Com’era bello Corso Roma: oggi solo franchising senza identità

di Graziella Zaccone Languzzi

Riflessione dopo la scomparsa di Renzo Beltrami

Fine agosto, sui giornali locali la notizia della scomparsa di Renzo Beltrami, storica figura del commercio alessandrino, titolare della Bottega d’Arte ubicata nella via principale della città, Corso Roma.

Mi è sinceramente dispiaciuto, ero una cliente del negozio e conoscevo i suoi genitori che lo gestivano insieme a lui. Nei tanti anni avevo acquistato oggetti da collezione per me, e regali per varie occasioni.

La notizia mi ha portato indietro negli anni, e mi ha fatto pensare a quello che era il “cuore” di Alessandria. Corso Roma, i suoi negozi di eccellenza e un periodo alessandrino ricco di stile ed eleganza che non ritroveremo più.

Il detto che “si stava meglio quando si stava peggio” calza a pennello per la realtà di oggi, prodotta da una cattiva gestione politica nazionale (tutto il mondo è cambiato: ma non tutto il mondo è in declino: l’Italia sì, e rapido) che sta conducendo il paese alla peggior recessione, perché “procurata” da inerzia e negligenza da cui neanche il settore commercio riesce a difendersi.

Negli anni ’70/’80 Corso Roma era un salotto e i miei ricordi di quel tempo vanno alla pasticceria Pittatore che animava la domenica mattina (e non solo) con il suo servizio di pasticceria-caffetteria. A quei tempi era una consolidata tradizione acquistare un vassoio di bignè piuttosto che la deliziosa bavarese per il dolce domenicale, prendere un caffè o l’aperitivo e notare distinte signore abituali frequentatrici sedute ai due unici tavolini conversare davanti ad un piattino di dolci con un cappuccino o un vassoio di salatini con l’aperitivo: tutto questo oggi non esiste più.

E’ sparita la Pasticceria Pittatore, sono spariti Beltrami Bottega D’Arte, Marchina Calzature, Pampuro Calzature, Beltrami Timbri e Targhe, Zavattoni Tessuti, Dory Profumeria, Fontana Profumeria, Cosola Fiori, Bar Italia, la Libreria Bertolotti, l’Abitex e molti altri piccoli negozi storici. Esiste ancora il marchio della Pasticceria Pasquali che da Corso Roma negli anni si è spostata in via Trotti e il marchio della Cartoleria Tasso che da Corso Roma oggi è in via San Lorenzo.

Oggi in Corso Roma vi sono negozi in franchising che si possono trovare in qualsiasi centro commerciale: molti durano una sola stagione, e ora con la batosta del caro energia forse neanche più questi avranno la forza di sopravvivere.

In Corso Roma negli anni ’70/’80 vi era il buon gusto, il raffinato, l’esclusivo, oggi genere sconosciuto per la maggioranza degli alessandrini, e degli italiani.

Ma non per pochi nostalgici del “bello”, categoria nella quale mi infilo anch’io che ho vissuto e in parte respirato seduzioni e sfumature che in quei tempi offriva Alessandria e Corso Roma cuore della città, la via prediletta per il passeggio, la “vasca” o lo “struscio” come si preferiva definirla.

Tutto ciò mi è stato riportato alla mente dopo aver letto la notizia della scomparsa dello storico commerciante alessandrino, simbolo di cortesia ed eleganza, e di una realtà commerciale che purtroppo non c’è più.