Lunedì 25 luglio alle 16.30 nel Salone di Rappresentanza dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria si svolgerà la cerimonia inaugurale dei nuovi locali di AlessandriaBiobank, una unità di servizio senza scopo di lucro, finalizzata a raccolta, processazione, conservazione e distribuzione di campioni biologici umani e di dati ad essi collegati, per ricerca e diagnosi. AlessandriaBiobank è riconosciuta dalle autorità sanitarie competenti, applica un sistema qualità, garantisce i diritti dei soggetti coinvolti, è inserita nella rete nazionale ed internazionale delle Biobanche.
Afferente al Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi, AlessandriaBiobank ha radici robuste. «Nata nel 1989 attraverso una raccolta di campioni biologici all’interno di Anatomia e Istologia Patologica dell’ospedale, è stata creata sulla base dell’esigenza di migliorare la diagnosi e la cura del mesotelioma maligno mediante la caratterizzazione molecolare a livello genomico e proteomico del materiale biologico proveniente dal singolo paziente donatore» spiega Roberta Libener, dirigente biologa del Centro Raccolta Materiale Biologico – Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione. Con il tempo l’attività si è perfezionata ed evoluta e oggi AlessandriaBiobank Centro Raccolta Materiale Biologico comprende la collezione di campioni di mesotelioma maligno, la collezione di campioni di carcinoma della mammella, un biorepository in cui vengono raccolti e processati i campioni biologici relativi agli studi clinici, settore quest’ultimo coordinato dalla dirigente biologa Laura Mazzucco.
Ma cosa significa mettere in banca il proprio futuro? Custodire i beni più preziosi che abbiamo: la salute, la vita. Nella biobanca dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria questo avviene tutti i giorni, conservando e preservando i campioni biologici dei pazienti.
Con l’inaugurazione del nuovo laboratorio, AlessandriaBiobank risulterà in una funzionalità operativa autonoma e quindi incentrata sull’ottimizzazione dei processi di qualità della gestione di biomateriale e dati associati. Ricorda Libener: «I campioni biologici sono un patrimonio. Un patrimonio per la ricerca e per il futuro, oltre che elemento strategico per il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione e il percorso IRCCS. Forse non è compreso da tutti ma una biobanca è uno strumento indispensabile nello svolgimento delle attività di ricerca che assume un valore ancora maggiore in quanto frutto della solidarietà».