Case Solidali è un progetto che coniuga attività di accoglienza, housing sociale e lavoro di strada, realizzato sul territorio di Alessandria dalla Cooperativa Sociale Coompany &, in collaborazione con Caritas Diocesana, Associazione Opere di Giustizia e Carità, e Associazione Comunità San Benedetto al Porto, e reso possibile grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, all’interno del bando “Nessuno Escluso”.
Il sostegno erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria a questo progetto – afferma il presidente, notaio Luciano Mariano – è particolarmente significativo e risponde a un piano di lavoro chiaro e articolato, a un gruppo di partner coeso e preparato, a un’esigenza attuale e in continua crescita sul territorio della nostra provincia, quella dell’emergenza abitativa. Un programma che rientra perfettamente nelle linee d’intervento della Fondazione rivolte al miglioramento della qualità della vita delle fasce più deboli della popolazione, allo sviluppo di una cultura della solidarietà, alla collaborazione tra enti e associazioni per vincere ed eliminare isolamento e solitudine. L’introduzione dei bandi nella strategia operativa della Fondazione e le risorse messe a disposizione del territorio tramite il bando “Nessuno Escluso” ci hanno permesso di offrire un concreto contributo alla comunità.
Le organizzazioni che hanno realizzato il progetto, hanno nel tempo consolidato una rete di attività rivolte alle povertà estreme, costruendo insieme soluzioni innovative, sempre orientate all’autonomia delle persone e al riconoscimento del diritto a vivere in condizioni dignitose.
Questa rete è resa possibile grazie ad una stretta e proficua collaborazione con il CISSACA e l’ASL che, insieme alle organizzazioni del progetto, lavorano da tempo in un Tavolo che coordina e monitora tutte le attività rivolte alle persone e ai nuclei in condizioni di povertà ed emergenza.
CASE SOLIDALI ha voluto così dare continuità, arricchendolo con azioni innovative, quanto già realizzato nel corso di questi ultimi anni per l’aggancio e l’ospitalità di persone senza dimora e di famiglie in condizioni di emergenza abitativa.
Le attività svolte si sono realizzate principalmente in 3 direzioni:
• La Diocesi di Alessandria ha messo a disposizione 11 appartamenti per azioni di Housing sociale destinati temporaneamente a nuclei in condizione di emergenza abitativa e a persone senza dimora che da lungo periodo erano ospiti nei dormitori della Caritas; la Cooperativa Coompany ha curato la presa in carico dei nuclei attraverso personale socio-educativo specializzato, con l’obiettivo di sostenere le persone in un percorso di maggiore autonomia. Le persone attualmente ospiti sono 25, di cui 9 minori.
• L’associazione San Benedetto al Porto ha curato l’attività di una Unità di Strada che, settimanalmente, esce sul nostro territorio per incontrare, conoscere, agganciare e sostenere le persone senza che vivono in strada in ripari di fortuna. Il lavoro si realizza prevalentemente di sera e di notte, e svolge una importante funzione di antenna dei fenomeni di marginalità estrema presenti nella nostra città.
• Grazie alle risorse messe a disposizione del progetto, è stato possibile riqualificare i locali del Dormitorio Maschile gestito dalla Caritas e dall’Associazione Opere di Giustizia e Carità. Tutti i locali sono stati tinteggiati e sono stati acquistati i mobili necessari a migliorare l’arredamento del servizio.
Le associazioni coinvolte, Coompany &, Caritas, Ass. Opere di Giustizia e Carità e Ass. San Benedetto al Porto, di concerto con CISSACA e ASL, ritengono che progettualità di questo genere si rendano sempre più indispensabili ed in linea con le politiche nazionali ed europee per le persone senza dimora. Ciò che ha caratterizzato con maggior evidenza il progetto “Case Solidali” è la possibilità di organizzare azioni differenti messe in atto da una rete di soggetti diversi tra loro, questo ha permesso di proporre interventi rivolti ad esigenze differenti: l’aggancio e la presa in carico per chi dorme per strada, il potenziamento delle strutture collettive quale è il dormitorio, l’ampliamento delle possibilità di residenzialità autonoma ( housing first/led ) vero motore per l’affrancamento da percorsi di marginalità e solitudine oltre che forte spinta all’attivazione della persona e delle sue risorse.