Quest’anno a celebrare i talenti, storici ed emergenti, della musica italiana ed internazionale, c’erano anche le eccellenze enogastronomiche del Sud Piemonte. Nelle tre serate del Premio si è brindato con i grandi vini dell’alessandrino, degustato agnolotti e riso al montebore, per chiudere in dolcezza con baci di dama, amaretti e krumiri. Un riconoscimento alla terra di nascita del grande cantautore, e soprattutto un importante risultato raggiunto grazie a un grande lavoro di squadra.
Tra il 20 e il 22 ottobre sul palco dell’Ariston di Sanremo si è celebrata la seconda kermesse per cui è famosa la città dei fiori, il Premio Tenco, giunto ormai alla 45^ edizione. Una rassegna particolarmente significativa quest’anno, perché ricadeva anche nel 50^ anniversario dalla fondazione del Club Tenco.
Ma cosa unisce il Sud Piemonte con questo prestigioso appuntamento? I luoghi dell’infanzia del cantautore. Luigi Tenco, infatti, è nato a Cassine nel 1938 e ha trascorso i primi dieci anni della sua vita a Ricaldone, delizioso borgo incastonato tra le dolci colline del Monferrato.
Per celebrare questo legame indissolubile che unisce Tenco alla sua terra, quest’anno il tour operator no profit Quarto Piemonte e il Consorzio Gran Monferrato, grazie al Circuito Derthona-Marengo-Gran Monferrato-Monferrato-Astigiano della Fondazione Slala, sono stati invitati a curare le tre cene a conclusione delle serate del Premio. La delegazione del Sud Piemonte ha così raccolto una significativa rappresentanza delle eccellenze enogastronomiche del territorio e composto un menù autunnale con protagonista assoluto l’alessandrino.
In apertura sono stati serviti il salame Nobile del Giarolo e il Montebore, l’elegante formaggio a forma di torta nuziale che conquistò anche Leonardo da Vinci. Gli agnolotti e il riso, i piatti più ricchi della tradizione, sono state le portate principali, e i baci di dama di Ovada, gli amaretti di Valenza e i krumiri di Casale Monferrato, simbolo dell’arte pasticcera italiana, hanno accompagnato il caffè. Ogni piatto è stato abbinato ai vini più rappresentativi, primi tra tutti i due grandi Bianchi, Derthona Timorasso e Gavi, e l’Albarossa, il rosso ottenuto dai due vitigni piemontesi per antonomasia, il nebbiolo e la barbera.
Tra conferenze stampa e spettacoli, mostre e tavole rotonde, i sapori del Sud Piemonte hanno fatto da sfondo a questo appuntamento speciale, che ha visto esibirsi artisti come Madame, Marracash, Ditonellapiaga, Morgan, Alice, Concato e Baglioni, a cui sono state consegnate le ambite targhe Tenco.
Per il territorio alessandrino, dai Colli Tortonesi al Monferrato, dal gaviese al valenzano, è stata la prima vera occasione di lavorare fianco a fianco, riunendo attorno a un tavolo prelibatezze enogastronomiche che meritano di essere conosciute in tutto il mondo. “Dopo la pubblicazione della Guida alle esperienze nel Sud Piemonte, questo evento segna il concretizzarsi di un progetto di rilancio di un territorio sorprendente e incredibilmente ricco di bellezza, che riunisce 8 Comuni Capozona della Provincia di Alessandria, Consorzi, partner privati e Fondazioni. Un progetto che può sembrare ambizioso, a tratti visionario ripensando al passato anche più recente, ma che invece è già realtà” ha commentato G.F. Galanzino, Presidente di QuartoPiemonte, Impresa Sociale.
“Il lavoro puntuale del nostro Consorzio turistico, reso ancora più efficace dalla rete di relazioni nata dall’incontro tra il Consorzio e QuartoPiemonte, sta iniziando a dare i primi frutti” ha commentato Andrea Guerrera, Presidente del Consorzio Gran Monferrato. “Solo unendo le forze e le competenze riusciremo a dare identità e riconoscibilità alle nostre terre, creando una proposta turistica unica e completa, capace di attrarre un numero sempre più importante di turisti internazionali”.