di Ettore Grassano
Indietro con sfiducia, sintetizza mirabilmente un’alessandrina on line.
E’ stato davvero imbarazzante, lunedì sera, il primo consiglio comunale del nuovo corso, targato Abonante Rossa Barosini.
Passaggi formali rispettati, retorica di rito ma anche, nel puro stile del centro sinistra, ipocrisia nel non riconoscere la verità, ossia l’accordo centro sinistra 5Stelle Barosini mai esplicitato agli elettori dal sindaco e dal suo schieramento, e tutt’ora tenuto seminascosto dal relatore di maggioranza che propone il candidato di Azione e SìAmo Alessandria come presidente del consiglio comunale ‘in quanto rappresentante di un numero significativo di alessandrini’.
Molto chiare le motivazioni di Mattia Roggero (Lega) ed Emanuele Locci (FdI), che evidenziano i termini reali dell’accordo ‘sottobanco’ che hanno portato Giovanni Barosini ad essere eletto Presidente del Consiglio Comunale di Alessandria.
Poi Lega, Forza Italia e Cuttica per Alessandria escono dal consiglio al momento dell’elezione di Barosini, Fratelli d’Italia rimane e non partecipa al voto.
Ha la voce rotta dall’emozione, Giovanni Barosini, al suo primo intervento da Presidente, tra fischi e cori di disapprovazione che arrivano dal loggione. Non si ricorda a memoria un Presidente del Consiglio Comunale così contestato e ‘divisivo’, ed è lecito domandarsi se sussistano le condizioni di serenità ed equilibrio che un simile ruolo dovrebbe prevedere.
Lo scopriremo strada facendo. Buona fortuna, Alessandria.