Piscina comunale di Alessandria: le risorse le ha trovate il centro destra, la giunta Abonante cerchi di realizzarla. Chi fa manutenzione del verde in tangenziale? E poi Medicina: serve togliere il numero chiuso [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) Si torna a parlare della piscina comunale di Alessandria ormai chiusa da molti anni, e considerato che i soldi ci sono, si spera che tale opportunità non vada persa. Lodevole fu l’impegno politico amministrativo della Giunta Cuttica, che nella scorsa consiliatura è riuscita ad ottenere fondi necessari per portare a compimento alcune realtà necessarie per la comunità, tra cui la piscina. Abonante e il centro sinistra ereditano alcune situazioni ottimali, speriamo sappiano approfittarne. Ogni città che si rispetti ha la sua piscina, la nostra invece da tempo è andata a ramengo. Una piscina pubblica non è un genere voluttuario e Alessandria ha bisogno anche di questo. Qui la notizia: “Piscina, in arrivo quasi 2 milioni dal Pnrr. Assessora Oneto: Valutiamo anche una copertura mobile”. Già a febbraio scorso l’assessore comunale ai Lavori Pubblici comunicava in un’ intervista l’interesse di una società spagnola che intendeva gestire la piscina, i particolari si leggono qui: “Piscina di Alessandria: passo avanti di una società spagnola per gestirla. Barosini: Soddisfatto”.

Ora l’amministrazione comunale disporrà di 1.8 milioni di euro provenienti dal Pnrr per la riqualificazione dell’impianto di Lungo Tanaro San Martino, fondi che si andranno a sommare ai 700 mila euro già assegnati per l’efficientamento energetico del vicino PalaCima. Le intenzioni sarebbero di rendere la piscina utilizzabile tutto l’anno con una copertura mobile. Si legge che i tempi imposti dai finanziamenti del Pnrr sono molto stretti, ed entro marzo 2023 dovranno essere necessariamente affidati i lavori. Bene! Attendiamo gli sviluppi, e speriamo che dal 2024 gli alessandrini possano riavere la loro piscina. Voi siete fiduciosi?
Voto: 6

2) Chi è il titolare responsabile delle tangenziali Anas, Provincia o Comune? “Sulla tangenziale piante ai lati della carreggiata, è pericoloso”: la segnalazione di un cittadino”. In questo articolo un cittadino segnala con foto numerose piante ai lati della tangenziale di Alessandria, con rami che sporgono oltre il ciglio della carreggiata invadendola, e io aggiungo che in certi casi gli alberi tolgono la visuale, compromettendo la leggibilità della segnaletica. Si tratta di effettuare interventi di taglio della vegetazione lungo la viabilità stradale per motivi di sicurezza. Le domande sono: gli Enti preposti non hanno occhi per vedere ciò che va fatto ed intervenire senza attendere che il cittadino debba rivolgersi agli organi di informazione? Esiste un programma di manutenzione periodica del verde? Altra domanda: in caso di incidente chi risarcisce? In teoria l’Ente proprietario o gestore, dipende dagli accordi. In pratica spesso nessuno, con cause che durano magari decenni. Sempre meglio prevenire che finire in tribunale, insomma.
Voto: 3

3) Sospendere il numero chiuso a Medicina, finalmente qualcuno ne parla. “Molinari (Lega): “In Piemonte mancano centinaia di medici. Sospendere temporaneamente numero chiuso a Medicina”. La prima decisione ufficiale sul’introduzione del numero chiuso a Medicina risale al 1987, quando venne introdotto il decreto ministeriale elaborato dal ministro Ortensio Zecchino. Numerosi furono i ricorsi. Solo nel 1999 tale decreto divenne legge con il governo D’Alema/1. Vent’anni dopo, nel settembre 2018, durante il governo giallo/verde (5 Stelle – Lega), una proposta 5 Stelle divenne subito di interesse bipartisan. Il governo del tempo accolse il grido d’allarme dell’Ugl Università: improcrastinabile ed indispensabile assicurare l’aumento di laureati, vista la drammatica carenza di medici, con la volontà di procedere ad una riprogrammazione annuale degli accessi sia per la scuola di medicina, sia per le scuole di specializzazione o per la medicina generale o le professioni sanitarie. Pochi mesi dopo cadde il Governo giallo/verde, e con il Governo giallo/rosso e a seguire il Governo Draghi tale possibilità svanì, nonostante fosse chiara la carenza di medici per ogni settore: ospedalieri, di base, pediatrici. Ora finalmente qualcuno ripropone il tema, e c’è la speranza che porti questa necessità fino in fondo. Qui la dichiarazione dell’on. Molinari: “In Piemonte mancano centinaia di medici. Una carenza pesante che grava sul sistema sanitario della nostra regione. Per risolvere questo problema è necessario sospendere il numero chiuso a Medicina. Una proposta che emula il modello francese dove si accede senza test di ingresso al primo anno di facoltà. Così tutti i ragazzi e le ragazze che fanno domanda avranno libero accesso e la selezione sarà fisiologica in base ai voti del secondo anno. Il costo per lo Stato sarebbe zero e verrebbero premiati il merito e lo studio. Ovviamente adegueremo parallelamente le borse di specializzazione, anch’esse ad oggi insufficienti. Un aiuto reale e tangibile, non solo per i nostri giovani, ma soprattutto per la sanità del Piemonte”. All’on. Molinari l’augurio di riuscirci.
Voto: 9