“Il Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 24 agosto che assegna quasi 15 milioni di euro a fondo perduto a AMAG Reti Idriche per la realizzazione di un intervento integrato per la riduzione delle perdite idriche in 20 comuni dell’Alessandrino è l’ennesima dimostrazione di ottima gestione di aziende pubbliche guidate dalla Lega. Al centro sinistra alessandrino lasciamo, grazie agli interventi sull’idrico ma anche all’importante valorizzazione di Alegas, un Gruppo sano e proiettato nel futuro, con progetti come la Smart City. Speriamo che un così importante capitale pubblico non venga dissipato”.
Così l’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e candidato di tutto il centro destra al collegio uninominale della provincia di Alessandria, commenta l’importante finanziamento a fondo perduto accordato al comparto idrico del Gruppo AMAG: unico progetto premiato dal Ministero a livello provinciale, e tra i pochi del nord Italia.
“Voglio ringraziare l’operato di Paolo Arrobbio, che ha ereditato quattro anni fa il gruppo AMAG in forte difficoltà, e ha saputo da un lato risanarlo, dall’altro proiettarlo in avanti, sul fronte degli investimenti sull’infrastruttura idrica come su progetti innovativi come la Smart City, o come le comunità energetiche, con il progetto pilota avviato in collaborazione con la Provincia di Alessandria”.
L’on. Molinari commenta anche la situazione di emergenza sul fronte delle società di distribuzione del gas, con il rischio di fallimenti ‘a catena’ tra i player del settore: “Tutti ricordano che quando il sindaco Cuttica e il Presidente di AMAG Arrobbio decisero di mettere Alegas sul mercato ci fu da parte del Pd e dei 5Stelle di Alessandria una levata di scudi, con ricorso a luoghi comuni quali ‘vendete la gallina dalle uova d’oro’, superati da almeno vent’anni. Oggi anche autorevoli esponenti di quell’area politica, come l’on. Lavagno a Casale Monferrato, riconoscono la lungimiranza e la capacità imprenditoriale della gestione targata Lega: AMAG è uscita dal mercato della distribuzione del gas al momento opportuno, ricavandone un utile complessivo di quasi trenta milioni di euro, e conservando invece il controllo delle reti, che sono oggi il vero patrimonio per chi opera nel comparto”.