Riflettere sulla cultura della legalità, a renderla sempre più forte contro i non pochi ostacoli, che si frappongono nella filiera del cibo. Un’espressione evocativa che rimanda al valore della vita senza spreco, senza avidità e al contrasto di tutte le forme vergognose di sfruttamento e di caporalato.
“Il cibo di ogni giorno come segno della bontà di Dio e l’Eucarestia per scardinare quelle strutture del male che affliggono la nostra società. Saper dire grazie, nonostante le difficoltà, per continuare quel cammino di crescita e di speranza che proprio i coltivatori nella ricorrenza di San Martino e l’inizio di una nuova annata agraria hanno fatto proprio”.
Le parole di Mons. Ivo Piccinini, Consigliere Ecclesiastico provinciale, hanno accompagnato la 72ª Giornata Provinciale del Ringraziamento che Coldiretti Alessandria ha organizzato ieri in Duomo ad Acqui Terme durante la celebrazione eucaristica concelebrata con don Giorgio Santi, parroco di “Nostra Signora Assunta”.
Il Grazie dei campi come riconoscenza a tutte le aziende, vere sentinelle, che presidiano il territorio con coraggio senza lasciarsi piegare dalle difficoltà. Occasione per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi climatica, economica e finanziaria di portata mondiale dove diventa fondamentale una maggiore attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e alla biodiversità.
“Da sempre il mese di novembre per la Coldiretti è un momento di preghiera durante il quale il mondo cattolico rurale si ritrova unito per rivolgere il proprio Grazie per i frutti ricevuti e per l’avvio della nuova annata agraria, un’occasione per stare insieme ed esprimere quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio. Non poche volte, però, all’interno dell’attività agricola si infiltra un agire che crea grandi squilibri economici, sociali e ambientali – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Nelle imprese catturate da dinamiche ingiuste si rafforzano comportamenti che minacciano ad un tempo la qualità del cibo prodotto e i diritti dei lavoratori coinvolti nella produzione. Si tratta di strutture di peccato che si infiltrano nella filiera della produzione alimentare: si pensi alle forme di caporalato, che portano a sfruttamento e talvolta alla tratta, le cui vittime sono spesso persone vulnerabili, come i lavoratori e le lavoratrici immigrati o minorenni, costretti a condizioni di lavoro e di vita disumane e senza alcuna tutela. Parlare di agromafia significa anche parlare di pratiche di agricoltura insostenibili dal punto di vista ambientale e di sofisticazione alimentare che mina la tutela dei prodotti cosiddetti “dop”, così come uso di terreni agricoli per l’immagazzinamento di rifiuti tossici industriali o urbani”.
Sul sagrato antistante la cattedrale i trattori, moderni esempi di meccanizzazione agricola, hanno accolto i coltivatori provenienti da tutta la provincia.
Tra le autorità che hanno preso parte alla funzione religiosa assieme ai vertici della Coldiretti alessandrina, il primo cittadino di Acqui Terme Danilo Rapetti, l’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa e l’assessore comunale all’agricoltura Rossana Benazzo.
“La Giornata del Ringraziamento è un’occasione importante per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti della guerra, di una crisi climatica, economica e finanziaria di portata mondiale dove diventa fondamentale una maggiore attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e alla biodiversità. Quest’anno il Messaggio per la Giornata del Ringraziamento insiste sull’impegno di tutti non solo dei produttori agricoli ma anche dei consumatori. La stessa chiesa continua a denunciare le forme di corruzione e di tutto ciò che distrugge l’ambiente e le persone, occorre una vigilanza da parte di ciascuno, in modo particolare delle autorità pubbliche per prevenire infiltrazioni criminali in questo tessuto del dell’agro alimentare – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Lo stesso prezzo nel comprare i prodotti può alimentare la giustizia e la trasparenza perché comprare è sempre un atto morale. Viviamo al meglio questa Giornata del Ringraziamento non solo per le aziende agricole che producono, ma anche per tutto quel mondo che ruota attorno al cibo, chi lo prepara, chi lo commercia, chi lo compra e chi lo consuma”.
Suggestivo il momento dell’offertorio e la benedizione dei mezzi agricoli che “servono per la fatica quotidiana, per lavorare la terra e per donare alla comunità il bisogno al proprio sostentamento.
Al termine della cerimonia è stato consegnato un riconoscimento alla signora Gabriella, moglie dell’indimenticato Gianluigi Gaglione, “un dirigente ma soprattutto un amico, che ci ha lasciato prematuramente, a lui va il nostro speciale “grazie” non solo per l’impegno e l’attaccamento dimostrato nei confronti di Coldiretti per la sua dedizione al mondo agricolo che deve essere di esempio alle nuove generazioni”, come ha sottolineato il Presidente Mauro Bianco.
“Siamo gli intermediari, il mezzo attraverso il quale ogni anno si realizza il miracolo della raccolta, la donazione, la distribuzione e la condivisione. Nei frutti c’è parte di noi, del nostro lavoro, della nostra fatica e del nostro impegno che li migliora e ne crea abbondanza” – ha sottolineato nel suo intervento Bruno Roffredo, Presidente Coldiretti per la Zona di Acqui Terme -. Puntando sulla multifunzionalità, la nostra agricoltura è in grado di dare luogo a produzioni congiunte e nuovi modelli di sviluppo, capaci di rispondere adeguatamente alle attese del Paese. In questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola dei giovani, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena valorizzazione”.
La Giornata del Ringraziamento è stata l’occasione per continuare sul territorio la raccolta firme per dire “sì al cibo naturale e “no al cibo sintetico”.