, sia culturali che turistici e commerciali”. Nella lettura di questa frase intravedo l’interesse di dare ascolto e di impegnarsi non solo per Torino (come sempre avvenuto) ma anche per le altre Province, compresa la nostra che è sempre stata considerata da qualsiasi colore politico governasse in Regione come una Cenerentola: sfido chiunque a dire il contrario. Sempre nell’intervista questa frase: “Le persone da incontrare, le voci da ascoltare in questa prima fase sono tante, e ognuna porta un reale valore aggiunto”. I miei contatti con l’Assessore Poggio per varie problematiche nel territorio sono sempre stati telefonici e mai di persona, ma posso dire chiaro e forte che è sempre stata ed è presente ad ogni richiesta di ascolto, anche per argomenti che non fanno parte delle sue deleghe. L’assessore Poggio risponde al telefono, ascolta le istanze e poi si attiva per parlarne con i colleghi Assessori, e in tal modo rende possibile anche piccole istanze non risolvibili diversamente. Qui il suo ultimo impegno per la nostra provincia: “Dal PNRR oltre 7 milioni di euro per musei e biblioteche del Piemonte: 825 mila euro in provincia di Alessandria”. L’Assessore Poggio in questi oltre tre anni ha dimostrato di vivere l’impegno politico con responsabilità: e se lo ha fatto con me, che non ho “blasoni” e sono una semplice cittadina, significa che non è un politico da dichiarazioni sui giornali, e stop. Di quelli ne faremmo anche a meno.
Voto: 10
3) 10 all’unico regalo che ci ha portato il 2022: un Governo nuovo, politico dopo un decennio di tecnici imposti dall’alto, eletto dal popolo e per la prima volta con un Presidente del Consiglio donna. Giorgia Meloni, che sa quel che vuole e sa farsi rispettare non solo in Italia. Per il resto il 2022 è stato un altro anno da dimenticare. Tralasciando gli anni Covid e la loro pessima gestione, questo 2022 chiude (sperimamo) un decennio di impoverimento, tagli dei servizi essenziali, insicurezza, depressione e mancanza di speranza nel futuro. La sinistra con la sua stampella assistenzialista grillina non solo non ha abolito la povertà, ma l’ha moltiplicata. In undici anni di governi di misto sinistra/stellati e tecnici non eletti ma decisi dal Quirinale, i poveri sono aumentati drasticamente. In questi due mesi di Governo Meloni, con tutti i problemi trovati irrisolti, in aggiunta ad un contesto economico e geopolitico internazionale disastroso, e una manovra da presentare a fine anno, l’esecutivo ha subìto attacchi dai detrattori, senza neanche attendere di capire quale effetto potranno avere i provvedimenti presi. Poteri forti (o almeno un tempo li pensavamo tali) come Bankitalia, Confindustria, sindacati, magistratura e informazione schierata a prescindere dai fatti. In democrazia si dovrebbe accettare il verdetto delle urne e fare opposizione in modo costruttivo, per migliorare l’efficacia delle scelte fatte da chi governa. Demolire sempre e comunque è l’andazzo che nel nostro Paese ha determinato la drammatica situazione anche socio-economica nella quale ci troviamo. Mario Draghi in un’ intervista del 24 dicembre sulla Meloni ha rilasciato un’importante dichiarazione: “Credo che il governo attuale sia altrettanto impegnato ( riferito al suo Governo), e non ho motivo di dubitare che raggiungerà tutti gli obiettivi della terza rata. Non spetta a me giudicare il governo, soprattutto non dopo così poco tempo. Giorgia Meloni ha dimostrato di essere una leader abile e ha avuto un forte mandato elettorale”. Auspico che il Governo Meloni riesca a fare le riforme di cui se ne parla da anni, tra le quali la Giustizia e una decente Legge elettorale.
Voto: 10