di Enrico Sozzetti
Le cariche da rinnovare, una sola candidatura arrivata entro i termini, la seconda fuori tempo massimo che viene accolta. Il sindaco del capoluogo, Giorgio Abonante, nomina l’ex amministratore delegato di Amag al vertice dell’ente consortile
Una presidenza non si nega mai. Nemmeno se arriva fuori tempo massimo. Succede ad Alessandria dove la giunta comunale guidata da Giorgio Abonante procede con le nomine che spettano all’ente. E così è arrivata quella del Capo di Gabinetto, quelle per il gruppo Amag, e, mentre pare prossima quella dell’assessore che ancora manca, il puzzle si sta completando con il presidente e il consigliere, di nomina del Comune di Alessandria, per il Consorzio di Bacino Alessandrino per la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani.
Chi è il nuovo presidente? Mauro Bressan, classe 1952, esponente del Pd e già amministratore delegato del gruppo Amag. Una novità assoluta? No perché il suo nome, nel quale si identifica una parte del Pd che ha manifestato maggiore disappunto per le prime nomine volute da Abonante, era già ampiamente circolato per una delle cariche ancora scoperte. Ma come è andata sul piano formale? Così, come racconta il decreto sindacale firmato il 27 settembre da Giorgio Abonante (nella foto, nel riquadro Mauro Bressan). Tutto parte con l’avviso pubblico del 12 agosto con l’oggetto “Per la designazione di Esperti Presidente e/o Componente il Consiglio di Amministrazione del Consorzio d’Area Vasta – Consorzio di Bacino Alessandrino per la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani di competenza della Città di Alessandria”. Il procedimento amministrativo viene avviato con la scadenza fissata al 13 settembre. Chissà quante candidature saranno arrivate, viene da pensare. Invece no. E lo dice chiaramente il documento di Palazzo Rosso: «Nei modi e nei tempi prescritti dall’avviso è pervenuta una sola candidatura», quella di Giulia Bovone. Fuori tempo massimo, il 26 settembre, ecco però arrivare quella di Mauro Bressan.
E allora che si deve fare? Semplice. «Considerato che la disciplina speciale di cui all’Avviso pubblico in questione ha previsto la possibilità di procedere alla designazione ‘intuitus personae’ qualora non venissero presentate candidature sufficienti» e «ritenuto, pertanto, possibile ammettere la seconda candidatura fuori scadenza per il proseguimento dell’istruttoria ad integrazione della sola candidatura pervenuta in tempo», non solo il nome di Bressan viene considerato, ma anzi la presidenza viene assegnata a lui.
Cosa significa ‘intùitu personae’? Ci affidiamo all’enciclopedia Treccani che spiega come sia un’espressione «di uso comune nel linguaggio del diritto con riferimento a rapporti giuridici costituiti in relazione alle qualità personali di uno dei soggetti ed estesa anche a indicare il trattamento di maggior favore, rispetto a quello normale, che, in un contratto, è riservato a un soggetto in considerazione delle sue attitudini e qualità personali».
Due erano i nominativi richiesti. Uno arriva per tempo, l’altro diversi giorni dopo. Si usa una possibilità prevista dalle regole per accogliere la domanda e all’ultimo arrivato si assegna la presidenza «in considerazione del curriculum vitae presentato in materia di guida manageriale di aziende pubbliche e private del settore ambientale».
Se la carica di consigliere viene attribuita a Giulia Bovone «in considerazione del curriculum vitae presentato in materia di ricerca scientifica in campo ambientale», come si legge sul decreto sindacale, per quella di Mauro Bressan si deve fare più fatica per trovare un piccolo riscontro dell’esperienza ambientale citata nell’atto del sindaco, visto che nella vita è stato amministratore delegato del Gruppo Amag e, in precedenza, dal 2009 al 2014 direttore generale di Sud Trasporti (trasporto intermodale) nel cui ambito nel 2012 è diventato presidente della Way Ecology, una società del gruppo che si occupava di servizi in ambito ambientale. Dal 1995 al 2008 è stato direttore della logistica e della supply chain della sede italiana di Legrand Spa. Dal 1992 al 1995 è stato direttore della logistica e della distribuzione fisica di RtGamma Spa e dal 1985 al 1992 ha lavorato nel gruppo Guala.
Gli incarichi, precisa sempre il decreto sindacale, sono svolti a titolo gratuito.
Da Mandirola a Berrone
Rispetto alle altre nomine, che dire? C’è quella del Capo di Gabinetto, incarico affidato a Nicola Mandirola, classe 1984, che vanta esperienze in numerosi progetti legati alla didattica e alla formazione, alla progettazione e alla comunicazione pubblica oltre che istituzionale (per molti anni ha lavorato nel Consiglio regionale del Piemonte). Quello di Mandirola è un contratto a termine agganciato al mandato di Giorgio Abonante (che fin dalla campagna elettorale lo ha sempre avuto al suo fianco).
C’è il gruppo Amag che benché abbia un nuovo presidente e nuovi consiglieri di nomina del Comune di Alessandria (Claudio Perissinotto, Claudio Biestro e Melania Monaco), sul sito istituzionale del gruppo continua a essere guidato da Paolo Arrobbio (quando verrà aggiornato?) che, uscito da presidente, rientra come consigliere di amministrazione di minoranza su indicazione del Comune di Acqui.
Infine, le voci sul nuovo, e ultimo, assessore della giunta Abonante. Che potrebbe essere Giovanni Berrone, consulente, consigliere di Pro.Com (consorzio per la promozione del commercio di cui fanno parte Confesercenti Alessandria, Coldiretti, Confagricoltura, CIA,Confcooperative e diversi commercianti ambulanti). Già assessore ai tempi del sindaco Francesca Calvo (primo sindaco leghista della città di Alessandria), a Berrone potrebbero essere affidate le deleghe al commercio e altre ancora in capo ad Abonante.