Cia Alessandria ha elaborato un documento con alcune osservazioni e proposte sindacali che ha consegnato ai rappresentanti della politica e delle istituzioni in ambito locale e governativo nel corso del convegno “L’agricoltura (R)esiste” svolto a Palazzo Monferrato lo scorso venerdì, per fare il punto di fine anno sul comparto.
L’Organizzazione pone attenzione sui temi che hanno contraddistinto il 2022 agricolo, in particolare: risorse idriche, rischio alluvioni, aumento dei costi di produzione e caro energia, aumento del gasolio agricolo, scarsità delle materie prime, ritardi nella consegna dei macchinari, fauna selvatica, mancanza di manodopera specializzata, burocrazia, realizzazione deposito nazionale di scorie nucleari, assicurazioni agricole, programmazione Pac e Psr.
Quadro generale osservazioni sindacali Cia Alessandria
Nel 2022 si sono sommati in modo negativo diversi fattori, portando l’agricoltura ad un quadro particolarmente critico.
Siccità, aumento dei costi di produzione e il caro energia, aumento del gasolio agricolo, scarsità di approvvigionamento di materie prime, ritardi nelle consegne di attrezzature e materiali, speculazione si sono aggiunti ai ben noti problemi relativi alla fauna selvatica (e Peste suina africana), alla mancanza di manodopera specializzata, al rapporto troppo burocratico con la Pubblica Amministrazione, alla ripresa post-pandemia.
Il futuro dell’agricoltura è da ripensare sia nel breve sia nel lungo termine, a cominciare dalle prossime PAC e PSR che destano qualche perplessità.
Siccità
La crisi idrica estiva ha evidenziato la tendenza ad avere minori produzioni e di minore qualità. Cia propone alla politica misure di intervento e soluzioni per affrontare le future emergenze quali un maggiore rilascio dei bacini idroelettrici, la sommersione invernale in risicoltura per ricaricare la falda, la realizzazione di invasi e infrastrutture per trattenere l’acqua. Inoltre, sono riscontrate alcune criticità nella pianificazione di alcune misure di PSR e PAC (Farm to fork, set aside) e il nuovo rischio delle importazioni dall’Est Europa del riso, che metterebbe a dura prova i produttori italiani.
Alluvioni
L’Alessandrino è un territorio che è frequentemente segnato da alluvioni e l’agricoltura paga un caro prezzo a seguito delle esondazioni. È necessario inserire un piano speciale per salvaguardare il territorio da questi fenomeni, prevedendo – ad esempio – ordinanze da parte dei sindaci per tutelare gli agricoltori, pulire e riaprire i fossi, manutenzione obbligatoria dei terreni per i proprietari, pena sanzioni. Sarebbe utile nominare un organismo di supervisione e controllo per non lasciare all’incuria terreni e fossi.
Aumento dei costi di produzione e caro energia
La crescita eccezionale dei prezzi dei beni energetici si preannuncia prolungata nel tempo e in ulteriore accelerazione. L’impatto dei rincari rischia di diventare ancora più pesante con l’arrivo della stagione fredda. In assenza di interventi di supporto si potranno creare i presupposti per l’avvento di una nuova fase recessiva.
Aumento del gasolio agricolo
Considerata la media del costo del gasolio agricolo che si è attestato su 1.20 euro con punte di 1.50, il credito di imposta nei confronti dell’azienda agricola non è valido strumento di aiuto. Per le aziende agricole il costo del gasolio agricolo è la voce di spesa maggiore, ancora più che l’energia elettrica. È necessario che i costi si debbano calmierare. Se questo non avverrà, la proposta avanzata è un ulteriore sconto sulle accise del gasolio per il settore agricolo.
Scarsità di approvvigionamento di materie prime
L’aumento dei prezzi insieme ad una campagna dalle aspettative incerte è stato aggravato dalla stagione siccitosa e una situazione di non reperibilità delle materie prime, necessarie per i concimi, ad esempio. La richiesta è avere una programmazione per i mezzi tecnici e le scorte alimentari nazionali da parte del Ministero, per poter consentire alle aziende agricole una pianificazione ottimale.
Ritardi nelle consegne di attrezzature e materiali
Secondo la normativa prevista dalle leggi attuali, le aziende agricole che hanno investito nelle Misure dell’Agricoltura 4.0 devono anticipare il 20% del capitale di investimento entro il 31/12/22 per avere un credito di imposta del 40% alla condizione di avere il mezzo a disposizione entro il 30/06/23. A causa dei ritardi nella produzione e nella consegna dei mezzi agricoli da parte delle case di produzione, l’agricoltore vedrebbe persa una opportunità fondamentale per gli investimenti realizzati, per ragioni che esulano dalla volontà dell’impresa. Pertanto si richiede l’intervento della politica per rivedere la clausola in termini temporali o di esclusione del beneficio, a fronte della situazione esogena presentata dal mercato.
Fauna selvatica
Vedasi documento allegato. Il sovrannumero di ungulati sul territorio, aggravato dal periodo di lockdown, è un problema agricolo ma anche di incolumità pubblica. Cia richiede la revisione della Legge 157/92, la revisione del sistema dei tutor, la modifica del calendario venatorio nazionale, censimenti reali con dati fedeli alla situazione del territorio.
Mancanza di manodopera specializzata
Bene i bonus lavoro previsti dal governo Meloni nella bozza della nuova Legge di Bilancio, in accoglimento delle istanze Cia. L’Organizzazione condivide pienamente la scelta di prorogare il taglio del cuneo fiscale per il 2023 fino al 3% per i redditi più bassi, così come considera positiva la detassazione al 5% per i premi di produttività fino a 3 mila euro.
Bisogna accelerare sulla disciplina in ambito agricolo. Le agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato andrebbero estese anche per i rapporti a tempo determinato, visto che in agricoltura la maggior parte dei lavoratori è assunta per pochi mesi.
Cia ricorda l’urgenza di strumenti di flessibilità per recuperare manodopera nel settore agricolo. Serve un meccanismo semplificato sia per le imprese che per i lavoratori. Va superato il gap tra domanda e offerta di lavoro e agevolato l’incontro tra le parti.
Su questo, c’è ampia disponibilità da parte di Cia a collaborare con l’esecutivo e i sindacati. Ciò che occorre e ci vedrà impegnati senza sosta è la costruzione di uno strumento trasparente e agevole per tutelare il settore e chi vi opera, garantire all’agricoltura la sua continuità.
Inoltre, Cia propone una riforma da applicare nel sistema scolastico per avvicinare gli studenti alla formazione reale che il mondo del lavoro richiede, oltrepassando il sistema delle borse lavoro di stage e analoghe formule che presentano gravi limiti oggettivi nello svolgimento dell’attività agricola ordinaria.
Burocrazia e Pubblica Amministrazione
I consulenti tecnici che svolgono Servizi alle Aziende riscontrano tempistiche non sempre congrue per l’elaborazione delle pratiche a seguito dei bandi pubblici emanati. Inoltre, il linguaggio utilizzato è di difficile comprensione (c.d. “burocratese”) e molto articolato negli sviluppi delle pratiche.
Deposito nazionale scorie nucleari
La provincia di Alessandria è coinvolta nel progetto di identificazione delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti nucleari, con oltre mille ettari ipotizzati per la costruzione delle strutture. Le Organizzazioni agricole non sono state coinvolte nella stesura del progetto e le informazioni sono state apprese a cose fatte. Resta una forte preoccupazione sull’impatto che questo progetto avrà sull’agricoltura del nostro territorio, ricca di terreni a vocazione orticola e cerealicola nelle zone prese in esame. Le produzioni di qualità non potranno essere ritenute tali, in futuro, se coltivate accanto a scorie nucleari. Questo avrebbe conseguenze gravissime sull’economia del nostro territorio. La proposta Cia è che il Governo prenda in considerazione la candidatura spontanea di Comuni che si offrono per la realizzazione del progetto.
Assicurazioni
Il sistema assicurativo secondo Cia è totalmente da rivedere. I fenomeni climatici estremi sono diventati una costante e non più fattore occasionale. Secondo Cia, il rapporto assicurativo deve essere obbligatorio e capace di garantire il reddito più che le colture, come avviene nel modello americano.
Pac e PSR
Le grandi Politiche agricole sono state definite in un momento profondamente diverso da quello che si realizza nel momento in cui le programmazioni saranno rese attuative. Le pianificazioni Pac e Psr sono state studiate prima della pandemia, prima della guerra Russia Ucraina, prima del problema dei rincari e della crisi economica. Cia richiede ai politici una riforma di medio termine che prenda in considerazione le nuove esigenze, diverse rispetto al 2019, anno in cui le pianificazioni sono state definite e dettagliate.