Alcuni giorni fa abbiamo letto le dichiarazioni del geologo e giornalista scientifico Luigi Bignami e dell’Assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi, dichiarazioni su cui abbiamo opinioni diverse.
L’argomento in discussione era la pulizia dei fiumi nella lunga estate con i corsi d’acqua in secca sul perchè non si sia fatto nulla per eliminare almeno in parte le montagne di ghiaia e materiale litoide rese ancora più evidenti dalla persistente siccità, il dott. Bignami dichiara che “…l’asportazione di materiale litoideo è regolamentata in maniera restrittiva e a livello scientifico non è ritenuta utile per ridurre il rischio idraulico, soprattutto in relazione ai costi economici e ambientali”.
Ovviamente noi la pensiamo diversamente ma non perchè siamo a favore delle escavazioni selvagge ma semplicemente perchè il materiale in eccesso va tolto nei punti necessari inoltre lo dice anche l’Autorità di Bacino Fiume Po (ADBPO) già nel lontano 2007 (ben 15 anni fa!) nella” Relazione Tecnica del Programma generale di gestione dei sedimenti alluvionali dell’alveo del Fiume Po- Stralcio: Confluenza Stura di Lanzo – Confluenza Tanaro” e se non si è pronti e preparati a pulire i fiumi dopo 15 anni vuol dire che qualcosa non funziona.
Ci limitiamo a riportare alcuni dati riportati nel documento di ADBPO:
- Nel tratto Casale Monferrato – Confluenza Sesia secondo ADBPO la portata solida costante è di circa 1.050.000 mc (un milione zero cinquantamila metri cubi!)
- Alla confluenza Po – Sesia ADBPO prevede di aprire dei canali laterali con scavo per 3.100.000 mc. (tre milioni centomila metri cubi !)
- A Valmacca era previsto uno scavo per apertura di un canale laterale per 1.539.000 mc.
- A Bozzole era previsto uno scavo per apertura di un canale laterale per 1.700.000 mc.
L’Assessore Gabusi (Difesa del Suolo e Protezione Civile Regione Piemonte) nello stesso articolo dichiara che il Piemonte si può considerare all’avanguardia rispetto al tema della pulizia dei fiumi, bene per il programma di asportazione di 900.000 metri cubi ma rileviamo che questi metri cubi – che sembrano tanti – sono spalmati su fiumi, torrenti e rii di tutto il Piemonte (ma non sul Po e sul Tanaro ) e con ben 124 interventi che vanno da un minimo di 500 mc ad un massimo di 26.000 mc. da asportare.
Sempre l’Assessore Gabusi dichiara che la competenza dei corsi d’acqua più importanti è di AIPO (Agenzia Interregionale per Il Fiume Po), lo stesso Assessore Gabusi fa parte però del Comitato di Indirizzo di AIPO insieme ai suoi colleghi e Assessori competenti di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Visto che è allora anche di sua competenza chiediamo direttamente all’assessore Gabusi:
“Come mai il PGS (Programma Gestione Sedimenti )del 2007 dopo 15 anni non è ancora stato realizzato sul fiume Po ? Perchè nel fiume Po non viene asportato neanche un chicco di ghiaia nel nostro tratto fluviale ? Come ben sa Assessore Gabusi l’ AIPO e ADBPO purtroppo non rispondono da diverso tempo alle nostre lettere e sollecitazioni con richieste di chiarimenti e osservazioni tecniche, vista la sua disponibilità Assessore Gabusi ci risponda allora gentilmente lei alla domanda fatta qui sopra per il fiume Po”.
Per il Consiglio Direttivo C.AL.CA. – Comitato Alluvionati del Casalese
Massimo De Bernardi – Portavoce e Vicepresidente