Cia Alessandria torna a chiedere con forza l’intervento delle Istituzioni sul problema fauna selvatica, a seguito delle innumerevoli segnalazioni, richieste di risarcimento danni, malcontento e allarmi da parte della base associata, in grande difficoltà a svolgere le attività agricole, in particolar modo nei vigneti e nei campi investiti a seminativo.
Caprioli e cinghiali, ma anche nutrie, piccioni, daini, lupi che attaccano le greggi, sommate ad altre specie: Cia Alessandria ha invitato i rappresentanti politici del territorio – in Camera di Commercio ad Alessandria -, di Provincia, Prefettura, Regione e Parlamento per consegnare un documento di sintesi e di proposta elaborato da Cia.
Le richieste di intervento da parte dell’Organizzazione sono state numerose nel corso degli anni, dalle proteste di piazza alla raccolta firme (undicimila quelle raccolte nel 2013), dalle riunioni ai Tavoli di lavoro, all’elaborazione di dati e analisi per spiegare la situazione, ma i risultati non sono stati soddisfacenti.
La Peste suina africana che ha impattato gravemente sugli allevatori dell’Alessandrino, coinvolti in una vera e propria emergenza nazionale che ha destato l’interesse anche della stampa estera sul nostro territorio, è solo l’ultima deriva del problema della popolazione di cinghiali ormai fuori controllo.
Nel documento consegnato ai politici, Cia ha riassunto le problematiche che emergono in agricoltura legate alla fauna selvatica non governata, la stima dei danni periziati con superficie coinvolta, il numero di incidenti stradali (con grave rischio per l’incolumità pubblica e la sicurezza), oltre a formulare richieste e proposte.
L’Organizzazione richiede censimenti reali con dati fedeli alla situazione territoriale (che sono evidentemente sottostimati), la manifestazione di impegno formale da parte della politica per portare avanti le istanze degli agricoltori, la revisione del sistema dei tutor, e propone la modifica del calendario venatorio nazionale per le azioni di contenimento e selezione, oltre alla modifica della legge 157/92 sulla fauna selvatica, che Cia ha depositato nelle Prefetture di tutta Italia e in Parlamento, con la richiesta, tra i vari punti, di sostituire il concetto di “protezione” a quello di “gestione” dei selvatici.