Giovedì 6 ottobre alle 17:40 l’imprenditore Marco Bagliano, esponente di ultima generazione dell’azienda funeraria costruita dagli avi, è atteso all’auditorium al Polo culturale internazionale di Marengo per illustrare alla platea il catalogo ”Poetica del ricordo”.
La scelta di effigi scorre sulle pagine patinate per esaltare l’estro innovativo di artisti talentuosi a plasmare le forme e unire le nuance all’habitat rivolto a rasserenare l’attesa spesa per l’ultimo saluto al caro estinto. L’itinerario d’arte allestito alla casa funeraria all’impresa Bagliano attiva dal 1922 illustra la forza universale della vita dall’evoluzione alla sfumatura conclusiva e al vigore diffuso dalla memoria eterna: il mosaico di tasselli di ferro, vetro e cemento trasmette la movenza perpetua di onde sul mare, l’acciaio inciso evoca il volo migratorio intrapreso dall’anima verso l’entità ignota, la foglia enorme e rugosa conduce l’estate vivace verso l’autunno tenue e oltre l’inverno per lasciare scorgere il germoglio, icona di rinascita, e la primavera.
Marco Bagliano presenterà altresì il romanzo ”Qualcosa nascosto”: la narrazione tenera stesa sull’arco di ventiquattro ore per illustrare l’episodio di due protagonisti (l’impresario di onoranze funebri e il ragazzo inguaiato) coinvolti nell’incrocio di vicende di uomini vivi e morti e l’evento inatteso esalta la sensibilità diffusa dall’impresa alessandrina di onoranze funebri dirimpetto alla memoria espressa.
La commemorazione di defunti è l’allegoria dell’eternità anelata dall’uomo espressa dall’estro diffuso senza sosta dagli artisti (poeti, architetti, marmisti, scalpellini) e dalla legislazione di ogni epoca.
La firma di Napoleone sul Dècret Impèrial sur les Sépultures, alias l’editto di Saint-Cloud (12 giugno 1804), escludeva la sepoltura di defunti nelle città e imponeva il ricovero di cadaveri nelle strutture ad hoc costruite nell’area extraurbana per tutelare la salute pubblica.
L’uditorio sarà sedotto dalla storia dell’arte descritta dal docente Gianfranco Cuttica di Revigliasco: il relatore autorevole descriverà la metamorfosi dal tempo all’eterno intrisa di sensibilità medievale.
Gianpiero Nani, il poeta dialettale devoto all’oralità, darà voce ai versi sul culto sepolcrale esibito dalla poesia: dall’Aldilà medievale di Dante Alighieri custodito dal poema celebre ”Divina Commedia” al carme ”Dei sepolcri” di Ugo Foscolo steso dall’estate all’autunno e stimolato dall’editto di Napoleone sulle prassi sepolcrali esteso al Regno d’Italia (1806).
La devozione ai sepolcri di Marengo aprirà il talk introdotto dal temporary manager Efrem Bovo: il parco unito alla villa Delavo custodisce l’ossario intitolato ai prodi caduti alla Grande Battaille (14 giugno 1800) vicino al busto pregevole consacrato al Generale francese Louis Desaix.