di Ettore Grassano
“Un elemento pare essere ormai consolidato: Alessandria, intesa come capoluogo in particolare, offre soluzioni abitative ad un tale rapporto qualità prezzo da renderla davvero attrattiva, e non solo per chi è nato qui, e qui lavora. Il suo percorso verso una dimensione di vera città universitaria inoltre, in pieno divenire, la sta facendo apprezzare da un numero sempre maggiore di giovani, il che è sempre di buon auspicio, no? Da parte nostra, con il progetto Residenze Universitarie, decisamente cambiato il modo di cercare casa, ma soprattutto di fornire servizi agli studenti che frequentano la nostra università”.
Franco Repetto, past president e responsabile comunicazione provinciale della Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), e presidente della Appc, l’Associazione dei Piccoli Proprietari di Case, è di buon umore, e animato al solito da un genuino entusiasmo. Lo incontriamo, nell’agenzia immobiliare di famiglia che gestisce, in via Gramsci, con la figlia Alessandra e diversi collaboratori, ed è l’occasione per capire qual è stato l’andamento reale del mercato della casa ad Alessandria e provincia nel primo semestre di quest’anno, e per provare ad immaginare cosa ci attende.
In un momento ricco soprattutto di incognite, di ogni tipo, e con la certezza di un’inflazione che ‘galoppa’ verso la doppia cifra, il mattone può davvero tornare ad essere un ‘bene rifugio’ per gli alessandrini? E a quali condizioni?
Presidente Repetto, come è andato il primo semestre di quest’anno, in termini di compravendite?
Mediamente bene, in alcuni contesti addirittura benissimo. Come abbiamo evidenziato nell’ambito dell’Osservatorio Fiaip di Alessandria e provincia, presentato nei mesi scorsi, il 2021 è stato anno di crescita record di compravendite, con un +30% rispetto al 2021. E nel primo trimestre di quest’anno siamo rimasti sugli stessi livelli, estremamente soddisfacenti. Con anche una tendenza interessante all’aumento del prezzo del ‘mattone’, peraltro bruscamente stoppata dalla situazione bellica internazionale. Insomma da quando, a fine febbraio, è partito l’attacco russo in Ucraina, e fino ad oggi, le transazioni immobiliari qui da noi sono proseguite ad ottimi ritmi, per fortuna. Ma i prezzi hanno smesso di crescere.
In compenso a lievitare è l’inflazione: quella ufficiale è all’8%, ma chi paga le bollette, fa benzina e va al supermercato ha la sensazione di essere anche oltre: diciamo a doppia cifra. Questo cosa significa, nel vostro settore?
Siamo alla finestra, su questo fronte. Se dovessimo ragionare con gli strumenti dell’esperienza, noi che eravamo già ragazzi negli anni Settanta ricordiamo che l’inflazione record all’epoca stimolò tanti italiani a comprarsi la casa. E’ vero peraltro che all’epoca esisteva un meccanismo di difesa dei salari, chiamato scala mobile, e poi negli anni Ottanta partì un fenomeno di interessi elevatissimi per chi investiva in buoni postali e titoli di Stato. Non c’è solo il mercato immobiliare: occorre vedere come si muoveranno i decisori della politica, e della finanza. Certamente chi, come noi, opera ‘sul campo’, coglie un rinnovato interesse dei giovani verso la casa, intesa come baricentro fisico e non solo delle nuove famiglie. E questo è bello, oltre che interessante dal punto di vista economico.
Cosa cercano, oggi, i giovani e meno giovani alessandrini che comprano casa?
Le esigenze sono in costante evoluzione, ed è giusto così. Che si acquisti la villetta singola, l’appartamento nuovo o ristrutturato a nuovo, la qualità dei servizi energetici e domotici è fondamentale. Questo valeva già nel 2020 o 2021, ma naturalmente lo scenario internazionale, e le sue ricadute in termini di costi dell’energia e del gas, rendono il tema ancora più forte e attuale. Ecco allora che, in fase di acquisto, ma anche di locazione, si privilegiano le abitazioni già completamente in linea con i parametri di efficientamento dei costi, e di rispetto dell’ambiente.
Quindi non solo il tanto acclamato 110, ma tutto il sistema dei bonus e degli incentivi si sta rivelando decisivo, e deve rimanere….
Assolutamente sì, è fondamentale. Certamente apportando i correttivi necessari, e altrettanto certamente individuando e punendo truffe e truffatori, ma sarebbe impensabile fare un passo indietro su questo fronte. Se il pil nel 2021% è cresciuto del 6,4%, dopo la rovinosa caduta causata dai lockdown covid nel 2020, lo deve in buona parte alla ripartenza della filiera dell’immobiliare, da sempre ‘spina dorsale’ della nostra economia, e da sempre caratterizzata da un sistema diffuso e capillare di piccoli proprietari. Proteggerli, e far loro capire che il mattone è e sarà sempre un investimento, è fondamentale. Purtroppo per vent’anni la casa è stata ‘tartassata’ in tutti i modi, diretti e indiretti, perché per lo Stato era il modo più facile e indolore per ‘fare cassa’: ma guardare al passato non serve, cerchiamo di capire come costruire il futuro.
Alessandria, e poi via via gli altri centri zona e molti comuni della provincia, si sono mossi per tempo, a partire dal 2018, con gli accordi territoriali: un bilancio positivo, pare di capire.
Molto positivo. La possibilità di affitti agevolati, con cedolare secca al 10%, e di sgravi del 25% sull’Imu, hanno stimolato molti proprietari ad investire nella valorizzazione dei propri immobili, e per gli inquilini questo significa aver accesso ad affitti calmierati, e a loro volta ad agevolazioni fiscali. Non solo è importante che tutto questo rimanga, ma sarebbe anche utile estendere la normativa agli immobili commerciali, al momento non compresi. Pensiamo solo a cosa questo potrebbe significare sul fronte della valorizzazione dei nostri centri storici.
Presidente Repetto, i dati dicono anche altro: ad esempio che ormai circa l’80% delle transazioni immobiliari passa attraverso un intermediario professionale. Una bella opportunità…
E anche una responsabilità che, come Fiaip, avvertiamo molto. Per questo insistiamo, in collaborazione con la Camera di Commercio di Alessandria e Asti e con i diversi altri soggetti della filiera per la piena implementazione del protocollo Clara Condicio: è un processo in corso, e in divenire, sia sul piano dell’applicazione delle regole che della formazione e della cultura professionale. Il Presidente della Camera di Commercio Coscia e il Segretario Generale Panzeri hanno compreso immediatamente l’importanza di Clara Condicio per tutta l’economia del territorio, e ci stanno supportando in ogni fase dell’applicazione del modello.
Oggi muoversi da soli sul piano dell’acquisto, come della vendita, è quasi impossibile, per quante sono le insidie, i regolamenti, i rischi….e questo vale anche sul fronte dei mutui. Voi con Auxilia fornite un supporto qualificato…
Partiamo da un dato: oltre l’80% di chi compra casa lo fa accendendo un mutuo. Oggi più che mai però è necessario individuare la soluzione ad hoc, in grado di soddisfare una serie di esigenze e necessità che soltanto con il supporto di un professionista è possibile individuare sul mercato. Ognuno di noi ha un conto in banca, e ovviamente gli viene spontaneo rivolgersi lì. Ma non è detto che quella sia la soluzione migliore disponibile, anzi spesso non è così. Auxilia Finance è una realtà particolare e specializzata,
che si muove nel mondo della mediazione creditizia con una rete capillare di consulenti a livello nazionale, in Piemonte e Val d’Aosta e in particolare nella nostra provincia con il progetto FIAIP AUXILIA 1 A 1; punta moltissimo sulla partnership con le agenzie Fiaip, per arrivare a fornire a chi ha intenzione di comprar casa una consulenza a 360 gradi, capace di individuare in tempi rapidissimi la soluzione personalizzata e ‘su misura’, che si tratti di un mutuo per comprare un bilocale come una villa in campagna. Tra l’altro, è di prossima apertura la sede alessandrina, proprio qui in via Gramsci. Per cui ci sarà con i professionisti di Auxilia un rapporto di collaborazione ancora più stretto, di vera prossimità.