di Pier Luigi Cavalchini
Un super Liverani combinato con un Sylla particolarmente ispirato in avanti hanno permesso ai Grigi di fare un balzo di tre punti, fondamentali in funzione “salvezza”.
A farne le spese è stata una discreta Imolese, forte soprattutto a centrocampo con Bensaja, Milani e Zanini ma con problemi in difesa, facilmente accerchiabile e in affanno in più di una occasione. Oltre tutto con gli attaccanti lenti e prevedibili anche se i loro tiri sono stati pericolosi.
A parare quel che c’era da prendere e anche di più ci ha pensato un ottimo Liverani che con due interventi subito in apertura e due in chiusura di partita ha mantenuto inviolata la porta dell’Alessandria.
Buone anche le sue uscite, sempre nei tempi giusti e anche i posizionamenti nei calci da fermo. Se toccasse a noi la scelta per la prossima partita esterna dell’ 8 gennaio a Chiavari contro l’Entella, avremmo già sicuramente piazzato l’esperto portiere ex Feralpi-Salò nella posizione più opportuna.
Buona anche la prova di Galeandro che non ha smesso di correre con intelligenza per tutti i quasi cento minuti di partita ed ha saputo realizzare con freddezza e precisione due reti da manuale.
I primi venticinque minuti sono molto divertenti e con continui capovolgimenti di fronte. Si capisce che entrambe le squadre vogliono la vittoria e con caparbietà cercano in tutti i modi di mettere in difficoltà l’avversario. La prima grossa occasione è per Ghiozzi (Alessandria) che, su una bella serpentina in area “bianca con bordi rosso-blu” condotta da Cheik Sylla manda alto il più invitante degli assist.
Nemmeno il tempo di fiatare e l’ex Stjepovic, autore di una buona gara, impegna severamente al settimo e al quattordicesimo un reattivo Liverani. Entrambe le conclusioni scoccate con forza e anche angolate ma con l’unico risutato di magnificare i riflessi del portierone “grigio”. L’Alessandria soffre soprattutto i fraseggi veloci al centro con verticalizzazioni improvvise mentre sembra più in sicurezza di altre volte sulle “palle ferme”.
Infatti, per la prima volta da inizio campionato, non si è sofferto più di tanto sulle palle alte da calcio d’angolo e sulle punizioni. Bene Nichetti e Sylla sulle respinte di testa e bene Liverani nel piazzamento delle barriere, quando ce ne e’ stato bisogno. La spinta offensiva dei “bianchi con bordino rosso-blu” romagnoli si è però esaurita a metà primo tempo e, lentamente, l’Alessandria ha conquistato metri e sicurezza. Sugli scudi, in questa opera di riorganizzazione del gioco, sicuramente Speranza, Nichetti, Pellegrini, Sini e Nunzella, con i dovuti appoggi sulle ali di Ghiozzi e Sylla.
Proprio da una di queste giocate veloci, spesso operate in spazi ristretti, è uscita una occasione propizia al minuto 15 per Pellegrini che, però, spreca con un tiro a lato di un metro rispetto alla porta di Rossi. Da notare che nella stessa azione, poco prima, era stato atterrato senza complimenti in area di rigore Sylla, ma con l’arbitro Cerbasi sicuro dell’involontarietà del contatto: quindi nulla di fatto.
Ma si è trattato della prova generale di quel che dopo cinque minuti sarebbe successo, con gli stessi protagonisti, De Vita, Bensaja e Sylla.
Siamo al diciannovesimo minuto e l’attaccante di origine africana tiene in scacco con movenze felpate l’intera difesa, scarta, si gira, fa una finta, ne fa un’altra, fino a liberarsi. In una di queste “veroniche”, che gli vengono assai bene, almeno fino a quando ha fiato e idee chiare, viene duramente atterrato dal portiere Rossi in uscita a valanga. Rigore sacrosanto ed esecuzione affidata a Galeandro che, con un tiro perfetto, forte e ben indirizzato all’incrocio dei pali, fa secco il portiere dell’Imolese. Uno a zero. La reazione della squadra romagnola tarda a venire e si infrange sulle retrovie rinforzate della squadra di casa, anzi – alla prima occasione – è l’Alessandria ad ottenere il raddoppio.
Ancora Pellegrini, Nunzella, Nichetti e Sylla protagonisti con un astuto Galeandro che anticipa De Vita e insacca di testa sorprendendo tutti. Un gol da cineteca che manda in visibilio i pochi spettatori alessandrini. “Pochi ma buoni” visto che non faranno mancare per un secondo l’incitamento agli “orsacchiotti” sfoderando anche uno striscione di sostegno ai ragazzi di mister Rebuffi.
Significativo lo slogan scritto dai sostenitori della storica “Gradinata nord” con riferimenti all’unica luce (la squadra in campo) in un quadro buio e fosco di insieme. Tornando alla partita giocata, l’arretramento di una decina di metri delle linee di difesa grigie ha portato ad una maggiore sicurezza e, di fatto, fino alla fine del primo tempo , gli attaccanti imolesi non hanno avuto occasioni. Sylla, invece, al trentatreesimo avrebbe sui piedi la palla del definitivo “tre a zero” ma non inquadra la porta per pochi centimetri. Comunque per lui, come per tutta la squadra, non sono mancati applausi e incitamenti. Si arriva così alla seconda frazione con una impostazione di gioco ormai ben delineata. I romagnoli a fare gioco e partita fino alla tre-quarti e poi i filtri “grigi” a fermare gli attacchi, pronti poi ad iniziare pericolose ripartenze.
In due occasioni di nuovo Sylla e Galeandro avrebbero la palla buona per chiudere la partita ma, alla fine, è mancata la freddezza necessaria a concludere azioni, a volte, di pregio.
L’entrata di Martignago sigilla ancor di più il centrocampo con una attività continua di incontrista e praticamente fino alla fine tutti i tentativi dell’Imolese vengono soffocati sul nascere. Solo una punizione dal limite fa venire i sudori freddi agli spettatori del “Moccagatta”. Un fallo evitabile che avrebbe potuto avere conseguenze, visto che si era ancora a otto minuti dalla fine del match.
Per fortuna Liverani, ancora lui, para un tiraccio di Stjepovic ben indirizzato verso l’incrocio dei pali. Solo calcio d’angolo per gli ospiti e molti complimenti al portiere dei Grigi. Ripetuti, addirittura dal suo avversario Zanini. Quando – di nuovo – a tre minuti dalla fine dell’extra-time para un fortissimo tiro a fil di palo, salvando l’Alessandria da una non impossibile (e temutissima ) rimonta. Al termine dei quattro minuti extra, concessi dal discreto arbitro di Arezzo, tutti a tirare un sospiro di sollievo e a guardare con un pochino di fiducia in più al futuro. Vedremo che ci porteranno queste Festività e, soprattutto, se la Befana avrà in serbo per noi qualche piacevole sorpresa. A questo punto, per chi ne avrà la possibilità, tutti a Chiavari il prossimo 8 gennaio.
Alessandria 2 – Imolese 0
Marcatori: 21′ e 28′ Galeandro (A)
Mister Rebuffi dopo Alessandria Imolese