L’economia circolare innescherà nuovi mercati e professionalità dedicate, ed è un impegno e una realtà importante nelle industrie alessandrine: se ne è discusso al webinar di “Verso la Fabbrica Sostenibile 2022”, programma di Confindustria Alessandria nel quale le imprese sostenibili si confrontano e si scambiano esperienze in vista dell’evento annuale del prossimo settembre.
Testimoni sul tema dell’Economia Circolare, il 22 luglio, sono state le imprese Crivelli Gioielli e ReLife.
La circolarità del riciclo e recupero degli scarti di produzione ha un impatto anche sulle piccole e medie imprese. Lo ha sottolineato Maurizio Miglietta, Presidente e Amministratore Delegato di Euromac di Villanova Monferrato, leader di Fabbrica Sostenibile 2022, che ha introdotto il webinar: “Il riciclo è un salto di innovazione che ha modalità diverse nelle aziende ma coinvolge tutti i settori produttivi. In Euromac gli scarti sono ridotti pressochè totalmente. La nostra è una impresa metalmeccanica e da anni ricicliamo: questo si traduce in un risparmio, ha un impatto sulle economie di scala e sull’ambiente”. Euromac ricicla gli scarti dei metalli attraverso i fornitori e ha un recupero e riciclo interno per i solventi necessari negli interventi di verniciatura.
“L’Italia – ha spiegato Miglietta – è ai vertici della classifica europea nel riciclo, e l’economia circolare attiva un settore economico che è destinato sempre più ad implementare il Pil. Il riciclo si realizza in rete, e ci sono apposite imprese per il riciclo a supporto delle nostre industrie”.
Un contesto rilevante è quello del distretto orafo-gioielliero valenzano, che è circolare per tecnologia e recupero scarti, tracciabilità ed emissioni in atmosfera contenute. “Il nostro è un mondo che è sempre stato circolare, per via dei nostri materiali nobili e costosi – ha spiegato Alessia Crivelli (Crivelli Gioielli di Valenza) – Abbiamo sviluppato tecnologie per attuare la circolarità, gli scarti sono sempre recuperati, aria e acqua sono riciclate, i rifiuti sono minimi e smaltiti correttamente. Nel nostro settore, invece, abbiamo piuttosto l’obiettivo della tracciabilità: sostenibilità e responsabilità sociale dell’approvvigionamento delle materie prime. Il nostro impegno è rivolto ai valori fondamentali – ambientale, economico e sociale – e ad una dimensione etica che coinvolge il comparto a livello nazionale, in un ambito di rete. Questo significa tracciabilità e certificazione della sostenibilità, che è richiesta alle nostre imprese”.
L’economia circolare si realizza in rete e ci sono imprese che diventano partner delle industrie per il riciclo. Una esperienza d’eccellenza è quella del gruppo ReLife, nel quale sono confluite le imprese locali Plastipol e Plastipoliver, ed è stata illustratata da Simona Malaspina: “ReLife è la prima holding in Europa attiva nell’ambito dell’economia circolare. Ricicla plastica e carta dalle industrie e le trasforma in materie prime seconde. Ha un bilancio sostenibile, ed è in sintonia con le imprese di trasformazione in un rapporto di scambio che restituisce alle aziende che hanno conferito gli scarti un prodotto finito. Siamo veramente sostenibili e siamo performanti anche nel nostro processo produttivo, che è certificato”.
Gli scarti sono una risorsa per le imprese ed è quindi fondamentale definire le loro tipologie da immettere nel riciclo. Lo ha sottolineato Silvia Pecorella, coordinatrice delle tematiche ambientali di Confindustria Piemonte: “Partecipiamo al tavolo in corso con la Regione Piemonte sul tema dei sottoprodotti di lavorazione, in particolare sulle filiere della plastica e del tessile, per identificare le sostanze riciclabili, e che andranno anche ad essere ammesse ai finanziamenti europei per l’economia circolare rivolti alle imprese”. Occorrono regole certe, e il bacino regionale è ottimale per realizzare un sistema di supporto dedicato.
Sul fronte dell’export, invece, il riferimento è la direttiva europea sull’economia circolare e le disposizioni specifiche adottate dai diversi Paesi. E su questi temi sono intervenute al webinar anche le imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi che esportano in Germania: in conclusione della videoconferenza gli esperti dello Studio Von Der Seipen hanno dialogato con gli imprenditori per una analisi della nuova legge tedesca sugli imballaggi.
Nuovi spunti tematici si discuteranno con le imprese al webinar del 13 settembre nell’ultima tappa di “Verso La Fabbrica Sostenibile”, che preluderà all’evento annuale 2022.