Nuovo passo in avanti per la ‘logistica del gioiello’ al servizio del Distretto orafo di Valenza. La Fondazione Slala – Sistema logistico del nord ovest è entrata a fare parte della Fondazione ‘Mani Intelligenti’ che, a sua volta, ha aderito a Slala. “L’obiettivo – spiega Cesare Rossini, presidente della Fondazione Slala – è favorire lo sviluppo di progettualità tese alla valorizzazione dei territori sul fronte del trasporto delle merci e delle persone. In particolare, rispetto a Valenza e al Distretto orafo, il progetto della ‘logistica del lusso’ guarda a quella che fa muovere i dipendenti (sono molti i pendolari) e gli studenti, e a quella più strettamente connessa al turismo, con una logistica capace di portare in città chi sceglie di trascorrere una vacanza nel Monferrato e nel Tortonese e che può approfittare per scoprire Valenza e la realtà orafa. Nella missione di Slala – aggiunge – c’è alla base la valorizzazione del territorio, declinata in tutto il Basso Piemonte e che passa attraverso progettualità integrate in cui tutti gli attori, imprese private e amministrazioni pubbliche, hanno un ruolo preciso e indispensabile”.
Di questo progetto se ne parla da alcuni mesi a Valenza e ora è arrivata la svolta decisiva con questo passaggio formale che Alessia Crivelli, presidente della Fondazione ‘Mani Intelligenti’, giudica “indispensabile perché unendo le competenze di Slala alle nostre sarà possibile mettere a punto le connessioni e i collegamenti necessari per un progetto di valorizzazione del territorio che si prefigura davvero ad ampio respiro”.
L’adesione reciproca di Slala e ‘Mani Intelligenti’ è però solo un primo passo. Infatti la Fondazione Slala ha anche acquisito il marchio ‘DiValenza – Impronta orafa’ dal Consorzio del marchio di Valenza ed è in corso di costituzione una nuova Commissione interna che si occuperà della ‘Logistica del lusso’. Il presidente sarà Carlo Frascarolo; coordinatrice, Barbara Rizzi; membri effettivi: Daniele Boccardi, Alessia Crivelli, Marco Novarese, Roberto Re, Piercarlo Rossi, Mara Scagni, Alessia Zaio.
La logistica del gioiello su cui sia l’amministrazione pubblica, sia i privati, sono chiamati a riflettere è anche quella che guarda al turismo ed è capace di portare nella città dell’oro non il turista ‘mordi fuggi’, bensì quello che sceglie di trascorrere qualche giorno nelle colline del Monferrato e del Tortonese e che potrebbe approfittare dell’occasione proprio per scoprire Valenza. La potenzialità rappresentata da una ‘logistica del gioiello’ potrebbe essere tradotta in un modello di gestione del distretto che va oltre i confini strettamente produttivi e industriali e dal quale nasce una opportunità unica per cambiare volto e organizzazione al tessuto socio economico, rappresentando un modello capace di essere esportato. Anche il Comune di Valenza, che è socio di Slala, aveva espresso, nei mesi scorsi, interesse per un innovativo strumento di valorizzazione del territorio.