di Ettore Grassano
“Abituarsi a tutto questo è impossibile”. Così Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati, ha esordito domenica dal palco di Pontida, di fronte a circa 100 mila persone arrivate sul mitico ‘pratone’ da tutta Italia, con autobus, treni, aerei, auto. Dalla provincia di Alessandria, all’alba o quasi, sono partiti 3 pullman, oltre naturalmente a numerose auto private. E la rappresentanza alessandrina certamente non è rimasta delusa, a giudicare anche dal gran numero di commenti di sostegno di Molinari che si leggono in queste ore sui social.
L’intervento del parlamentare alessandrino (che è anche segretario della Lega in Piemonte) è stato tutto giocato sui temi dell’identità, dell’appartenenza e del territorio, con forti riferimenti al federalismo e all’autonomia differenziata.
“Quasi mille anni fa – ha ricordato Molinari – il potere con cui si confrontarono i nostri avi aveva il volto del Barbarossa, e la sfida contro l’impero, per la difesa dei nostri comuni e città, sembrava impossibile. Eppure fu vinta, come vinceremo anche oggi, se saremo uniti, e dalla parte del popolo. A cosa serve fare politica, se non a difendere i più deboli, i lavoratori, e le nostre comunità? La sinistra i più deboli li ha traditi e abbandonati, oggi il Pd è il partito dei signori, e ha come alleata la grande finanza, e le agenzie di rating internazionale. La Lega sta con il popolo, contro il globalismo del grande capitale”.
Riccardo Molinari ha rivendicato con orgoglio le battaglie della legislatura appena conclusa, che lo ha visto guidare alla Camera “un gruppo straordinario di 133 donne e uomini, il più numeroso della nostra storia. Abbiamo ottenuto risultati straordinari: cito tra tutti il superamento della legge Fornero (che poi anche Salvini definirà dal palco ‘tra le peggiori in assoluto da dopoguerra ad oggi’), che non tornerà, perchè dati i risultati straordinari ottenuti in questa legislatura da quota 100 la Lega proporrà al nuovo Governo di sostituire la legge Fornero con quota 41, per continuare a consentire a lavoratrici e lavoratori di andare in pensione ad un’età accettabile. Ma ricordo anche la grande battaglia di Matteo Salvini, che ha dimostrato come fermare l’immigrazione clandestina e la tratta degli esseri umani sia possibile: altrove gli avrebbero dato una medaglia, in questo Paese è sotto processo e rischia 15 anni di carcere. E poi non scordiamoci i grandi passi in avanti sul fronte della battaglia per cui siamo nati, ossia il Federalismo: il prossimo Governo di centro destra, grazie alla Lega, darà concretezza e piena realizzazione all’autonomia differenziata per le regioni del Nord che già hanno avviato questo percorso”.
Non dimentica, l’on. Molinari, di rendere omaggio al grande fondatore, che tra l’altro proprio oggi, lunedì 19 settembre, compie 81 anni: “Un saluto a Umberto Bossi, il nostro capo: un grande visionario, senza il quale oggi non saremmo qui. Prima lo sbeffeggiavano, poi tutti gli hanno dato ragione”.
E chiude con un elogio del popolo leghista: “Siete voi la nostra grande forza, lo siete sempre stati e lo sarete sempre: la Lega è il partito della gente, del popolo, del territorio. L’unica vera speranza per dare un futuro al nostro Paese”.