La Smart Precision Farming, l’agricoltura del futuro, è stata al centro di un appuntamento in azienda ieri – giovedì 30 giugno – alla tenuta La Fiscala di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, guidata da Lorenzo Morandi, vice presidente di Confagricoltura Alessandria e presidente di Agriturist Piemonte.
L’incontro è stato promosso da Università e Politecnico di Torino, FarmB, Università Aarhus, con Confagricoltura Piemonte, nell’ambito progetto Bacchus, che punta a sviluppare l’impiego della robotica nella produzione agricola, anche per migliorare le condizioni di lavoro di agricoltori e operai agricoli. La soluzione è spingere verso l’agricoltura di precisione, estendendo l’impiego dell’intelligenza artificiale al maggior numero possibile di operazioni oggi svolte manualmente, dove è l’occhio umano a fare la differenza.
A fare gli onori di casa la presidente di Confagricoltura Alessandria Paola Sacco che ha sottolineato il ruolo delle imprese agricole nella sfida verso la sostenibilità ambientale, che non deve prescindere, però, dalla produttività.
La professoressa Milena Corredig dell’Università di Aarhus (Danimarca) ha aperto i lavori inquadrando il contesto attuale e gli obiettivi di contenimento delle emissioni: “Se non si agirà in fretta – ha detto – perderemo l’opportunità di salvare il pianeta. Utilizzare la digitalizzazione per catturare le emissioni è oggi fondamentale e l’agricoltura è parte attiva della soluzione”.
Il professor Dionysis Bochtis e il professor Remigio Berruto hanno quindi illustrato le opportunità della Smart Precision Farmig e presentato il software FARMB, messo a punto da una società di digitalizzazione a servizio dell’agricoltura che permette la gestione di una serie di dati raccolti, per esempio, attraverso l’utilizzo di droni, in grado di “dialogare” anche con trattrici. Grazie a semplici App installate sul proprio device, smartphone o tablet, è possibile analizzare una moltitudine di parametri, dall’analisi del terreno alle emissioni di Co2, e di intervenire eventualmente – ad esempio – con trattamenti mirati o irrigazioni differenziate. Alla dimostrazione teorica è seguita un’esercitazione sul campo.
L’incontro di giovedì 30 giugno a La Fiscala è stato un ulteriore step del programma intrapreso da Confagricoltura Piemonte insieme all’Università di Torino sul tema dell’agricoltura 4.0.
“Confagricoltura sostiene con convinzione la diffusione delle applicazioni di Precision Farming – ha dichiarato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – In questo modo è possibile, attraverso strategie e strumenti tecnologicamente avanzati, ottimizzare e aumentare qualità e produttività del terreno agrario con interventi mirati e senza sprechi, valorizzando le risorse e rispettando l’ambiente”.
L’Università guiderà ora, per un periodo di sei mesi, un gruppo di imprenditori ‘pionieri’, tra cui alcuni della provincia di Alessandria presenti all’incontro, che intendono sperimentare il software FARMB, al fine di raccogliere dati utili alla ricerca e alla crescita delle tecniche di digitalizzazione nel settore agricolo.